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Illegalizzazione di Batasuna - analisi storico-politica
by st3 Thursday, Aug. 29, 2002 at 5:45 PM mail: ste@autistici.org

by KoKo 12:05am Thu Aug 29 '02 (translated by st3)

Illegalizzazione di Batasuna - analisi politica

Secondo la decisione giudiziaria dettata dal giudice Garz�n, Batasuna e' stata dichiarata illegale.

Garzon ha argomentato tale decisione con l'articolo 129 del codice penale spagnolo. Questo articolo dovrebbe applicarsi a imprese e associazioni private. Secondo il giornalista basco Javier Ort�z (http://www.nodo50.org/javierortiz) "questo articolo non fa menzione in nessuna parte ai partiti. Un partito politico e' il prodotto dell'esercizio di un diritto fondamentale come quello dell'associazione politica. Un giudice non puo' proibire a migliaia di persone (che non sono state processate) l'esercizio di un diritto fondamentale."

Ma cosa sta succedendo? Perche'? Perche' la maggior parte dell'opinione pubblica accetta questo? Secondo lo stesso giornalista "Il PP e il PSOE stanno creando un clima di isterismo patriottico e cio' chiude la bocca a migliaia di avvocati e giuristi. Sembra di ritornare agli anni '80, quando il GAL colpiva sospetti membri dell'ETA nei paesi baschi francesi nella speranza che la Francia desse il via a detenzioni e estradizioni. Perche' dovrebbero protestare ora?" Il GAL era un gruppo terrorista che, con l'appoggio e i finanziamenti del governo del PSOE commise circa 23 assassini nei paesi baschi francesi.

Da oggi Batasuna non ha il diritto di utilizzare locali per le sue attivita'. I suoi locali non disporranno ne' di acqua ne di' luce. Non potra convocare assemblee pubbliche e il suo sito web sara' chiuso, la prima dall'inizio del governo del PP in Spagna.

Noi oggi ci troviamo ancora nella medesima situazione di guerra civile, ma questa volta entro i limiti fissati dalla legge. Quando una legge non fa comodo al PP, la cambia. In questo caso ha creato una nuova legge per regolare le attivita' dei partiti politici. Aznar dichiara che questa legge e' una difesa per la democrazia, ma non troppo tempo fa non aveva la stessa opinione in merito. Gaspar Llamazares, rappresentante di Izquierda Unida (sinistra unita) ricordava come Aznar, nelle sue dichiarazioni a "Epoca" (un settimanale politico spagnolo), affermava che una misura di questo tipo non avrebbe avuto utilita' alcuna poiche' era necessario perseguire gli individui, non i partiti.

Qual e' la ragione di questo repentino cambio di opinione?
Dobbiamo tornare indietro un anno per capire. Il 13 maggio 2001 la Comunita' Autonoma Basca celebrava le sue elezioni. Vi erano due candidati principali alla presidenza: da una parte stava Jos� Antonio Ibarretxe, candidato del PNV (Partido Nacionalista moderado
de ideolog�a democristiana, Partito nazionalista moderato di ispirazione democristiana), avversato da EA (un partito piu' piccolo ma di simile linea politica). Ibarretxe stava governando in minoranza appoggiato da Euskal Herritarrok (l'odierna Batasuna).

Dopo la rottura della tregua che l'ETA aveva unilateralmente dichiarato dopo la firma del patto di Lizarra (http://www.lizarra-garazi.org/02default.htm), il PNV ruppe le relazioni politiche con Euskal Herritarrok, la governabilita' venne meno e si resero inevitabili nuove elezioni. In queste elezioni si ebbe un patto tra PP e PSOE. Il candidato del PP era Jaime Mayor Oreja (che per la sua presentazione come candidato diede le dimissioni da Ministro dell'Interno) e si presentava come alternativa dopo 15 anni di governi nazionalisti. Jaime Mayor condusse la sua campagna elettorale sull'attacco ai partiti nazionalisti moderati per il loro supposto appoggio ai "terroristi". Il PP e il PSOE erano molto sicuri di ottenere la maggioranza assoluta. Secondo Mayor Oreja "l'importante e' conseguire una forte partecipazione e cio' vuol dire che i non nazionalisti debbano votare senza timori".
La campagna fu fortemente polarizzata e i sondaggi dei vari media spagnoli presentavano i nazionalisti come vincitori con un margine molto ristretto. Mayor Oreja aveva ragione, almeno in parte: l'affluenza alle urne fu altissima. La maggiore nella storia dei paesi baschi come comunita' autonoma; ma si sbaglio' sul fatto piu' importante e perse le elezioni. Da una parte, Euskal Herritarok perse 80 000 voti che andarono principalmente alla coalizione nazionalista moderata PNV-EA e anche in minor parte a Ezker Batua (partito basco confederato con la Izquierda Unida). PP e PSOE ottennero tuttavia buoni risultati ma non sufficientemente buoni. Durante i quattro anni successivi il governo autonomo basco (che governa �lava, Gipuzkoa e Bizkaia) rimarra' in mano ai nazionalisti moderati.

Le reazioni non si fecero attendere. Ibarretxe dichiaro che avrebbe lavorato per un paese basco che potesse vivere in una pace basata sul dialogo, il rispetto dei diritti umani e il diritto dei baschi all'autodeterminazione sul proprio fututo. Aznar dichiaro' che "la societa basca non ha la maturita' sufficiente per comprendere il cambiamento". Il circolo degli imprenditori baschi ammoni' il governo basco riguardo al rispetto dell'ordine costituzionale ed espresse il suo sfavore verso la presenza di Javier Madrazo (Ezker Batua) nel governo.

Dopo l'11 settembre tutto il panorama politico venne sconvolto nei pesi baschi. In questo periodo il PP aveva dato il suo appoggio incodizionato all'Unione Europea e ai bombardamenti in Afghanistan e Iraq, questo per ottenere il pieno supporto dall'aministrazione Bush riguardo alla politica interna. Tanto il PP come il PSOE iniziarono da questo giorno a lavorare al progetto dell'illegalizzazione di Batasuna.

Ragioni? Argomentano che Batasuna e l'ETA siano la stessa cosa, e che Batasuna pur utilizzando la sua immagine costituzionale sia in mano all'ETA. Lunedi' 26 agosto le corti spagnole votarono a favore dell'inizio del procedimento di illegalizzazione di Batasuna e lo stesso giorno il giudice Baltasar Garz�n decreto' la chiusura di tutte le infrastrutture di Batasuna. I due poteri, esecutivo e giudiziario, convergono sullo stesso obbiettivo. Questo mette in questione l'indipendenza del potere giudiziario spagnolo. Quali sono le ragioni di questo cambio di opinione da parte di Aznar? Garz�n pare voglia ottenere notorieta' e sia disposto a tutto pur di assecondare il suo protagonismo.

Aznar non voleva che il processo di illegalizzazione di Batasuna fosse breve e cercava il maggior rendimento in termini di consenso da questo. Il suo reale obbiettivo e' il governo basco, e l'illegalizzazione di Batasuna mette al governo basco una forte pressione. L'unica differenza tra Aznar e Garz�n e' che il secondo e' stato piu' rapido. Se il governo basco non avesse inviato la polizia a chiudere le sedi di Batasuna, il governo centrale avrebbe dichiarato che non si stesse comportando seguendo la costituzione e avrebbe subito messo in discussione lo statuto di autonomia basco che avrebbe tutto il diritto di bloccare qualora il governo autonomo non rispettasse la legge.

Con la chiusura dei locali di Batasuna da parte del governo autonomo dei paesi baschi la soluzione politica al conflitto e' tuttavia ancora piu' lontana. Ibarretxe subisce pressioni dal governo per accordarsi con la risoluzione giudiziaria mente il suo partito ha votato contro la risoluzione dell'illegalizzazione. La stessa frattura si verifica nella societa' basca: i sondaggi mostrano che l'opposizione a questa legge e' molto forte mentre l'appoggio alla violenza e' pressoche' inesistente. In questo periodo i nazionalisti radicali e moderati si trovano in aperto confronto e la conseguenza diretta e' la destabilizzazione del governo basco e che al PP possa riuscire piu' facile giungere al potere nei paesi baschi. Queste sono le intenzioni nascoste di questa operazione. Il PP ha verificato che non e' possibile vincere democraticamente le elezioni, e dunque cerca una scorciatoia, per vedere se funziona, insomma un auto-golpe di stato.

E ora, che sara' di Batasuna? In questo momento non hanno disposizione locali in cui riunirsi. Pare che la chiusura dei locali venga effettuata solo nell'ambito delle sedi politiche e non dei centri sociali (Herriko Tabernas), ma se anche questi venissero chiusi migliaia di persone che si riunivano politicamente si troveranno in una posizione di semiclandestinita' e le riunioni si terrano in luoghi che hanno a disposizione i simpatizzanti. (Si dichiarera' illegale avere visite di piu' di 12 persone in casa? Si installerano microfoni dovunque?)

Il futuro di questo paese e' molto oscuro al momento. I simpatizzanti di Batasuna daranno per scontato che l'unico percorso politico possibile sia l'ascesa della violenza e il PP cerca di trasformare i paesi baschi in uno stato di polizia, piu' di quanto lo sia adesso, per cercare di ottenere il controllo totale. Credono di togliere la valvola che regola la pressione. E solo il tempo dira' quanto sia stata azzeccata questa mossa.

KoKo

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