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La festa delle forze dell'ordine dopo i fatti di Genova
by Corriere Mercantile Wednesday, Aug. 08, 2001 at 4:33 PM mail: habanahbc@yahoo.it

IL CORRIERE MERCANTILE - VENERDI' 3 AGOSTO 2001 - PAGINA 4 "FATTO GRAVISSIMO ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA" Un cameriere denuncia la "festa" organizzata dentro la Fiera del Mare daparte delle forze dell'ordine aggregate.

IL CORRIERE MERCANTILE - VENERDI' 3 AGOSTO 2001 - PAGINA 4
"FATTO GRAVISSIMO ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA"
Un cameriere denuncia la "festa" organizzata dentro la Fiera del Mare daparte delle forze dell'ordine aggregate. Il giovane, con contratto
temporaneo, per l'indignazione si è licenziato: "Bruciavano bandiere
rosse."

"Altro che gioiosa festa per la fine della missione a Genova, quella
celebrazione svolta la sera di domenica 22 luglio dagli agenti
aggregati
della cittadella della polizia è stata un'avvilente funzione fascista,
una
parata al coro di ‘Faccetta nera' e di altri slogan
simili, uno schifo forse per festeggiare il blitz nella scuola Diaz.
Riccardo, 24 anni, genovese abitante al Righi, è uno dei testimoni di
uno
dei tanti misteri che il G8 si è lasciato appresso. Lui dice di essere
testimone oculare della festa che le forze dell'ordine aggregate a
Genova
hanno sonoramente inscenato alla
fine della loro missione genovese nella cittadella della Fiera del
Mare,
alla Foce.
"Dopo quello che ho visto non ce l'ho fatta a rimanere a lavorare
ancora lì
dentro, dove ero perché dipendente di una società di ristorazione. Mi
sono
licenziato in tronco, anche se il mio contratto temporaneo, è onesto
dirlo,
sarebbe scaduto a breve". Riccardo racconta che quella sera, dalle 23
alle
2 di notte, circa duecento uomini hanno sfilato al canto di ‘Faccetta
nera'
e con tanto di saluto romano ben in vista. "Una festa celebrata sotto
agli
occhi di alcuni funzionari, di gente con le stellette sulle spalle
che non ha mosso un dito e non ha detto una parola per bloccarli". Il
ventiquattrenne ammette anche che non tutti gli aggregati hanno
partecipato
alla marcia, "qualcuno ha anche provato a dire di smetterla, ma è stato
cacciato dagli altri al grido di
‘comunista, vattene da Agnoletto'". La notizia della sonora festa di
fine
missione messa in atto dagli aggregati circola da tempo, ed alcuni
l'hanno
collegata con il
blitz nella Diaz. "Forse era proprio così perché ho sentito più volte
gridare ‘vi abbiamo rotto il culo' ", precisa Riccardo. Non si sapeva
niente, però, del rito delle bandiere (comuniste e di altro tipo)
incendiate, messe al rogo come fanno gli ultrà da stadio
quando riescono ad impossessarsi di un vessillo della gradinata
nemica".
[articolo senza firma]

Ognuno tragga le proprie conclusioni...

Un saluto

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