"Una birria de referendo"
por Horacio Duque Giraldo
Il Progetto di Legge che indice un referendum per approvare un Atto Legislativo, imposto il 7 agosto scorso dal nuovo governo del dr.Uribe Vélez durante la sua investitura è uno scempio perfetto.
Una scemenza inutile, confusa e di mala fede. Non soddisfa le aspettative di milioni di colombiani che hanno creduto nel discorso contro la "politiqueria" di un politicante salito dalle viscere del clientelismo liberale e dalla violenta estrema destra. La pretesa "riforma politica" per cambiare i costumi politici è una vera e propria frode.
Vediamo il perchè?
La sua inutilità è un tipico esempio di alto grado di parzialità e piccolezza. Si limita appena al tema del parlamento -nella sua dimensione, organizzazione e forma di elezione- ignorando gli aspetti di una riforma politica integrale. Nel referendum indetto, non compare da nessuna parte il tema dei partiti politici seriamente distrutti dalla corruzione e dal clientelismo dei gamonales (politici autoritari); nè gli sviluppi della democrazia partecipativa, oggi sequestrata dagli ingranaggi bipartitici che mirano alla caricatura di un meccanismo abrogativo; nè l'intervento dei cittadini nella gestione dello Stato, dei consigli municipali aperti e delle consulte popolari; nessuna riforma sostanziale del sistema e dell'organizzazione elettorale, centro di frodi e di umilianti manipolazioni; nessuna proposta in materia di ordinamento territoriale; nessuna democratizzazione dei mezzi di comunicazione, così strategici nella costruzione di nuove realtà sociali; nessun aspetto riferito al finanziamento delle campagne e dei partiti.
La verità è che il referendum resta pieno di enormi stupidaggini: il voto nominale, la perdita di investitura - cinquantamila veci regolamentate e centomila veci violate-, risparmi insostanziali per fare demagogìa e populismo, consigli Parlamentari per il Piano di Sviluppo, etc. etc. di schiocchezze.
La tecnica universale e l'esperienza delle democrazie liberali con questo meccanismo, indicano che il suo uso implica una maggiore semplicità e chiarezza per evitare la confusione e l'apatia dei cittadini. Dopo di che hanno fatto tutto il contrario, colmando il testo con un numero esagerato di domande e di interrogativi, che sicuramente stimoleranno l'astensione degli elettori. Sono inoltre domande perfettamente idiote e banali.
E' nota la malafede del progetto. Riducendo le dimensioni del Parlamento, trasformandolo in Unicamerale e limitando le sue competenze, non è certo che si avanzerà verso la modernità politica in Colombia. Al contrario, il regresso è monumentale. La pretesa del Governo è quella di organizzare un corpo legislativo di portafoglio che degradi di più questa istituzione, convertita negli ultimi anni in rifugio di corruzione e frode.
Vista la relazione all'interno del referendum e la recente dichiarazione Conomcion Interior, quello che si propone il nuovo Presidente è di centralizzare di più tutto il potere dello Stato nelle sue mani e particolarmente il potere repressivo e arbitrario, rafforzandolo con una riforma tributaria, con nuovi soldati, polizia, battaglioni di vocazione dittatoriale dei nuovi governanti. Un Parlamento che non deliberi nè ponga domande e che, con il suo silenzio e la sua deferenza, avvalori il progetto dispotico dell'estrema destra che ci governa.
http://www.anncol.com/agosto2002/1408_birriaDeReferendo.htm
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