tratto e tradotto da http://www.adalah.org
[ita]
Venerdi' 19 Aprile 2002
Oggi, sette organizzazioni per i dirirtti umani hanno sottoscritto una petizione per la
Corte Suprema israeliana contro Itzhak Eitan, comandante dell'esercito israeliano in
Cisgiordania. La petizione chiede che l'esercito rispetti gli standard minimi di
trattamento umano e provveda ad appropriate e dignitose condizioni per i Palestinesi
detenuti dalla Cisgiordania, sia prima del loro trasporto al campo di Ofer, sia durante
la loro detenzione nel campo stesso.
I richiedenti chiedono anche che ai membri delle organizzazioni per i diritti umani sia
concesso di entrare nel campo di Ofer n modo da monitorare le condizioni di detenzione
e il trattamento dei detenuti.
Il campo di Ofer si trova vicino alla citta' di Betunia, nei pressi di Ramallah, in
Cisgiordania. Dall'inizio dell'attacco dell'esercito israeliano nei territori palestinesi,
il cosi' chiamato "Operazione Scudo Difensivo", oltre cinquemila palestinesi sono stati
rinchiusi, la maggior parte di essi nel campo di Ofer. all'incirca 1400 palestinesi sono
attualmenbte detenuti nel campo.
La petizione e' stata presentata da HaMoked: Centro per la Difesa degli Individui, Adalah,
Associazione per i Diritti Civili in Israele (ACRI), B'Tselem, LAW - la societa' palestinese
per la protezione dei diritti umani e delle condizioni ambientali, Addamer, e Al-Haq.
Alla luce delle terribili condizioni sotto le quali sono attualmente trattenuti i detenuti
palestinesi, gli Avvocati Yossi Volfson e Tariq Ibrahim di HaMoked e l'Avvocato Jamil Dakwar
di Adalah hanno richiesto che la corte suprema tenga una urgente seduta per diffondere la
petizione.
Le organizzazioni basano la loro petizione sulle informazioni ottenute dai detenuti
recentemente rilasciati dal campo di Ofer, che hanno riportato di essere stati sottoposti
a pessimi trattamenti fisici prima di essere trasportati al campo e durante la permanenza al
campo stesso.
I detenuti testimoniano che prima di essere portati al campo di Ofer, sono stati bendati,
imprigionati con manette di plastica che impediscono la circolazione alle loro mani, e
costretti a sedere per ore in posizioni fisicamente scomode, sempre esposti al sole.
Durante l'attesa dell'investigazione e di una possibile selezione per il trasferimento al
campo di Ofer, ai detenuti vengono negati cibo ed acqua, e non e' permesso loro di usare le
facilita' del bagno. Vengono colpiti, umiliati e insultati. Inoltre, i soldati israeliani
confiscano gli effetti personali dei detenuti, comprese carte di identita' telefoni e soldi.
Non viene tenuto conto di cio' che viene sequestrato, e la maggioranza di queste cose non
viene restituita.
Al campo di Ofer, i detenuti dicono di essere tenuti in condizioni di affollamento con
inadeguate protezioni dall'ambiente intorno.
Sono costretti a dormire per terra o su tavole di legno, senza adeguate lenzuola. I detenuti
non ricevono cibo sufficiente, e il poco che ricevono e' di scarsa qualita'. Oltre a cio',
ci sono pochi bagni disponibili, e ai detenuti sono vietati il sapone, l'acqua calda per
il bagno, carta igienica e biancheria pulita.
Sono negate cure mediche ai detenuti che le richedono, ma invece sono loro forniti dei
tranquillanti.
I detenuti che sono rilasciati vengono lasciati in posti lontani dalle rispettive case.
A causa del coprifuoco, delle aree assediate e altre restrizioni di movimento imposte in
Cisgiordania dall'esercito israeliano, e il fatto che l'esercito non restituisce la maggior
parte delle carte d'indentita' ai detenuti, e' molto difficle per loro ritronare alle
proprie case.
Nella petizione, le organizzazioni stabiliscono che le condizioni sotto le quali i detenuti
palestinesi sono trattenuti non rispettano gli standard minimi della detenzione. Tali
condizioni privano i detenuti della loro dignita' umana.
I promotori della petizione insistono sul fatto che i diritti dei detenuti di riguardo
agli standard minimi di detenzione sono parte dei diritti di base e liberta' che sono
garantiti ad ogni cittadino o residente nella Basic Law: Dignita' e Liberta' Umana (1992).
La detenzione non nega i diritti dei detenuti sotto la Basic Law.
I promotori dimostrano che i detenuti dovrebbero ricevere un maggiore standard si cure
e rispetto per i loro diritti, dato che la maggioranza di essi appartiene ai civili non
combattenti e sono stati coinvolti in arresti di massa dall'esercito israeliano.
I promotori sottolinenano che Israele ha fallito nel tener fede ai propri impegni presi
sotto la convenzione di Ginevra (IV) relativa alla protezione dei civili in tempo di
guerra (1949), della quale e' parte.
La Convenzione di Ginevra richiede che siano mantenuti gli standard minimi di detenzione,
a che i diritti umanitari dei detenuti siano protetti.
In riferimento al diritto di entrare nel campo di ofer per osservare e riportare riguardo
al trattamento dei detenuti, i promotori della petizione sottolineano che effettivamente
le organizzazioni dei diritti umani impegnate sono essenziali nella difesa dei diritti
umani.
E' vitale per i detenuti, per Israele e per la comunita' internazionale che sia permesso
alle organizzazioni per i diritti umani di entrare nel campo di Ofer a di avere altre
immunita'.
Queste organizzazioni devono avere accesso all'immunita' per essere in grado di fornire le
informazioni di base che sono necessarie per facilitare il controllo da parte di Israele e
della comunita' internazionale.
http://www.adalah.org
[en]
Seven human rights organisations petition supreme court challenging
inhumane detention conditions of over 1,400 Palestinians
Friday, April 19th, 2002
Adalah
Today, seven human rights organizations submitted a petition to the Israeli
Supreme Court against Itzhak Eitan, Commander of the Israeli Army in the
West Bank. The petition demanded that the army observe minimum
standards of humane treatment and provide appropriate and dignified
conditions for Palestinian detainees from the West Bank, both before
transporting them to Ofer camp, and during their detention in the camp. The
petitioners also demanded that members of human rights organizations be allowed to
enter Ofer camp in order to observe the detention conditions and
the treatment of the detainees.
Ofer camp is located next to the town of Betunia, near Ramallah, in the West
Bank. Since the beginning of the Israeli army's attack on the Palestinian
territories, the so-called "Operation Defensive Shield," over 5,000 Palestinians
have been detained, most of them at Ofer camp. Approximately 1,400
Palestinians are currently being detained in the camp.
The petition was filed by HaMoked: Center for the Defence
of the Individual, Adalah, the Association for Civil Rights in Israel (ACRI),
B'Tselem, LAW - The Palestinian Society for the Protection of Human Rights and
the Environment, Addameer, and Al-Haq. In light of the terrible conditions
under which Palestinian detainees are currently being held, Advocates
Yossi Volfson and Tariq Ibrahim of HaMoked and Advocate Jamil Dakwar of
Adalah requested that the Supreme Court hold an urgent hearing to address
the petition.
The organizations based their petition on information
obtained from detainees recently released from Ofer camp, who reported that they
were subjected to physical ill-treatment before being transported to the
camp and while at the camp itself. Detainees testified that before they were
taken to Ofer camp, they were blindfolded, restrained with plastic handcuffs
that cut off the circulation to their hands, and forced to sit in
physically uncomfortable positions for hours at a time while exposed to the sun.
While awaiting investigation and possible selection for transfer to Ofer
camp, the detainees were denied food and water and were not permitted to use
bathroom facilities.
They were beaten, humiliated and verbally abused. Further, Israeli soldiers confiscated
detainees' personal belongings, including ID cards, mobile phones
and money. No report was made of what was taken, and the majority of the confiscated
belongings were not returned.
At Ofer camp, the detainees reported being held in overcrowded conditions
with inadequate protection from the external environment.
They were forced to sleep on the ground or on wooden boards, without adequate
bedding materials. The detainees did not receive sufficient food,
and the food that they received was of poor quality. Moreover, few bathrooms were
available, and the detainees were denied soap, hot water for bathing, toilet
paper, and clean underwear. Medical treatment was denied to detainees who
required it?x3B; they were given painkillers instead.
Detainees who were released were let go at locations far from their homes.
Combined with curfews, besieged areas and other movement restrictions
imposed on the West Bank by the Israeli army, and the fact that the army did
not return most of the detainees' ID cards, it was
extremely difficult for detainees to return to their homes.
In the petition, the organizations stated that the conditions under which
Palestinian detainees are being held in Ofer camp do not
meet the minimum standards for detention. Such conditions deprive the detainees of
their humanity.
The petitioners stressed that the rights of the detainees
to a minimum standard of treatment are part of the basic rights and
freedoms that are guaranteed to any citizen or resident in the Basic Law:
Human Dignity and Liberty (1992). Detention does not negate the rights of
the detainees under the Basic Law. The petitioners argued that the detainees
should receive an even higher standard of care and respect for their rights,
given that the majority of them are civilian noncombatants and were
simply picked up during a mass arrest by the Israeli army. The petitioners
stressed that Israel has failed to meet its obligations under the Geneva Convention (IV)
Relative to the Protection of Civilian Persons in Time of War (1949), to which it is
a party.
The Geneva Convention (IV) requires that minimum standards of detention be maintained,
and that the humanitarian rights of the detainees be protected.
In arguing for the right to enter Ofer camp to observe and
report on the treatment of the detainees, the petitioners emphasized
that effective, functioning human rights organizations are essential in
the defense of human rights. It is vital for the detainees, the Israeli public,
and the international community to allow human rights organizations to enter
Ofer camp and other detention facilities. These organizations must have access
to the detention facilities in order to be able to provide the essential
information that is needed to facilitate scrutiny by the Israeli public and the
international community.
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