Mentre gli unici oppositori a Karachaganak sono i lavoratori anarcosindacalisti,
sulle rive del mar Nero è la IESNC,
ed organizzazioni ad essa collegate, a lottare contro la
posa del tratto offshore di Blue Stream.
L'azione di protesta è principalmente su due fronti: da un lato
vengono prodotti documenti scientifici precisi, firmati anche
da persone autorevoli del mondo scientifico, in particolare
chimici e fisici, dall'altro vengono effettuate azioni dirette
volte a rendere visibile il problema alla popolazione locale
non politicizzata e magari non ancora sensibile alla tematica.
I documenti, dei quali si presentano in questa sede alcuni brevi estratti, provengono direttamente
dagli atti della IESNC, la cui comunicazione non è
affidata a siti internet ma a due mailing list.
Lo scrivente si dichiara disponibile, per il futuro, ad estendere gli estratti o tradurre
integralmente i documenti.
Il primo documento (Declaration of the international Socio-Ecological Union on illegality and
extreme ecological danger of Russia-Turkey pipeline) evidenzia come Blue Stream sia
un progetto illegale. Già in precedenza, in questo stesso scritto, si è parlato del
parco nazionale di Arkhipo-Osipovskoe. Protetto dalle leggi della Federazione Russa in quanto
"Monumento della Natura", nonchè uno degli ultimi siti al mondo nel quale è
presente il Pino di Crimea. La Saipem/ENI è accusata di non avere
rispettato le leggi russe, trattando come acqua fresca l'obbligo da parte del
governo di Mosca di far passare il tratto onshore di sua competenza da un'altra parte.
Il resto del documento contiene la puntuale denuncia di tutti gli altri tipi di impatto
ambientale: dalla distruzione di flora e fauna costiere all'annientamento della vita
sottomarina, con conseguente rischio di morte biologica dell'ecosistema del mar Nero.
Da notare che il problema è internazionale, poichè dopo la fine dell'URSS sono
praticamente raddoppiati gli Stati che affacciano sul bacino.
Il secondo ottimo documento è stato pubblicato il 19 settembte 2001 dal
gruppo degli Scienziati indipendenti, russi, principalmente legati al mondo della
biologia. Contiene precise dimostrazioni della reale pericolosità del progetto Blue Stream,
compreso un ampio rapporto sulla pericolosità per la stessa vita umana dovuta
all'inquinamento dell'aria, delle acque ed a possibili (fin troppo probabili) incidenti.
Termina con il mettere in evidenza alcuni errori di progettazione di Blue Stream che lo
rendono una vera e propria bomba.
Segue il resoconto del blocco della enorme nave posatubi
Castoro 8 della SAIPEM/ENI
da parte di ambientalisti ed anarchici il 20 settembre scorso,
con relativa "rivendicazione".
Dopo questa lunga raccolta di informazioni, non ci sono
altre righe dedicate al tirare conclusioni.
Per scelta.
Prima di tutto si voleva preparare una raccolta di informazioni
circa fatti precisi ed il più possibili documentabili e
verificabili (con l'unico limite costituito dall'ostacolo
della lingua).
Non si è voluta preparare un'analisi politica: in
perfetto spirito di Open Publishing si preferisce che
sia il lettore ad analizzare i fatti, costruire liberamente
un'opinione e - perchè no, contribuire al miglioramento
di questo documento con aggiunta di informazioni/dati/contenuti
e correzione di sviste e bufale varie.
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