Un intervista in 4 parti con Angela e Ruggiero del comitato lavoratori in lotta della Vodafone-Omnitel di Milano, che si preparano allo sciopero nazionale nella azienda per il 9 maggio.
Tutte le trascrizioni non sono letterali ma cercano di essere il piu' fedeli possibile.
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Intervista a Ruggiero e Angela, comitato lavoratori in lotta omnitel vodafone (07 maggio 2003) Parte 1: cos'e' il comitato di lavoratori in lotta, come e' nato, un po' di storia
A: "Da noi l'organizzazione dei lavoratori si muove fondamentalmente su due lati. Alcuni di noi sono delegati rsu. Pero' ci siamo resi conto in due anni di attivita' sindacale dei limiti di quest'ultima, un po' per il fatto che in questa fase i sindacati piu' combattivi sono messi abbastanza a dura prova, e un po' per le scelte che in questi anni il sindacato ha fatto, che hanno reso le armi sindacali limitate. Pero' abbiamo deciso di usarle comunque proprio perche' volevamo fare qualcosa in azienda. Proprio riconoscendo il limiti abbiamo anche formato un comitato di lavoratori in lotta, che al momento vede una ventina, una trentina di lavoratori, che per noi vorrebbe essere un po' lo zoccolo duro dei lavoratori che comprendono il loro ruolo nell'azienda e si mobilitano in maniera continuativa, e che al momento e' in movimento per lo sciopero del venerdi'."
R: "Tutti quelli che si sono impegnati nella RSU erano persone che avevano altre esperienze politiche e gia' dall'inizio l'idea non era quella di entrare nel sindacato come struttura in cui fare carriera o in cui sviluppare un percorso che ci avrebbe obbligato a sottostare alle direttive della dirigenza... Noi siamo entrati nella struttura sindacale per cercare di attivare qualcosa in azienda. E quindi l'idea del collettivo c'era gia' dall'inizio e noi abbiamo usato la struttura sindacale per appoggiarci e iniziare a fare qualcosa... Poi come tutti i percorsi sono articolati e abbiamo anche trovato cose su cui avevamo forse dei pregiudizi, torvato soprattutto nella fiom delegati che si impegnavano molto e con cui abbiamo lavorato bene... In questi due anni abbiamo fatto un percorso su due binari, nel sindacato per trovare nuove modalita' dell'attivita' sindacale, e parallelamente lavorare all'esterno con altre realta' e con altri lavoratori in lotta, sia della nostra stessa categoria che della "old economy", in un percorso che ci ha portato a sviluppare un percorso autonomo, ed e' nato il collettivo..."
A: "Da noi non sono presenti i sindacati di base. Quando abbiamo iniziato non c'era nulla in omnitel. E' un azienda giovane, dove la sindacalizzazione e' bassissima, a livello nazionale al 5%. Non c'e' proprio una cultura neanche del sindacato come strumento di autodifesa dei lavoratori. Per cui quando abbiamo iniziato non abbiamo ritenuto opportuno introdurre elementi di divisione tra i lavoratori appoggiandoci a un sindacato di base. Anche perche' la nostra lotta e' politica e sindacale; per noi il sindacato e' uno strumento che usiamo ma cercando di fare politica con i lavoratori... Quindi ci siamo candidati in fiom, siamo stati eletti come delegati, trovando abbastanza autonomia di movimento... Chiaramente per le questioni generali ci siamo rivolti a tutti... scendendo in piazza con tutti i lavoratori che volevano scendere con le nostre modalita' colorando le strade e non limitandosi alla marcia funerea che di solito si fa nei cortei sindacali..."
R: "Intanto per capire bene a livello locale come e' la situazione bisogna dire che a Milano ci sono molte sedi omnitel, tra cui le sedi amministrative di Caboto in cui si trova un numero elevato di impiegati che non hanno mai denunciato cose ne' interagito con il sindacato... Quindi a milano siamo 2000-2300 persone, di cui 600 nel call center e altre 300 con la rete di fianco al call center... rete e call center sono gli ambienti in cui c'e' la parte di lavoratori piu' attivi... Noi contiamo di coinvolgere questi lavoratori, l'atmosfera e' positiva e credo che sara' uno sciopero con un alta adesione... Gli stessi lavoratori ci hanno dato mandato di non firmare un contratto dove alcune condizioni sono insostenibili... Abbiamo un problema, la trattativa si e' rotta a fine marzo e siamo arrivati a fare lo sciopero il 9 perche' siamo imbrigliati da una serie di leggi fatte per diminuire la forza sindacale... Queste leggi del 90 fanno si che prima di poter iniziare le mobilitazione passi almeno un mese rendendo difficile tenere alta l'atmosfera calda che si crea dopo la rottura delle trattative..."
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