MUSICA e IMMAGINI CHE ATTRAVERSANO LE SBARRE:
Oggi STREET PARADE ‘ODIO IL CARCERE’ a Roma
“un movimento che afferma che ‘un altro mondo è possibile’ deve dimostrare, a se stesso e agli altri, che questo ‘altro’ mondo dev'essere anzitutto un ‘mondo senza galere’.
Parte così lo spot radiofonico diffuso in questi giorni dalle frequenze della romana Radio Onda Rossa che lancia l’appuntamento di oggi, sabato 7 giugno con la Free Parade che circonderà l’istituto penitenziario di Rebibbia.
Centri sociali romani, soggettività e mediattivisti riuniti nella sigla comune di ‘Odio il carcere’, rinnovano così il loro impegno a sostegno delle lotte dei detenuti, promuovendo un’ulteriore iniziativa dopo quella organizzata a Capodanno.
Una mobilitazione che torna a mettere in evidenza i problemi delle carceri italiane, sostanzialmente dimenticati nonostante i 4 mesi di protesta dei detenuti, lanciati a settembre dall’associazione Papillon Rebibbia, che hanno visto coinvolti oltre cento istituti penitenziari italiani. Così come nessun cambiamento hanno sortito i mesi di dibattito parlamentare
intrapreso attorno alle proposte di legge circa indulto e ‘indultino’, entrambe bocciate alla Camera. Di fatto il dramma della detenzione rimane inalterato e inascoltate le denunce di chi, privato della libertà, chiede sostanziali riforme che rendano più sopportabili le proprie condizioni di vita. Condizioni ulteriormente aggravate dalla crescita continua della popolazione carceraria; un sovraffollamento giunto a livelli inaccettabili, 57.000 reclusi in strutture capaci di contenerne non più di 42.000.
“La ‘sordità’ delle classi politiche italiane si è dimostrata più dura e impenetrabile del cemento delle mura che rinchiudono corpi e menti di donne, uomini e ragazzi” si legge nel comunicato di Odio il Carcere che ha così deciso di fare un po’ di rumore per cercare di svegliare chi non vuole sentire. “Il mezzo che useremo sarà la musica, ma suonata molto forte, in grado di scavalcare le alte mura di quel carcere e raggiungere le menti dei detenuti e delle detenute che la galera vorrebbe spegnere”. Una protesta pacifica ma rumorosa a cui non tarda ad arrivare l’appoggio dell’Associazione Papillon Rebibbia che nei giorni scorsi ha diffuso un comunicato in cui ribadisce l’impegno nelle lotte dei detenuti a favore dell’indulto e delle riforme carcerarie. Largo quindi ai suoni e alle parole che daranno vita alla Free Parade di oggi: 4 Sound system, performances, bande musicali e coreografie contro l’istituzione totale più chiusa ed inaccessibile. A riprendere la street ci penseranno le telecamere della neonata Ant tv, antenna nomade che attraverserà le strade di Roma e trasmetterà, a partire dalle prossime settimane, in vari Municipi i palinsesti realizzati. Inoltre, Odio il carcere e Candidatv realizzeranno un’ora di trasmissione che potremo vedere sulla locale Teleambiente il 14 giugno. Come era già accaduto per l’iniziativa di Capodanno, le telecamere e i microfoni dei mediattivisti si aggireranno per le strade di Roma raccogliendo saluti e video messaggi per i detenuti. Un ulteriore tentativo di oltrepassare il muro di indifferenze che circonda le carceri italiane, portando i messaggi dei propri cari a chi è privato della libertà.
L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle 17.00 a via Brandizzi, vicino alla fermata della metro di Rebibbia. La Free Parade si muoverà lungo le strade del quartiere ‘circondando’ una delle prigioni più grandi d’Europa per poi terminare alla Torre, dove la serata continuerà con i festeggiamenti del nono anno di autogestione del centro sociale.
(per ulteriori info ed approfondimenti: http://www.italy.indymedia.org/features/roma)
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