Notizie dalla stampa locale di CARACAS nel mese cruciale del referendum indetto dall'opposizione golpista contro il governo Chavez.
Notizie dalla stampa locale di CARACAS nel mese cruciale del referendum indetto dall'opposizione golpista contro il governo Chavez.
************************************** Questo referendum è lo strumento previsto dalla costituzione bolivariana voluta dal governo Chavez nel 99 (a un anno dalla sua elezione nel 98) per revocare il presidente della repubblica. L'opposizione della destra oligarchica ha fallito più volte nel tentare di istituirlo,nonostante abbia operato colossali truffe e gonfiando il numero di firme necessarie per la sua indizione, facendo sottoscrivere più volte le stesse persone o persone inesistenti o addirittura morte. Ed è stato nel mese di giugno di quest'anno che l'imperialismo nordamericano ha mostrato la sua arrogante ingerenza negli affari venezuelani quando il presidente dell'OSA (Organizzazione degli stati americani) Gaviria e il Centro Carter fecero "pressioni" perchè le firme fossero contate e ricontate e poi accettate e il referendum definitivamente istituito. **************************************
Caracas 31/07/2004. 14 milioni (ndt su un complessivo di oltre 23 milioni di venezuelani) è il totale degli elettori che saranno idonei al voto per il referendum revocatorio della presidenza del paese il prossimo 15 di Agosto come ha stabilito il registro elettorale definitivo approvato ieri dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE). Il CNE dichiara che non annuncerà il risultato il 15 di Agosto se le cifre non saranno sufficientemente ampie per garantire l'annuncio di un trionfo indiscutibile di una delle due parti. FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).
Caracas 31/07/2004. Il CNE (Consiglio Nazionale Elettorale) ha esortato ancora una volta il Centro Carter a conformarsi alla normativa sugli osservatori (nazionali e internazionali) e ha avvertito questa organizzazione che "non sarà permesso per nessuna ragione contatti dei gruppi di osservazione con gli apparati del CNE senza la debita richiesta e autorizzazione". Attraverso un comunicato ufficiale l'istituto del CNE ha annunciato che, dopo una visita effettuata da appartenenti al Centro Carter presso tre stati del paese per sollecitare la richiesta di informazioni a funzionari del CNE, il suo presidente, Francisco Carrasquero e il rettore Oscar Battaglini, coordinatore della Comision de Seguimiento del Programa de Observacion Electoral Internacional, si sono riuniti con i delegati per mettere in chiaro tre aspetti: - che il Venezuela è un paese sovrano e che il CNE, come potere autonomo, definisce e stabilisce i parametri relativi alla materia elettorale inclusa la questione degli osservatori internazionali. - che conformemente al regolamento i gruppi di monitoraggio inizieranno ad operare il 9 di Agosto - che questi rimarranno inattivi fino alla segnalazione delle autorità statali competenti. FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).
Caracas 31/07/2004. In accordo con una nota diffusa da Venpress, il presidente del sindacato Suttis (ndt sindacato dei metalmeccanici, di sinistra) del Sidor (ndt settore della metallurgia venezuelano),Ramon Machuca, annuncia la possibilità di convocare uno sciopero generale nel caso che l'opposizione non riconosca il trionfo del NO (ndt al referendum revocatorio del 15 di Agosto). "Se l'opposizione golpista non accetta il risultato dispiegheremo la nostra forza di lotta. Discuteremo con i lavoratori del settore petrolifero perchè non ci sia neanche una goccia di petrolio per gli Stati Uniti... La risposta dei lavoratori sarà forte, non ce ne staremo con le mani in mano." ha sottolineato Machuca. ... Posizione dell'UNT(ndt sindacato di sinistra,maggioritario nel paese e nato con la presidenza Chavez). Da parte sua, il coordinatore generale della Union Nacional de los Trabajadores (UNT), Orlando Chirinos, ha rigettato l'opzione dello sciopero generale, smentendo così le dichiarazioni di alcuni dirigenti (ndt del UNT) che hanno preso in considerazione questa possibilità nel caso in cui l'opposizione non dovesse accettare il trionfo del governo nel referendum revocatorio. Chirinos ha preferito parlare dell'intensificazione della lotta sindacale a sostegno della rivoluzione. Ha detto di confidare nel trionfo del NO per "ratificare il presidente Chavez". Ha colto l'occasione per annunciare l'iniziativa di oggi al Poliedro chiamata "Lavoratori nella battaglia" a cui parteciperanno 630 organizzazioni di tutto il paese; si pensa ci saranno 15 mila persone. Ha annunciato la presenza e la partecipazione di diversi dirigenti sindacali di Spagna, Brasile, Francia,Argentina. "Questi ospiti rimarranno fino al 15 di Agosto perchè assisteranno al referendum come osservatori". FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).
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Il 1 di Agosto ULTIMAS NOTICIAS titola in prima pagina: "Aumenta un pelìn el salario". L'incremento è del 10% per completare il 30% decretato (ndt decretato il 1 Maggio di quest'anno). La paga minima è ora di 321235 Bolivares appena poco di più del paniere di base (ndt 1 euro = 3000 Bolivares).
pagina 23 Ultimas Noticias: L'aumento della paga minima non soddisfa la gente. Il ministero del lavoro dice che ne beneficerà un milione e settecentomila persone nel paese. .... In un inchiesta,Ultimas Noticias, ha constatato che la maggioranza della gente intervistata considera il nuovo incremento insufficiente a coprire i costi degli alimenti di base ne' per coprire altre necessità. La gente è convinta che il crescente aumento dei prezzi degli alimenti e dei servizi di base segua l'aumento di stipendio. ... In un informativa del Banco Central de Venezuela(BCV) si precisa che l'inflazione (Indice dei prezzi al consumatore - IPC)(ndt inflazione non cumulata annualmente) è stata di 1.9 nel mese di giugno mentre a maggio era di 1.2%;ed è stata maggiore anche rispetto a quella dello stesso mese di giugno del 2003 che fu dell'1.4%. FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).
Caracas 01/08/2004 PDVSA tra le grandi imprese del mondo. PDVSA guadagna posizioni significative nel ranking mondiale delle imprese, e viene riconosciuta la solidità finanziaria e operativa della stessa.
La compagnia petrolifera (ndt nazionale e pubblica) del Venezuela (PDVSA) figura tra le imprese più grandi del mondo secondo la graduatoria della rivista America Economia e Fortune, prestigiosa pubblicazione del settore finanziario e imprenditoriale. ... PDVSA registra una produzione di 3,1 milioni di barili giornalieri; raffinazione di 1,1 di barili giornalieri nel sistema Venezuela-Isla; con un esportazione di 2,2 milioni di barili al giorno. La sua capacità totale degli impianti di raffinazione arriva a 3,3 milioni di barili al giorno nell'ambito mondiale. Nel 2003, l'impresa ha totalizzato un profitto netto di 3,8 migliardi di dollari su di un volume totale mondiale di 46 miliardi di dollari.
in un riquadro nella stessa pagina dell'articolo precedente si legge: OPEC rafforzata. Il rappresentante del Venezuela per l'OPEC Ivan Orellana ha assicurato che la politica sulla questione petrolio seguita dal governo del presidente Hugo Chavez ha permesso di rafforzare la credibilità dello stesso. FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).
Ci sono due ragioni geostrategiche che fanno considerare agli Stati Uniti il governo Chavez come elemento destabilizzante per l'America Latina:1) la questione petrolio, 2) la politica del governo. In base alle cifre che fornisce PDVSA, Venezuela conta 78 miliardi di barili di riserva, che è equivalente alla metà di tutto il petrolio esistente nell'emisfero occidentale. Quantità di petrolio (ndt come materia prima) che posizionano il paese al quinto posto a livello mondiale. Se sommiamo questa quantità alle riserve della zona del fiume Orinoco, risulta che il paese possiede la maggiore concentrazione di combustibili liquidi del pianeta con 300 miliardi di barili. Inoltre conta molti milioni di metri cubi di gas che lo posizionano al sesto posto mondiale per possedimenti di gas naturale. ... Il bacino orientale e di Maracaibo (ndt ma specialmente quest'ultimo dove ci sono impianti per la raffinazione del petrolio) sono tra le 10 più grandi del mondo e concentrano il 60% del totale mondiale di idrocarburi. FONTE: "Venezuela: bersaglio degli Stati Uniti - Rebelion", W.E. Izarra.
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************************************** Va detto che nel 2003, dopo la vittoria sulla serrata padronale contro il governo, l'ente nazionale e pubblico del petrolio PDVSA è stato ampiamente riformato ed epurato dai quadri dirigenti ma anche lavoratori che hanno rappresentato per anni una parte importante dell'oligarchia venezuelana nonchè con funzione strategica agli interessi degli Stati Uniti nel paese. Il presidente Chavez, all'inizio dell'anno passato ha citato pubblicamente le decine di persone cacciate da PDVSA. Il controllo di PDVSA ha permesso al governo di stanziare una maggiore quantità di fondi(ma anche di strutture che appartenevano a PDVSA) destinandoli al sociale e per sviluppare altri impianti di raffinazione della risorsa grezza petrolifera. Inoltre il controllo di PDVSA ha consentito a Chavez di muoversi in ambito OPEC andando a rafforzare la politica di rialzo dei prezzi del greggio, proprio nel momento in cui era imminente l'invasione imperialista in Iraq. **************************************
Caracas 02/08/2004. Chavez ha accusato la CD (ndt Coordinadora Democratica - opposizione golpista) di voler disturbare l'ordine pubblico nei giorni prima del referendum revocatorio o nel giorno stesso della votazione. "L'OPPOSIZIONE POTREBBE STARE PREPARANDO IL PIANO B" Il presidente Hugo Chavez ha denunciato la possibile esistenza di un "Plan B" dell'opposizione per generare violenza durante i giorni prima del referendum o anche durante la stessa giornata del 15 di Agosto. "L'opposizione sembra disperata per il clima di sconfitta inizia a respirare ed è disposta rompere la tranquillità democratica del clima elettorale e anche a ricorrere alla violenza prima e durante la giornata del 15 Agosto, stanno dichiarando di non volere riconoscere un risultato diverso da quello di una cacciata di Chavez" ... Dopo le dichiarazioni dell'ex presidente Carlos Andrès Perez al quotidiano El Nacional in cui disse: "Chavez meriterebbe di morire come un cane" il presidente Chavez ha dichiarato che "chiaramente, settori dell'opposizione spinti dall'impero (ndt si riferisce unicamente agli Stati Uniti) sono pronti ad alterare i regolare corso elettorale referendario". Il presidente ha poi affermato che il suo governo è pronto a respingere ogni piano di destabilizzazione e che non sarà tollerato niente che possa turbare il Venezuela un'altra volta. "Dobbiamo evitare che le anime violente di questa opposizione, spinte dall'impero, ottengano il loro macabri propositi. Siamo pronti a prendere tutte le misure necessarie per evitare questo." Nella sua denuncia Chavez ha incluso anche il quotidiano El Nacional che ha accusato prendere soldi dagli Stati Uniti attraverso la NED (National Endowment for Democracy). ... Sul presidente degli Stati Uniti, George Bush, ha aggiunto alle sue costanti critiche, l'appellativo di alcolizzato: "lui stesso disse di essere stato alcolizzato e di essersi tirato fuori da solo. Però i medici dicono che un alcolizzato non si può curare da solo per cui continua a esserlo"ha detto Chavez. FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).
Caracas 02/08/2004. IL Comando Sud e il suo comandante in capo. Il più significativo indicatore di allarme è la designazione del nuovo comandante in capo del Comando Sud. ... I rumori elettorali del referendum non hanno coperto il suono dei tamburi di guerra che suonano con persistenza nelle vicende geopolitiche della regione. Ed è preoccupante il silenzio del Consiglio di Difesa Nazionale convocato dopo la scoperta dei paramilitari catturati a El Hatillo (ndt stato Miranda, zona rurale in cui in una fattoria venne scoperta qualche mese fa una base paramilitare con oltre 150 persone di cui molti colombiani). ... La richiesta di Bush al congresso americano per aumentare la forza del nordamerica nella Colombia è un chiaro indizio dell'intenzione di favorire un'escalation del conflitto interno in questo paese per un coinvolgimento della totalità della regione andina. Ma l'indicatore di allarme più significativo della situazione nell'emisfero è la designazione del nuovo comandante in capo del Comando Sud il generale Bratz J. Craddock, assistente speciale del segretario della difesa Donald Rumsfeld, il fondatore del concetto di guerra preventiva. Un militare che rappresenta la linea dura, favorevole all'impiego della forza per risolvere i conflitti quando la diplomazia pare non funzionare. E' certo che questo comando strategico (ndt il Comando Sud) è considerato come "La Cenerentola" dai suoi omologhi degli scenari geostrategici degli americani. Però è anche vero che questa designazione mira a rafforzare la "postura" militare di Washington nell'emisfero, sicuramente nel segno di quello che viene denominato "bilancia d'oltremare". Certamente lo sviluppo di un polo di potere nel cono sud, con legami con Cina, India e Russia, all'interno di come qualcosa puo' essere percepito come una minaccia, deve aver acceso le luci di allarme per gli strateghi del pentagono. E in questo senso, il contrappeso a questa potenza in gestazione è la presenza militare diretta nella regione andina dove il Venezuela rappresenta la "piedra en el zapato". ... E non è Bush la fonte della minaccia. Il suo eventuale successore ha manifestato, attraverso un suo collaboratore, Randy Beers, la sua totale adesione al Plan Colombia, che oltretutto era stato un'idea di Bill Clinton. Per questo è importante la formulazione di un Concetto Strategico Nazionale, o in sua mancanza di un piano di emergenza che si occupi di questo rischio.
FONTE: DIARIO VEA - Comprometido con Venezuela (CARACAS).http://www.diariovea.com.
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