Parte la mobilitazione antirazzista in difesa dei rom. Il 18 settembre festa balcanica al campo di via Sesia

 

Quando si tratta di prendersela con i più deboli Zucchetti non si smentisce mai. Così, non ci ha pensato su due volte ad aderire alla proposta dell’assessore regionale Maullu di stabilire un “numero chiuso” di presenze di rom e sinti a Milano e in provincia. Questo atto rappresenta la fase conclusiva di uno sgombero del campo a “bassa intensità” iniziato all’indomani dell’insediamento dell’attuale amministrazione e basato su una campagna mediatica intrisa di intolleranza e xenofobia che ha individuato nei rom uno dei bersagli preferiti. Dietro questo razzismo istituzionale si cela una politica del consenso che, agitando lo spauracchio dei rom, vuole distogliere l’attenzione da quelli che sono i veri problemi di questo territorio: aziende che chiudono lasciando a casa migliaia di lavoratori solo per soddisfare agli appetiti immobiliari più sfrenati degli speculatori di turno in vista di Expo 2015 e una Fiera che aveva promesso mari e monti per poi rivelarsi un soggetto economico arrogante che si fa gli sconti sull’ICI, scarica illecitamente per alcuni mesi liquami nell’Olona rimanendo impunita, scippa i treni ai cittadini di Rho, porta lavoro nero e precario, causa il congestionamento del traffico e l’aumento dei livelli di inquinamento. Insomma, “un’astronave” atterrata a Rho – Pero che ha portato più disagi che vantaggi. Il sindaco pensa che “sia necessario promuovere nelle aree con alta densità abitativa un divieto al nomadismo e promuovere efficacemente proposte abitative e lavorative”. Se fosse applicata, questa idea significherebbe una limitazione della libertà di circolazione sul territorio italiano effettuata su base etnica e, quindi, gravemente discriminatoria. Senza contare che i rom di via Sesia sono stanziali, mentre a causa delle norme del pacchetto sicurezza che rendono più difficile ottenere i documenti, trovare un lavoro regolare diventa praticamente impossibile. Quindi, è inutile che Zucchetti ancora una volta si ostini a dire che “è necessario promuovere la solidarietà all’interno di un forte rispetto per la legalità”. Inizi a dire ai suoi amici della Fiera o della Tav (che occupa abusivamente una parte dell’area del campo di via Sesia) di rispettare per primi la legalità e poi ne riparliamo. Per rispondere all’ennesimo attacco razzista dell’amministrazione il 18 settembre è in programma una festa balcanica presso il campo di via Sesia organizzata insieme ai rom e aperta alla cittadinanza. Per dimostrare che il popolo rom non rappresenta un’emergenza, ma fa parte del tessuto sociale di questa città, che al contrario dei propri amministratori vuole essere una aperta e solidale. Questa festa si inserisce all’interno della mobilitazione promossa da movimenti, associazioni e partiti, che costellerà di eventi antirazzisti Milano e provincia fino al 17 ottobre. Tutte queste iniziative sono dedicate ad Abba, il ragazzo italiano ucciso a sprangate il 14 settembre del 2008 in via Zuretti a Milano solo perché di colore.

 

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