270bis, ter, quater...
Cinque arresti in Puglia e oltre venti perquisizioni in tutta Italia, per l'accusa di un'associazione "finalizzata al compimento di atti di violenza a fini di eversione dell'ordine democratico". Questo il risultato di un'operazione portata a termine da 150 agenti nella mattina del 12 maggio su richiesta del PM Giorgio Lino Bruno. Le persone arrestate sono accusate non solo di aver organizzato o istigato le proteste contro il Cpt "Regina Pacis" di San Foca (Lecce), ma anche un gran numero di danneggiamenti e azioni contro multinazionali, banche ed istituzioni militari. Con tale ipotesi, i magistrati hanno potuto invocare l'articolo 270bis, la famigerata "associazione sovversiva", e ottenere la collaborazione del Servizio Centrale Antiterrorismo (diretto da Franco Gratteri, uno dei responsabili del raid alla Diaz a Genova nel 2001) e addirittura della Direzione Distrettuale Antimafia.
Per l'ennesima volta in pochi mesi, quindi, le autorita' gettano su un movimento la piu' pesante delle accuse possibili, aggravando con l'associazione e con la sovversione le denunce contro le lotte sociali: con le bacchette magiche di magistrati come Vitello, Ionta o Bruno, le occupazioni delle case sfitte si trasformano "associazioni a delinquere", le manifestazioni contro la precarieta' "rapine aggravate", e persino un'azione contro una macelleria o una telefonata durante un corteo puo' giustificare "associazione sovversiva".
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