:: ParmAntifa 2.0 ::

Switch to desktop

Sul 25 aprile a Trieste - Megafono bandito....o addirittura terrorista?

Sul 25 aprile a Trieste - Megafono bandito.... o addirittura terrorista?

Ieri mattina durante l'annuale celebrazione del 25 Aprile presso la Risiera di San Sabba a Trieste, unico campo di sterminio nazista in Italia, la polizia ha compiuto una grave provocazione e intimidazione diretta a colpire la nostra presenza.
In ricordo dei resistenti di ieri e in solidarietà ai resistenti di oggi, in particolar modo i No Tav che oggi si trovano in carcere con l'accusa di “terrorismo”, una ventina di compagne e compagni di fronte all’entrata del lager hanno esposto uno striscione che diceva “ieri banditi oggi terroristi siamo No Tav sempre antifascisti” e distribuito un volantino - riprodotto qui sotto - leggendone il testo al megafono.
Agli sbirri la cosa non è andata giù e probabilmente nemmeno alle autorità comunali cittadine e provinciali che il 25 Aprile predicano bene e il resto dell'anno razzolano male. Appena arrivati, siamo stati subito avvicinati da quello che poi si è qualificato come vicequestore che ci ha diffidato di usare il megafono all’interno della Risiera, dove a suo dire avremmo disturbato la cerimonia ufficiale.
Passata mezz’ora, accompagnato da una squadretta di colleghi in borghese, lo stesso sbirro ci avvicina di nuovo, , intimandoci stavolta di non parlare più al megafono nemmeno all'esterno perché, secondo lui, anche da lì disturbavamo la cerimonia ufficiale all'interno. Al chiaro tentativo di zittirci è seguito, poco dopo, il sequestro del megafono strappato di mano al compagno che stava leggendo il volantino. Gli sbirri si rifiutavano di restituirlo o di rilasciare un verbale di sequestro: quello che ce lo aveva materialmente sottratto rifiutava di identificarsi e qualificarsi e alle nostre richieste in tal senso il vicequestore blaterava di volerci denunciare per manifestazione non autorizzata. Tuttora nessuna notifica del sequestro è stata rilasciata.
Proprio come ai tempi del fascismo, la polizia può fare quello che vuole senza rendere conto a nessuno.
In ogni caso, qualora ci volessero denunciare per manifestazione non autorizzata, questa sarebbe la terza accusa rivoltaci in tal senso, visto che il nostro percorso di No Tav – Trieste inquisiti e solidali nasce proprio in reazione ai due processi per le due manifestazioni del febbraio-marzo 2012, quando scendemmo in piazza in solidarietà alla Valsusa assediata dalla polizia e al compagno Luca Abbà che allora rischiava la vita. Stavolta si toccherebbe però l'apice perché verremo denunciati per la “manifestazione non autorizzata” del 25 Aprile alla Risiera di San Sabba, appuntamento ufficiale anche a livello istituzionale.
Il punto invece è proprio l'aver rotto quel clima da vetrina delle autorità che questa manifestazione purtroppo ha assunto, alla faccia di chi è morto non certo per vedersi oggi “celebrato” da gente che devasta i territori, conduce politiche contro i lavoratori, imprigiona e deporta gli immigrati nei “lager democratici” e via dicendo...
Ieri un megafono No Tav è stato bandito dalla polizia durante il 25 Aprile, domani a chi tocca? A quando il “megafono terrorista”, visto che in Valsusa si vuol far passare per terrorismo il danneggiamento di un cantiere?
Non riusciranno comunque a zittirci!
No Tav Trieste - inquisiti e solidali
26 aprile 2014

More in this category: « da Bari: CASERMA LIBERATA

No Copyright - parmantifascista@autistici.org

Top Desktop version