Oceania - Distrutto il centro di detenzione per migranti di Nauru

tradotto da http://disaccords.wordpress.com/2013/07/21/nauru-riots-destroy-detention-centre/

21 Luglio 2013: Circa 125 persone richiedenti asilo in Australia sono state fermate nell’isola di Nauru nel pacifico dopo una rivolta finita con l’incendio e la distruzione, quasi totale, di un centro di detenzione a conduzione australiana.
Il fuoco divampato venerdi sera ha distrutto tutti i padiglioni, le strutture mediche e gli uffici causando un danno di circa 60 milioni di dollari australiani,secondo stime del dipartimento dell’immigrazione. Solo gli edifici dell'area "ricreativa" e della mensa sono rimasti agibili. Un portavoce del governo di Nauru ha detto che la polizia si è ritirata alle 5 del mattino di Sabato, affermando che solo 10 richiedenti asilo non hanno preso parte alla rivolta.

Gli altri 420 richiedenti asilo sono stati trasferiti in un secondo campo di detenzione in costruzione in un’altra parte del piccolo atollo, popolato da meno di 10000 persone. Il parlamento di Nauru ha approvato venerdi sera una nuova legge che permette alla polizia di trattenere le persone in custodia per 7 giorni senza accuse. Coloro identificati come promotori della rivolta, sono accusati di danneggiamento di proprietà, distruzione di proprietà e condotta rivoltosa, con pene da 1 a 7 anni.
Otto richiedenti asilo sono stati ricoverati a seguito degli scontri, dove sono stati lanciati sassi contro le guardie e la polizia armati di scudi e manganelli.

Clint Deidenang, un residente che ha visto la sommossa dalla recinzione, ha detto all’emittente radio Australian Broadcasting Corporation che sabato circa 1000 abitanti di Nauru sono arrivati con machete e tubi di ferro per aiutare la polizia a prevenire la fuga dei richiedenti asilo. Ci sono resoconti di abitanti che hanno attaccato un bus che portava via i reclusi. Deidenang lo ha descritto come il più grande sommovimento visto finora nell’isola.
L’Australia paga Nauru e la Nuova Papua Guinea per trattenere i richiedenti asilo che cercano di raggiungere l’Australia via nave. Le loro richieste di asilo vengono indirizzate ai centri di detenzione nell’isola.
Il governo australiano ha annunciato che dallo scorso venerdi tutti i rifugiati che arriveranno in Australia via nave saranno custoditi permanentemente nella Nuova Papua Guinea, una nazione di 7 milioni di abitanti, economicamente basata principalmente su agricoltura di sussistenza.

Ian Rintoul, coordinatore del gruppo di supporto legale Australias’s Refugee Action Coalition, ha detto che i richiedenti asilo non potendo più essere trattenuti in condizioni decenti a Nauru a causa dell'incendio dovrebbero essere portati in Australia. Rintoul ha detto che la protesta di venerdi, contro i tempi eccessivi necessari per esaminare le richieste di asilo, è stata organizzata nell’ultima settimana. A sua detta, il fuoco non era previsto, sostenendo invece che “la protesta di venerdi notte è stata pensata per essere una fuga e un corteo verso l’aeroporto e poi indietro verso il centro di detenzione. Quanto avvenuto è stata una resistenza ben più grossa di quanto si pensava”. La maggioranza dei dimostranti era iraniana, palestinese, libanese e iraqena.

Gio, 25/07/2013 – 19:44
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