TERNI CITTA DEL TUMORE?
No
all'inceneritore perchè:
L'incenerimento
nega il riciclaggio!
O bruci o ricicli. L'inceneritore viene alimentato con materiali ad alto
potere calorifero come carta e plastica. I rifiuti raccolti nei
contenitori per la raccolta differenziata, non vengono automaticamente
riciclati, o vengono riciclati solo in parte: carta e plastica vengono
bruciati per alimentare la combustione: quando in casa differenziamo i rifiuti
non contribuiamo alla salvaguardia dell'ambiente, ma facciamo risparmiare
manodopera ai padroni di inceneritori e discariche. L'Umbria differenzia
solo l'11% dei rifiuti, mentre molte altre regioni sono vicine al 70%.
L?inceneritore
avvelena l?aria di Terni,
già altamente inquinata a causa della presenza di innumerevoli industrie
tossiche; l'incenerimento dei rifiuti produce polveri cancerogene (fra cui il
famigerato PM10, responsabile dell' emergenza-smog), che dopo essersi disperse
nell'acqua e nell'ambiente risalgono la catena alimentare, accumulandosi
progressivamente nell'uomo. Inoltre aumenterà il traffico di camion e lo smog
sulla Marattana. A Terni l'incidenza dei tumori è tre volte superiore alla
media regionale.
L'inceneritore
produce meno occupazione rispetto a politiche di incentivo al riciclaggio
e alla raccolta
differenziata e gravi rischi per la salute dei pochi dipendenti.
Comunica
l'illusione di eliminare i rifiuti ma in realtà ne cambia solo la
composizione; su
1000 kg di rifiuti inceneriti rimangono:
a.
300 kg di scorie altamente tossiche che per essere smaltite richiedono
discariche speciali.
b.
650 kg di acque di scarico inquinate.
c.
Fumi (diossina, piombo, mercurio, nichel).
Si
inceneriscono i rifiuti invece di riciclarli, perché è più redditizio, con una collusione palese tra amministrazione comunale e
speculatori come Agarini. Le amministrazioni locali incentivano la costruzione
dell'inceneritore garantendo addirittura una quantità base di rifiuti:
socializzazione dei costi ambientali privatizzazione dei profitti. Da
sottolineare che per smaltire i rifiuti della provincia ternana, è sufficiente
la discarica di Orvieto (proprietà di Agarini); tramite l'inceneritore si
libera spazio nella discarica per importare anche i rifiuti provenienti da altre
regioni, secondo la logica più
rifiuti, più profitti.
L'inceneritore produce energia, il riciclaggio la risparmia:
l'energia risparmiata in seguito al riciclaggio e alla differenziazione è 4
volte superiore all'energia prodotta dall'incenerimento della stessa quantità
di rifiuti; ma l'energia prodotta dalla termodistruzione è più redditizia:
l'Enel è vincolata ad acquistare energia prodotta dalla termodistruzione, a
un prezzo maggiorato rispetto all'energia prodotta da fonti non rinnovabili; la
maggiorazione viene recuperata con l'aumento delle tariffe. La logica del
profitto porta allo spreco energetico.
Collettivo Antagonista Territoriale