Alle dieci di questa mattina i carabinieri dei R.O.S.,dietro ordinanza del procuratore distrettuale antimafia dott. Andrea Canciani e del sostituto procuratore della repubblica Anna Canepa, si sono presentati presso la sede dei COBAS Confederazione di Taranto con un decreto di perquisizione. Tale decreto indicava come motivo della perquisizione la ricerca e l’eventuale sequestro di materiale video sui fatti di Genova . Naturalmente i carabinieri non hanno trovato niente e sono andati via. Questo governo, non contento di aver assassinato Carlo Giuliani, non contento di aver usato violenze gratuite durante le giornate di Genova, non contento di rivendicare attraverso le parole di Scajola, che il massacro di Genova era stato preordinato a tavolino, continua il suo tentativo di eliminazione totale di ogni forma di libertà di espressione e di opposizione. Infatti quanto accaduto a Taranto si è verificato contestualmente anche a Torino Firenze e Bologna con il chiaro obiettivo di :
- chiudere la bocca ad ogni forma d’informazione indipendente, col tentativo di far sparire in particolare tutto il materiale video che dimostra le responsabilità delle forze dell’ordine durante le giornate di Genova, a partire dal travestimento di carabinieri e poliziotti in black block, nonché tutta la controinformazione sulle violenze accadute contro gli arrestati/e nella caserma di Bolzaneto, durante il corteo contro i manifestanti, nella scuola Diaz; - Intimidire tutte le forme di opposizione alle politiche di questo governo ed in tal senso, non si dimostra casuale, a Taranto, la perquisizione alla sede della Confederazione Cobas, luogo di incontro e di lavoro politico di diverse realtà, come il Kollettivo Antiglobal Life, il Koll. Streghe Rosse e Attac Taranto, che si è contraddistinta in questa città, per le battaglie politiche, sociali e sindacali dei lavoratori/trici, dei precari/e, delle donne ,degli studenti/esse ecc., nonché in tutte le battaglie antiglobalizzazione a partire dalla massiccia partecipazione a Genova. Come , non a caso, questa perquisizione avviene dopo la grandiosa manifestazione dei 200.000 a Roma, convocata dai Cobas, dal sindacalismo di base e dalle strutture dell’autorganizzazione sociale, contro le politiche governative e concertative finalizzate all’assoluta precarizzazione del lavoro all’eliminazione di qualunque diritto dei lavoratori/trici e all’annullamento dello stato sociale.
La Confederazione Cobas, e le altre strutture di base ed autorganizzate che in essa operano, a tutte le forme di intimidazione, di repressione, sapranno rispondere come sempre sul terreno della battaglia politica sindacale e sociale e convocano per domani 21/02/2002 alle ore 11.00 presso la propria sede, in Taranto, via Monfalcone, 27, una conferenza stampa, al fine di mettere a disposizione degli organi di informazione tutti una più completa documentazione sul gravissimo fatto odierno ed in generale sul disegno politico che lo sottintende.
Le compagne e i compagni di Taranto
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