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http://italy.indymedia.org/news/2003/06/310583.php Nascondi i commenti.

i veleni dell'enichem
by jet Monday, Jun. 16, 2003 at 5:06 PM mail: jet @net.it

I veleni dell'Enichem

I veleni dell'Enichem nel maledetto triangolo industriale Priolo-Augusta-Melilli. In attesa del film-documentario di Antonio Bellia, informazioni sul disastro ambientale e sui danni alla salute prodotti dall'Enichem in Sicilia.

Dal quotidiano la Repubblica del 22/4/2003:
“I bambini avvelenati di Augusta”, articolo di
Attilio Bolzoni.

SIRACUSA - Il primo pesce finito nelle reti era
gonfio di veleno.
In pancia aveva piombo, nichel, arsenico e
soprattutto mercurio.
Era una triglia. Con il fegato e i muscoli impregnati di metalli pesanti hanno trovato poi anche i cefali e i tordi
neri e perfino gli sciarrani, quei piccoli e voraci predatori con bocca grande e denti acuminati che vivono sui fondali rocciosi tra Capo Santa Croce e Capo Santa Panagia. Tutti contaminati.
Come malata era pure ogni cozza allevata nella rada. Per un gioco delle correnti gli scarichi del polo petrolchimico si spingevano solo lì, arrivavano e stagnavano in quelle venti miglia di mare schiumoso davanti ai camini e agli scheletri luccicanti di cinque raffinerie. Dopo una battuta di pesca ordinata dalla Procura di Siracusa sembra molto vicina la verità sui "bambini malformati" di Augusta. E' nella città siciliana che sta difronte a quel mare intossicato dalle sozzure dell' Enichem che ne nascono ogni anno di più, bimbi con cardiopatie e imperfezioni all'apparato uro-genitale, una percentuale che è ormai quattro volte superiore alla media nazionale, acque fetide e handicap,
aria irrespirabile e tumori, un rapporto causa-effetto che è alla base di una colossale inchiesta giudiziaria sugli orrori del triangolo "maledetto" Priolo-Augusta-Melilli. Un paio di mesi fa ci sono stati gli arresti dei manager e dei tecnici degli stabilimenti petrolchimici «per associazione a delinquere e traffico illecito di rifiuti», poi gli investigatori di un pool ambientale (schiera
ispettori dell' ufficio di Igiene, finanzieri, biologi, medici) hanno cominciato a scavare su oltre mille casi di
malformazioni contati soltanto ad Augusta negli ultimi ventitré anni. Il primo fu nel 1980, un maschietto con mezzo orecchio e gravi problemi alla colonna vertebrale. E dopo arrivarono tutti gli altri, i figli di quel sogno industriale che aveva avvelenato la vita in un angolo di Sicilia. Il picco si è toccato però nel 2002: il 6% dei
bimbi nati presenta malformazioni. «I dati emersi dalle consulenze dei nostri periti sono preoccupantissimi», spiega il procuratore capo della Repubblica di Siracusa Roberto Campisi, mentre ricostruisce la storia di un' indagine sull' origine di quelle nascite. Aggiunge il procuratore: «Dopo avere ricevuto le prime consulenze mediche e scientifiche il nostro obiettivo è proprio
quello di dimostrare una relazione tra gli scarichi delle aziende e le malformazioni». Intanto la Capitaneria ha
vietato la pesca in tutta la rada di Augusta, una ventina di miglia dove guizzano quelle triglie e quei cefali che trasportano mercurio fino a 500 volte la soglia massima «tollerata» . Ma andiamo con ordine. L'
inchiesta è partita con un accertamento: la verifica delle denunce del dottor Giacinto Franco, il primario del
reparto di pediatria dell' ospedale Muscatello di Augusta che per primo ha segnalato le malformazioni dei bimbi in numero così elevato.
Dati riscontrati in pieno dai periti. E comparati con quelli delle province siciliane vicine - Catania, ad esempio - dove i casi di nati malformati rientrano nella media italiana. A quel punto sono entrati in azione gli uomini del Nicta (Nucleo Investigativo per la Tutela Ambientale e Sanitaria), una squadra che ha eseguito i
"prelievi" dei pesci. Hanno cercato per diversi giorni e sempre nella stessa zona cinque specie diverse (nella
lista ci sono anche le salpe), poi hanno sequestrato le cozze. Gli esami sui pesci e sulle cozze sono stati ripetuti più volte: erano tutti e sempre carichi di veleno. Dopo le analisi di laboratorio sono cominciati gli interrogatori. Più di 1200 i testimoni ascoltati. «Metà di
loro erano padri e madri di di bimbi malformati di Augusta, l'altra metà venivano da Priolo e da Melilli...», precisano gli investigatori che hanno scoperto un altro fondamentale dato per la loro inchiesta: il pesce che si mangia ad Augusta proviene tutto dal mercato locale (c' è una piccola flotta che non si spinge mai fuori dalla rada) mentre quello che si mangia a Melilli e a Priolo - gli altri due centri del triangolo industriale - arriva
esclusivamente dai pescatori di Capo Passero che è
a quasi una settantina di chilometri più a sud di Augusta. E' il mercurio in dose massiccia nei pesci del golfo che ha fatto scattare l'allarme e marcato una svolta nell' inchiesta sui bambini malformati. Tra un po' toccherà anche all' aria di finire sotto indagine. E poi anche alle falde idriche e alle colture. Stanno monitorando tutto l' ambiente quelli del pool ambientale, un filone investigativo per ogni veleno, un perito per ogni emergenza
sanitaria del triangolo "maledetto". Anche i tumori sono in
aumento qui, soprattutto quelli polmonari.
Anche l' acqua di questo Ionio non è più come prima, quell'
"attentato all'ambiente" (come i magistrati definiscono le
attività illecite dell' Enichem) ha provocato modificazioni
genetiche in microorganismi marini. Lo specchio d' acqua difronte ad Augusta ha dentro mercurio per 20 mila volte in più rispetto la soglia ritenuta non pericolosa. E' un mare rosso. E' il mare rosso che la mattina del 10 settembre del 2001 fece paura ai cittadini di Priolo. Non l' avevano mai visto così il loro mare. Gli stabilimenti scaricavano il mercurio nei tombini, un canale di scolo poi lo faceva scivolare sugli scogli. Così si aprì l'inchiesta del sostituto procuratore Maurizio Musco che a gennaio
si è chiusa con una retata, accuse pesantissime
che hanno retto al vaglio dei giudici del Tribunale della Libertà, inquinatori incastrati da intercettazioni ambientali «dalle quali emerge - parole del procuratore Campisi - il sostanziale disprezzo per il valore dell' ambiente e della stessa vita umana».

Ma sui veleni nel mare e nel cielo di Augusta si scopre ogni giorno qualcosa di più. Qualcosa di sempre più spaventoso.

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he la mafia..
by kids Tuesday, Jun. 17, 2003 at 12:06 AM mail:

purtroppo è il prezzo da pagare per colpa di chi molti anni addietro fu a favore dell'industria..
"perchè l'industria crea lavoro" (e un paoi di effetti collaterali che non stiamo qua ad elencare)


BASTARDI
un giorno pagheranno tutto

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morte nel cuore
by ratto nostalgico Tuesday, Jun. 17, 2003 at 9:20 AM mail:

ogni volta che sento cose del genere perdo il sonno. Ogni volta che una petroliera si incaglia, affonda, e disperde il carico nel mare, uccidendo migliaia di uccelli e pesci, io piango.
Non ne posso più, verrà il giorno in cui la pagheranno, e io spero sia tanto, tanto vicino

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BASTARDI
by Unità Tuesday, Jun. 17, 2003 at 11:09 AM mail:

Che schifo! Genti r'accussì sù boni solo pi attaccarici 'na petra 'n coddu e ittarili rintra u tumbinu unni c'ana misu u mercuriu.
Schifezze come questa di Priolo e dintorni sono la dimostrazione di quanto riesce ad essere merdoso il genere umano: i bastardi con i soldi vengono da lontano a seminare morte nei posti poveri, periferici, dove secondo loro non ci sono uomini ma delle bestie che non meritano rispetto.

Anche i fatti di Sardegna ne sono testimoni http://italy.indymedia.org/archives/archive_by_id.php?id=69 : vogliono scaricare le scorie radioattive in una terra che riesce a tirare avanti solo grazie alle sue bellezze naturali col turismo...non vogliono ammazzargli solo la popolazione, ma a chi rimane vogliono togliergli anche il pane dai denti!

Per cose come queste c'è da schifarsi e da gridare questo schifo forte.

Solidarietà al popolo siciliano e al popolo sardo!

Bastardi, c'ati a lassari 'n paci picchì niautri vi ramu aranci e viautri ni rati motti!!!!

(...raffinerie di merda, multinazionali di merda, strozzini di merda...nucleare di merda...NATO di merda...ecc.)

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ah! se ci fossero i Romani
by Paolo Tuesday, Aug. 26, 2003 at 2:58 PM mail:

Gli antichi Romani ,popolo saggio ma pratico li avrebbero presi tutti quanti e messi nall'arena del Colosseo in pasto ai leoni ed il popolo avrebbe assistito con piena soddisfazione per la giustizia fatta.
Questo mi piacerebbe vedere, ma purtroppo oggi siamo una civiltà evoluta( ma quale cacchio di evoluzione?) e quindi ce la pigliamo in der posto e i delinquenti vanno a spasso liberamente impuniti grazie alle maglie vischiose della giustizia pronta a far acqua da tutte le parti e alla burocrazia cavillosa.

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ah! se ci fossero i Romani
by Paolo Tuesday, Aug. 26, 2003 at 2:58 PM mail:

Gli antichi Romani ,popolo saggio ma pratico li avrebbero presi tutti quanti e messi nall'arena del Colosseo in pasto ai leoni ed il popolo avrebbe assistito con piena soddisfazione per la giustizia fatta.
Questo mi piacerebbe vedere, ma purtroppo oggi siamo una civiltà evoluta( ma quale cacchio di evoluzione?) e quindi ce la pigliamo in der posto e i delinquenti vanno a spasso liberamente impuniti grazie alle maglie vischiose della giustizia pronta a far acqua da tutte le parti e alla burocrazia cavillosa.

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abuso d' autorità
by antonio alfano Tuesday, Apr. 06, 2004 at 12:37 PM mail: 3389538447@virgilio.it

Siracusa, 01 aprile 2004.

Io sottoscritto Antonio Alfano, residente a Siracusa in piazza E. Pancali 20, fotografo e telecine-operatore indipendente dal 1993, socio della F16 MultiMediaService sas con sede in via S. Caterina 18, Gragnano Napoli, appartenente all’ Associazione Nazionale Fotografi Professionisti “TAO VISUAL” con tessera n° 6605961099072100, tel. mobile 338-9538447,
vorrei informarLa che:
il giorno 26 marzo c.a. mi sono recato ad Augusta, Siracusa, per filmare il Consiglio Comunale che verteva sull’ approvazione o meno della localizzazione di uno dei quattro termovalorizzatori, del Piano Regionale dei Rifiuti, sul proprio territorio.
Durante tutta la durata del Consiglio Comunale fino alla decisione di rinvio dello stesso, al giorno 31 marzo c.a. , mi è stato consentito di filmare regolarmente .
Lo stesso Presidente del Consiglio Comunale, dopo che mi sono a lui presentato, mi ha fornito un documento stampa del Consiglio datato 17 marzo c.a. e comunicato lui stesso la data e l’ orario del rinviato Consiglio.
Poiché il Comune di Augusta non prevede ancora un addetto stampa mi sono ritenuto accreditato automaticamente.
Il giorno 31 marzo c.a. quindi, mi sono nuovamente recato ad Augusta al palazzo S. Biagio sede del Consiglio alle ore 20:00 dove questa volta lo stesso Presidente mi ha intimato di non usare la telecamera adducendo come motivazione quella dell’ esistenza di un regolamento interno al Comune che vietava l’ uso delle riprese televisive se non previa autorizzazione.
Questa richiesta di autorizzazione non era invece necessaria per i giornalisti della carta stampata come confermato dai redattori del “Giornale di Sicilia” e della “Sicilia” presenti al Consiglio.
Ritenendo un mio diritto quello di assistere filmando un Consiglio Comunale pubblico mi sono opposto al veto appellandomi all’ articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Per rendere operativo questo Loro regolamento interno il Presidente ha richiesto l’ intervento della Polizia Municipale presente in sala, la quale mi ha “obbligato” a lasciare la sede del Consiglio Comunale. A questo punto ho richiesto l’ intervento della Polizia di Stato che rappresentata da un Ispettore in abiti civili mi ha “consigliato” di assistere al Consiglio ma senza telecamera dopo essersi consultato con il Presidente.
Ritengo doveroso rendere pubblico questo gravissimo abuso d’ autorità che ha privato me di elementari diritti Costituzionali e procurato un mancato guadagno ma soprattutto nega la libertà di espressione a tutta la categoria dei tele-operatori e mette in cattiva luce i giornalisti della carta stampata.
ANTONIO ALFANO

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i furbi
by Giuseppe Russo Wednesday, May. 10, 2006 at 11:48 PM mail:

Furbo = colui che riesce a trarre vantaggio da una situazione. la grande industria trae vantaggio economico in questo caso , smaltendo i rifiuti in modo illegale e aggiungo criminale, nell'ambiente .Il dirigente o il semplice operaio che sapeva pur di conservare il posto tiene la bocca chiusa ."furbo".Il pescatore che pescava il pesce malformato o cercava di calare le sue reti là dove il mare è più pescoso:cioè dove è vietato, dentro il porto ,pescava per poi magari rivenderlo all'ignaro aquirente ."furbo".Il pescivendolo non poteva sapere la provenienza del pesce "Furbo".Il cittadino compra solo pesce fresco possibilmente locale. "furbo". Ma fino a quando questa furbizia non ci ricadrà addosso?come un macigno? Ma ci possiamo ritenere veramente furbi in questa giostra che prima o poi chi è dietro e lo stesso che sta davanti?

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poveri bambini malformati
by giovane madre Wednesday, Jun. 21, 2006 at 5:24 PM mail:

sono una giovane madre che ha perso subito il suo piccolo figlio perchè aveva il cuore gravemente malformato...colpa delle industrie?!ci sono risarcimenti adeguati?

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