Polpen - Secondino si sfogava con moglie e figlia minorenne

fonte: secolo XIX

È stato allontanato dalla moglie e dalla figlia minorenne l’agente della polizia penitenziaria denunciato alla procura della Repubblica di Chiavari per maltrattamenti in famiglia. Il provvedimento, disposto dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della magistratura, è stato eseguito l’altra mattina, proprio mentre trapelava la notizia che il nome dell’uomo era stato iscritto sul registro degli indagati. La guardia carceraria, graduato di 41 anni, ha ricevuto la notifica della misura cautelare direttamente dalle mani dei carabinieri della compagnia chiavarese, gli stessi militari che avevano ascoltato la denuncia presentata dalla moglie. Un racconto che gli stessi inquirenti non hanno esitato a definire «allucinante».

L’agente della Penitenziaria è sospettato di aver ripetutamente picchiato la moglie, di aver costretto la figlia minorenne a subire vessazioni «indicibili». Dalla denuncia presentata in caserma emergono particolari pesanti: la donna picchiata al rientro a casa del marito, la figlia «spiata» mentre era in bagno o nella sua camera. Nel fascicolo depositato in Procura sono finiti anche i ripetuti referti stilati dai medici dell’ospedale di Lavagna, dove la vittima dei maltrattamenti è stata medicata.

Che si sia trattato di un incubo sembra confermarlo anche il giudice per le indagini preliminari che, nell’ordinanza che dispone la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, contesta al quarantenne di aver costretto la moglie e la figlia minorenne a un regime di vita «violento e vessatorio». Peraltro, l’inchiesta è doverosa perché le sevizie sono testimoniate, al momento, solo dalla segnalazione presentata dalla donna e l’agente della polizia penitenziaria deve ancora essere sentito per fornire la propria versione dei fatti.

Ven, 17/07/2009 – 20:18
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