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Più di centomila hanno sfilato a Milano per la nona edizione: confederali battuti 20 a 1
“Aspiranti veline offresi per posto fisso in parlamento. No contratti
co.co.de”. Così recitava uno striscione appeso al primo piano di uno
stabile all’inizio di Via Torino, una delle arterie centrali di Milano
dove è sfilata la grande parade dell’EuroMayDay009.
Un’ironia
che calza a pennello con lo spirito della MayDay. Quella di quest’anno
è stata la nona edizione, ma lo smalto, l’ironia, l’invettiva, la
rabbia, il desiderio di cambiare sono sempre quelle degli inizi. Con
una differenza: quest’anno hanno partecipato più di 100mila giovani. Una cifra che è il segno dei
tempi e della consapevolezza raggiunta dal lavoro precario. Nulla a
confronto delle migliaia che avevano sfilato nel 2001. E nulla al
confronto dei 5mila che nella mattinata aveva seguito le bandiere di
Cgil, Cisl e Uil. MayDay batte il sindacato confederale 20 a 1.
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In occasione della EuroMayday009 ecco in edizione straordinaria un nuovo numero della free&free press precaria City of Gods
. In esclusiva, all’interno, l’inserto speciale Alitalia: qui troverete
spiegati tutti i divertenti trucchi usati dalla famosa banda Colaninno,
insieme a governo e sindacati, per mandare a casa i lavoratori,
speculare sul titolo, beccare utili, mollare debiti, far valutare la
compagnia di bandiera quasi un miliardo di euro, ma scucire solo 250
milioni. Altro che gioco delle tre carte!
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Futuro incerto per i laboratori del museo della scienza e della tecnicnologia
Gli avevano raccontato che sarebbe stato un lavoro ‘per studenti’. Affascinante, gratificante ma sempre per ‘ragazzi’. Peccato che i 50 animatori museali che ‘scadranno’ il prossimo 30 giugno abbiano superato la trentina. Molti di loro lavorano al Museo della Scienza e della tecnica di via San Vittore da 6, 8, 9 anni, con contratti di collaborazione rinnovati all’infinito. 10 euro all’ora netti. Il lavoro è gratificante, l’ambiente moderno ma la crisi non fa sconti a nessuno.
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Anche oggi le serrande sono chiuse. Il 23 aprile i lavoratori di One Logistic e di Toro Service si sono presentati, come tutti giorni, al lavoro nel centro di smistamento e distribuzione delle poste italiane di via Valtellina.
Lì hanno trovato la sorpresa: da un giorno all’altro gli è stato cominicato che il lavoro non c’era piu’.
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Primo maggio – Euromayday2009
A Palermo, Roma, Milano (e tutta Europa), precari e migranti festeggiano un
primo maggio di gioia e rabbia
Rotta verso il futuro! Nella city di Londra e nelle strade di Atene, nelle università e scuole che cavalcano l’Onda dei movimenti per il diritto al sapere e alla formazione, l’Europa si solleva contro il neoliberismo e i suoi disastri. Abbandoniamo la nave liberista che affonda e usciamo dalla crisi con nuovi diritti! La sicurezza che vogliamo si chiama reddito, diritti nel lavoro e oltre il lavoro, cittadinanza per i migranti, diritto alla casa, scuola e sanità pubbliche e di qualità, trasporti gratuiti, conoscenza e formazione libere e condivise, tutela della salute sui luoghi di lavoro.
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