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Terni citta' del tumore?
by Collettivo Antagonista Territoriale Thursday, Aug. 22, 2002 at 6:26 PM mail:

L'incenerimento nega il riciclaggio!
O bruci o ricicli.

TERNI CITTA DEL TUMORE?

No all'inceneritore perchè:

L'incenerimento nega il riciclaggio! O bruci o ricicli. L'inceneritore viene alimentato con materiali ad alto potere calorifero come carta e plastica. I rifiuti raccolti nei contenitori per la raccolta differenziata, non vengono automaticamente riciclati, o vengono riciclati solo in parte: carta e plastica vengono bruciati per alimentare la combustione: quando in casa differenziamo i rifiuti non contribuiamo alla salvaguardia dell'ambiente, ma facciamo risparmiare manodopera ai padroni di inceneritori e discariche. L'Umbria differenzia solo l'11% dei rifiuti, mentre molte altre regioni sono vicine al 70%.

L?inceneritore avvelena l?aria di Terni, già altamente inquinata a causa della presenza di innumerevoli industrie tossiche; l'incenerimento dei rifiuti produce polveri cancerogene (fra cui il famigerato PM10, responsabile dell' emergenza-smog), che dopo essersi disperse nell'acqua e nell'ambiente risalgono la catena alimentare, accumulandosi progressivamente nell'uomo. Inoltre aumenterà il traffico di camion e lo smog sulla Marattana. A Terni l'incidenza dei tumori è tre volte superiore alla media regionale.

L'inceneritore produce meno occupazione rispetto a politiche di incentivo al riciclaggio e alla raccolta differenziata e gravi rischi per la salute dei pochi dipendenti.

Comunica l'illusione di eliminare i rifiuti ma in realtà ne cambia solo la composizione; su 1000 kg di rifiuti inceneriti rimangono:

a. 300 kg di scorie altamente tossiche che per essere smaltite richiedono discariche speciali.

b. 650 kg di acque di scarico inquinate.

c. Fumi (diossina, piombo, mercurio, nichel).

Si inceneriscono i rifiuti invece di riciclarli, perché è più redditizio, con una collusione palese tra amministrazione comunale e speculatori come Agarini. Le amministrazioni locali incentivano la costruzione dell'inceneritore garantendo addirittura una quantità base di rifiuti: socializzazione dei costi ambientali privatizzazione dei profitti. Da sottolineare che per smaltire i rifiuti della provincia ternana, è sufficiente la discarica di Orvieto (proprietà di Agarini); tramite l'inceneritore si libera spazio nella discarica per importare anche i rifiuti provenienti da altre regioni, secondo la logica più rifiuti, più profitti.

L'inceneritore produce energia, il riciclaggio la risparmia: l'energia risparmiata in seguito al riciclaggio e alla differenziazione è 4 volte superiore all'energia prodotta dall'incenerimento della stessa quantità di rifiuti; ma l'energia prodotta dalla termodistruzione è più redditizia: l'Enel è vincolata ad acquistare energia prodotta dalla termodistruzione, a un prezzo maggiorato rispetto all'energia prodotta da fonti non rinnovabili; la maggiorazione viene recuperata con l'aumento delle tariffe. La logica del profitto porta allo spreco energetico.

Collettivo Antagonista Territoriale

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