IL CORRIERE MERCANTILE - VENERDI' 3 AGOSTO 2001 - PAGINA 4
"FATTO GRAVISSIMO ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA"
Un cameriere denuncia la "festa" organizzata dentro la Fiera del Mare daparte delle forze dell'ordine aggregate.
IL CORRIERE MERCANTILE - VENERDI' 3 AGOSTO 2001 - PAGINA 4 "FATTO GRAVISSIMO ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA" Un cameriere denuncia la "festa" organizzata dentro la Fiera del Mare daparte delle forze dell'ordine aggregate. Il giovane, con contratto temporaneo, per l'indignazione si è licenziato: "Bruciavano bandiere rosse."
"Altro che gioiosa festa per la fine della missione a Genova, quella celebrazione svolta la sera di domenica 22 luglio dagli agenti aggregati della cittadella della polizia è stata un'avvilente funzione fascista, una parata al coro di ‘Faccetta nera' e di altri slogan simili, uno schifo forse per festeggiare il blitz nella scuola Diaz. Riccardo, 24 anni, genovese abitante al Righi, è uno dei testimoni di uno dei tanti misteri che il G8 si è lasciato appresso. Lui dice di essere testimone oculare della festa che le forze dell'ordine aggregate a Genova hanno sonoramente inscenato alla fine della loro missione genovese nella cittadella della Fiera del Mare, alla Foce. "Dopo quello che ho visto non ce l'ho fatta a rimanere a lavorare ancora lì dentro, dove ero perché dipendente di una società di ristorazione. Mi sono licenziato in tronco, anche se il mio contratto temporaneo, è onesto dirlo, sarebbe scaduto a breve". Riccardo racconta che quella sera, dalle 23 alle 2 di notte, circa duecento uomini hanno sfilato al canto di ‘Faccetta nera' e con tanto di saluto romano ben in vista. "Una festa celebrata sotto agli occhi di alcuni funzionari, di gente con le stellette sulle spalle che non ha mosso un dito e non ha detto una parola per bloccarli". Il ventiquattrenne ammette anche che non tutti gli aggregati hanno partecipato alla marcia, "qualcuno ha anche provato a dire di smetterla, ma è stato cacciato dagli altri al grido di ‘comunista, vattene da Agnoletto'". La notizia della sonora festa di fine missione messa in atto dagli aggregati circola da tempo, ed alcuni l'hanno collegata con il blitz nella Diaz. "Forse era proprio così perché ho sentito più volte gridare ‘vi abbiamo rotto il culo' ", precisa Riccardo. Non si sapeva niente, però, del rito delle bandiere (comuniste e di altro tipo) incendiate, messe al rogo come fanno gli ultrà da stadio quando riescono ad impossessarsi di un vessillo della gradinata nemica". [articolo senza firma]
Ognuno tragga le proprie conclusioni...
Un saluto
Escape Captivity
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