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25 aprile - spezzone unitario

Appello per uno spezzone antifascista/anticapitalista contro le politiche di guerra e sfruttamento dell'Unione Europea in occasione del 25 Aprile.

Le continue riforme del mercato del lavoro hanno esteso la precarietà a tutti i lavoratori mettendoli di fronte al perenne ricatto della perdita del posto di lavoro. Lo stesso diritto di sciopero è diventato ormai un ricordo del passato grazie agli ultimi accordi firmati dai sindacati confederali. Chi ha il coraggio di ribellarsi a questa situazione viene puntualmente represso con licenziamenti, denunce e manganelli; le vicende dei lavoratori della logistica ne sono un chiaro esempio.

Ci stiamo abituando ad una situazione di guerra permanente con cui le potenze occidentali, in continua competizione tra loro, cercano di guadagnare posizioni strategiche, risorse, nuovi mercati e manodopera a basso costo. In questo scenario l'Unione Europea non smette di far suonare i suoi tamburi di guerra (Jugoslavia, Kosovo, Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, Mali, Ucraina ecc) arrivando ad appoggiare, finanziare ed armare gruppi jiadisti in Siria o Neonazisti in Ucraina.

A chi fugge da paesi devastati da fame e guerra in cerca di una vita migliore nella "democratica" Europa, viene riservata l'"accoglienza" dei CIE, veri e propri lager del duemila.

Nel nostro paese come nel resto d'Europa le privatizzazioni stanno trasformando i nostri diritti in privilegi, subordinando le nostre vite alle regole di mercato. A queste regole deve sottostare ogni scelta politica, sociale ed economica i cui obbiettivi sono quelli di gratificare organismi composti da tecnocrati non eletti quali BCE, FMI, Commissione europea e società di rating. Il fiscal compact obbligherà i nostri governi a ridurre la spesa pubblica di 50 miliardi di euro l'anno per vent'anni, sappiamo bene che questi tagli andranno ad aggravare le condizioni di vita di milioni di lavoratori.

Per tutte queste ragioni crediamo che la giornata del 25 Aprile non può fermarsi al ricordo e alla celebrazione, ma deve anzi essere occasione per portare in piazza le tante lotte che oggi rivendicano il diritto alla casa, al lavoro, a una vita dignitosa e libera.

La costruzione di uno spezzone unitario è per noi auspicio di una unità reale che possa portare ad un rovesciamento dello stato di cose presenti e a una Liberazione internazionale per i popoli oppressi da guerra e sfruttamento.

Le nostre parole d'ordine: Antifascismo ogni giorno nelle lotte/no alle politiche dell'UE/difesa di tutti gli spazi occupati contro ogni sgombero/no alle privatizzazioni e speculazioni presenti e passate/ritiro del Piano Casa di Renzi/requisizione degli immobili sfitti e blocco degli sfratti immediato!

Per chi non è antifascista solo il 25 Aprile...
Contro l'Europa del Capitale

Fronte Antifascista - Parma

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