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Questioni Primarie : Un senza volto per dare voce ai senza voce
by Global Porject_Napoli Saturday, Oct. 01, 2005 at 7:47 PM mail:

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Questioni Primarie : Un senza volto per dare voce ai senza voce


In questi anni molti di noi sono stati tra gli animatori delle grandi battaglie sociali che hanno contribuito alla delegittimazione del governo delle destre , attraverso una spinta di movimento che dalle giornate del G8 di Genova nel luglio 2001 non ha smesso mai di costruire un'altro mondo possibile. Dalle battaglie contro la guerra, le lotte dei precari e dei senza casa, le mobilitazioni al fianco dei lavoratori, i movimenti di questo paese hanno battuto nelle piazze il governo Berlusconi. Il prossimo 16 ottobre l'Unione si appresta a fare le sue primarie - farsa, dove invece di discutere di programma e di alternativa sociale alle destre , i leader di partito e di apparato e le figure espressione dei potentati economici come Prodi, cercanbo di legittimarsi dimenticando che negli ultimi 5 anni l'opposizione parlamentare non ha saputo fare di meglio che la scalata a d Unipol triste testimonianza "dell'alternativa a sinistra " rappresentata dall'Unione.
I protagonisti delle lotte sociali degli ultimi 5 anni sono oggi coòpiti da oltre 10 mila provvedimenti giudiziari per reati connessi con le lotte sociali, e tanti altri soggetti non garantiti patiscono le pene del carcere per i reati minori vittime di un'ondata giustizialista che copre l'intero arco istituzionale.
Abbiamod eciso di partecipare alle primarie dell'Unione con un non-candidato , con un senza volto coperto da un passamontagna arcobaleno che sta a simboleggiare i volti dei tanti e tante precari, disoccupati, senza casa, senza diritti, migranti, detenuti, di questo paese che non si riconoscono nelle ricette giustizialiste , liberiste ed antisociali dell'Unione stessa.
Abbiamo deciso di partecipare alle primarie come assaggio di quella Altra Campagna che caratterizzera' le battaglie dei senza volto dal 17 ottobre in poi e che sono diretta continuazione delle lotte sociali sviluppate in questi anni. Cinque punti caratterizzano i "senza volto" 5 campagnae che hanno animato ed animano questo paese :

La prima : che in fondo sottointende a tutte le altre : il no assoluto a qualsiasi guerra, il ritiro dall'Iraq ed il rifiuto in futuro di qualsiasi intervento armato italiano.

La seconda : La chiusura totale e definitiva dei campi di concentramento per migranti, definiti CPT, centri di permanenza temporanea

La terza : La lotta alla precarieta' ed alla poverta' diffusa attraverso l'introduzione del reddito di cittadinanza universale per tutti e tutte, che ci permetta di campare indipendentemente dalla possibilita' o meno di lavorare. Un reddito individuale che nulla ha a che vedere con le truffe perpetrate da certi amministratori del centro sinistra come Bassolino e Bubbico.

La quarta: Fine del proibizionismo sulle sostanze psicotrope e stupefacenti. Abrogazione della legge Fini e legalizzazione delle droghe leggere.

La quinta : che anch'essa sottojntende alle altre : Aministia generale per i reati legati alle lotte sociali degli ultimi anni e provvedimenti di amnistia generalizzata per i reati minori per svuotare le carceri da migliaia di persone private della liberta' per reati legati alla sopravvivenza mentre in questo paese chi chiude le industrie, chi froda sui bilanci e chi ruba i risparmi dei cittadini esce indenne dai procedimenti penali.

Se il prossimo governo di centrosinistra , riuscisse a realizzarne anche solo tre , e realizzarli sul serio, questo mondo e il nostro paese in particolare sarebbero luoghi molto piu' felici. Inoltre pensiamo che in questi 5 punti di lotta sono quelli finora emersi in consultazioni pubbliche , democratiche ed orizzontali tra le comunita' di movimento che sostengono la rete dei s enza volto.
I senza volto hanno scritto di essere nati a Genova nel luglio del 2001. Quella data segna anche la morte di un ragazzo , Carlo Giuliani, le troture della caserma di Bolzaneto, il massacro ed il ferimento fisico e psicologico di migliaia di persone e di centinaia di esse nelle scuole Diaz e Pertini da parte della polizia e dei carabinieri. Quel giorno una generazione ha sperimentato per la prima volta sulla propria pelle cosa significa la guerra, e ha compreso che non c'e' politico, per quanto pacifista e radicale, che possa fermare la macchina bellica solo partecipando , o anche vincendo delle elezioni , guidando un partito, agendo negli ambiti asfittici della politica dei palazzi, tentando di democratizzare e umanizzare cio' che di democratico e umano non ha nulla, come ad esempio il G8. Fermare la guerra e' un compito che ci riguarda tutti, che richiede coraggio di tutti, che reclama la partecipazione di tutti ai conflitti sociali che di volta in v olta sorgono nelle nostre citta' e territori. Fermare la guerra vuol dire fondare nuove comunita' in cui imparare a insegnare l'arte antica della solidarieta' e del rispetto tra diversi, a partire ognuno da cio' che si e' : precario, migrante, omosessuale, disoccupato, giovane studente, pensionato,...
E' questo forse il senso profondo della nostra partecipazione alle primarie : non inseguire una poltrona ma usare il palcoscenico mediatico e falsamente democratico delle primarie per far sentire la voce dei senza voce e far vedere i volti di milioni di senza volto.
La nostra riflessione ci porta pero' a capire come in queste settimane l'attenzione captata dai senza volto sia stata forte ed abbia dato un simbolo di riconoscimento a quelle moltitudini sociali in lotta per la sopravvivenza e per i diritti in questo paese. L'esperienza dei senza volto puo' essere un meccanismo sociale di conflitto attraversabile da tutti, trasversale secondo la formula "senza volto e' chi si metta il passamontagna arcobaleno". Da sempre abbiamo ricordato come "noi siamo quello che facciamo", ed e' per questo che seguendo la via tracciata dalle esperienze dei movimenti di questi anni, in particolarmodo l'esperienze legate alle pratiche di disobbedienza sociale, di utilizzo dell'illegalita' diffusa per allargare la sfera dei diritti, che vediamo nell'esperienza dei senza volto un luogo di movimento e conflitto sociale non perimetrato e non perimetrabile al di fuori dei partiti istituzionali pacifisti o comunisti che si proclamino, un simbolo collettivo , un simbolo comunitario da far vivere nelle lotte che cominceranno subito dopo il 16 ottobre , quando le primarie - farsa del centro sinistra si saranno finalmente concluse e le uniche questioni sociali poste sul tavolo le avremmo poste noi.
Il 22 ottobre prossimo a Bari ed a Gradisca d'Isonzo ci saranno due manifestazioni nazionali contro i Cpt, i lager per migranti. Manifestazioni ch e vedranno la mobilitazione di migliaia di persone da tutta i Italia e migliaia di loro sceglieranno il passamontagna arcobaleno come simbolo d'in/visibilita'. Le manifestazioni del 22 ottobre giungono dopo alcuni mesi di discussione in cui alcuni esponenti istituzionali come il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola hanno preso posizioni ferme per la chiusura dei Cpt, eppure la stragrande maggioranza del centro sinistra parla ancora di modifica della legge Bossi-Fini e di umanizzazione dei Cpt. Il 22 ottobre i senza volto eserciteranno la loro presa di parola e posizione rispetto alla chiusura dei Cpt , cercando con lo sguardo chi ha parlato di umanizzare i Cpt ....e siamo sicuri quegli occhi saranno fissi a terra...!!!
Di queste riflessioni e di queste questioni vogliamo discutere con le comunita' ribelli ed insurgenti della nostra regione , per preparare i prossimi appuntamenti in vista delle primarie ma soprattutto per discutere del dopo , del conflitto sociale in questo paese.

GIOVEDI' 6 OTTOBRE ore 18.00 - Laboratorio Occupato Insurgencia , Napoli

Assemblea consultiva dei comitati di sostegno al senza volto della Campania


Rete Senza Volto _ Napoli

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