Workshop della Assemblea dell'ONU dei Popoli
Workshop della Assemblea dell'ONU dei Popoli - "Quale finanza per lo sviluppo umano sostenibile?" Durante la sessione di lavoro dal titolo "Quale finanza per lo sviluppo umano sostenibile?" sono stati affrontati i temi della finanza mondiale rivolta ai paesi sviluppati e in via di sviluppo.
Tra gli interventi, Padre Frantz Grandoit, economista e filosofo dell'Università statale di Haiti ha raccontato l'esperienza del suo paese che ha recentemente ricevuto un aiuto dagli USA di 6.000 dollari per la coltivazione di caffè. Di questi 4.000 dollari sono per l'acquisto delle sementi obbligatoriamente negli Stati Uniti. Del restante più di 1000 dollari per il trasporto del caffè da effettuare su navi americane. Ad Haiti c'è una Piattaforma contro la globalizzazione e recentemente ci siamo recati all'Unione Europea per chiedere l'annullamento del nostro debito.
Dal rappresentante brasiliano dei Sem Terra è stato lanciato un'appello affinchè gli esperti e i tecnici che si occupano dei progetti nei paesi del sud non siano di provenienza dei paesi finanziatori, in quanto hanno una concezione teorica sbagliata. Quindi a chi viene rivolto il finanziamento multilaterale? Sono utili solo i finanziamenti governativi o sono più utili i finanziamenti da popolo a popolo, da società a società? Tra i rappresentanti presenti sono state portate posizioni radicali che ammettono che non è giusto accettare i finanziamenti se passa attraverso il governo. Altra caratteristica è che il finanziamento sia su progetti gia esistenti. Noi scegliamo le persone che conoscono la nostra situazione. L'intervento di Sergio Marelli, rappresentante delle ONG italiane, porta la discussione sul prossimo vertice mondiale sulla "finanza allo sviluppo". Partendo dal dato storico che l'Italia ha ricevuto 20 mila miliardi di dollari per sollevarsi dalle distruzioni della 2° guerra mondiale, e che per la Germania sono andati tutti i soldi dati all'Africa Sub shariana per aiuti".
Anche il nostro governo ha riscattato il grande ruolo della cooperazione come mezzo per costruire la pace e prevenire i conflitti. Ma quante risorse tornano al paese donatore? Importante è che che non vengano confuse commercio e cooperazione. Quando si ragiona sulla sostenibilità si ragiona sul commercio e i governi. Tutti noi sappiamo che la mobilitazione di risorse private è superiore delle risorse che il Governo mette a disposizione. Possiamo fare a meno dei fondi pubblici."
Jean Fabre del Programma UNDP delle Nazioni Unite ricorda che il controllo sui finanziamenti è maggiore dove è maggiore l'ammontare dei finanziamenti stessi. Gli ultimi fatti di New York ci insegnano che trovare il denaro è una questione politica. La nostra debolezza è che non abbiamo la forza di influenzare i politici. Dobbiamo cambiare la logica ma dobbiamo pagare per questo. E quindi i ministeri dovrebbero avere una parte del bilancio di spesa dedicata ai paesi del sud. Quando non si può fare tutto bisogna decidere gli elementi essenziali e quindi privatizzare il rimanente, una scelta obbligatoria. L'UNDP dice che bisogna anche disinvestire dove non si può arrivare.
Una rappresentante della Colombia denuncia che gli USA hanno finanziato 1,3 miliardo di dollari come appoggio militare per lo sradicamento delle piantagioni di coca. Gli stati hanno basato la crescita nelle strutture e non sulle persone, il tessuto sociale si sta distruggendo sempre di più. Tre anni fa sono state distrutte queste coltivazioni illegali con un veleno e quindi esiste un programma, ma quale tipo di coltivazione si vuole sostituire?
Provocazioni sono uscite dall'assemblea riguardo al fatto che non bisognerebbe "aiutare i pescatori senegalesi, ma sarebbe meglio evitare il saccheggiamento delle acque territoriali. Con gli OGM viene creata più povertà, che quindi possiamo definire come il prodotto dello sviluppo. La discussione prosegue affrontando la proposta del "debito politico" che richiama le responsabilità occidentali sulla creazione e il sostegno di regimi politici corrotti e dittatoriali, quali ad esempio il Cile di Pinochet.
Martin Coler della Campagna per la Riforma della Banca Mondiale Nel suo intervento ha ricordato che più di 3 milioni di persone sono costrette a sfollare per le politiche della Banca Mondiale. Lo stesso Parlamento italiano dovrà decidere entro l'anno prossimo se finanziare un contributo di 8 miliardi di dollari in 3 anni e 13 miliardi alla LODA. E' necessaria una nuova "governance" che garantisca anche alla comunità locali di esprimersi sui progetti delle agenzie di credito. In India il governo non sta rispettando i diritti di un milione di persone che è costretto alla fuga. Riguardo al Summit sulla "finanza allo sviluppo", che non constesta il modello attuale di sviluppo e non specifica cosa vogliono per lo sviluppo, deve essere detto che è la prima volta che l'UN affronta la necessità di migliorare il controllo sui flussi finanziari e migliorare la cooperazione allo sviluppo. Anche se non si possono mettere in discussione la BM e il FMI - posizione condivisa anche dall'UE, l'ONU mette in discussione lo sviluppo riguardo agli accordi multilaterali, l'incentivazione del settore privato e il problema della governance.
E' necessaria una cooperazione fiscale per la creazione di un'organizzazione internazionale fiscale. L'AGIP e l'ENI da decenni non pagano una lira per il petrolio dell'Equador e stanno distruggendo l'ambiente.
E' urgente che gli Stati Uniti e l'UE aumentino del 1,71% il contributo all'LODA
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