Effetti ambientali e sociali dei Programmi di Aggiustamento Strutturale (SAPs)
Costa D'Avorio: Effetti ambientali e sociali delle politiche del FMI Il primo programma di aggiustamento strutturale del Fondo Monetario Internazionale e' stato introdotto nella Costa D'Avorio nel 1975. Sin da allora sono state applicate politiche di liberalizzazione dei sistemi dei prezzi e l'intensificazione delle esportazioni. Come risultato dei programmi di aggiustamento strutturale (SAPs) nel 1992 il paese ha svalutato la sua moneta ed eliminato le tasse sulle esportazioni incentivando la produzione agricola. Cosi', dal 1992 al 1996 le esportazioni di cacao sono aumentate del 44% e la diversificazione dell'agricoltura non si e' verificata rendendo il paese ancor piu' dipendente dalla vendita di cacao. Nel 1995 il governo liberalizzo' il mercato interno stimolando ulteriormente la produzione e l'esportazione di cacao (di cui la Costa D'Avorio e' il primo produttore mondiale). Mentre le esportazioni provocarono un boom economico, vi furono anche cambiamenti significativi nell'uso della terra: dal 1980 ad oggi la terra usata per le piantagioni come il cacao e' salita dal 7.2% dell'intera superficie del paese, al 13.8%. Nel solo biennio 1994/95 la superficie dedita alla coltivazione di cacao e' passata da 1500 ettari a 1950. Questo ha portato ad una diminuzione della copertura forestale che adesso equivale a 7.1 milioni di ettari (una minima parte dei 12 mld di ettari presenti nel 1960). Sebbene nell'ultima meta' degli anni '90 il governo si e' impegnato a proteggere le foreste rimanenti, gli agricoltori illegali di cacao e caffe' stanno deforestando intere aree per aumentare la produzione. Nel 1997 il 30% delle aree forestali protette del paese sono state illegalmente occupate da coltivatori che hanno prodotto 100,000 tonnellate di cacao (1/10 della produzione di quell'anno). La stabilita' ambientale di lungo termine e' a rischio in quanto le piantagioni di cacao e caffe' vengono spostate in nuove aree quando quelle gia' coltivate diventano improduttive. Per avere una ulteriore crescita economica il FMI "raccomanda" una maggiore liberalizzazione dell'economia, specialmente per la produzione di cacao e caffe', e la creazione di incentivi per la diversificazione dell'agricoltura. Ma e' proprio la liberalizzazione dell'economia che ha causato il degrado del suolo e l'aumento della deforestazione. L'agricoltura insostenibile non e' l'unico problema del paese africano: le prescrizioni del FMI includono un incentivo all'estrazione mineraria. Il FMI conta sull'esportazione delle risorse naturali per attirare capitali ed investimenti dall'estero. Il problema e' che i capitali dall'estero arrivano al costo di degradare l'ambiente della Costa D'Avorio. Inoltre dal 1989 al 1995 il PIL e' sceso del 15%; dal 1988 al '95 la poverta' e' cresciuta portando la percentuale delle popolazione che vive al di sotto della soglia di poverta' (1$ al giorno) dal 17.8% al 36.8%. La riduzione della spesa scolastica e' stata del 35%. Fonte: FoE Int.; CRBM; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it *************** Se volete ricevere queste news, mandate una email vuota a mailto:econotizie-subscribe@yahoogroups.com ***************
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