E’ il sistema produttivo che ci obbliga ad uno stile di vita eco nocivo e non viceversa...
L’inceneritore è la
conseguenza di un sistema di produzione, che, perseguendo come unica logica il
profitto, per abbassare i costi di produzione non esita a provocare la
devastazione dell’ambiente, il saccheggio indiscriminato delle risorse del sud
del mondo, l’emissione incontrollata di rifiuti. Mucca pazza, spreco
energetico, inceneritori, emergenza smog, inquinamento elettromagnetico… le
nocività sono la logica di questo sistema, non l’eccezione. Le imprese
mantengono la competitività sul mercato globale forza lavoro, abbassando gli
standard qualitativi della merce e ignorando criteri di ecocompatibilità. Finché
il prezzo dell’energia elettrica, delle materie prime importate dal sud
mondiale e delle merci verrà
determinato dalle leggi di mercato, senza considerare lo spreco delle risorse e
i costi ambientali e sociali di produzione e smaltimento, continueremo a
produrre e consumare merci economiche in termini di valore di mercato, ma per
cui tutti pagheremo caro in termini di ambiente e salute. La riduzione e
l’eliminazione dell’inquinamento, sono possibili innanzitutto tramite la
trasformazione radicale del sistema politico ed economico: istituzioni come WTO,
e Fondo Monetario garantiscono ai paesi ricchi, la possibilità di importare
materie prime a basso costo, per
poi poter tranquillamente produrre con uno spreco enorme di risorse. E’ il
sistema produttivo che ci obbliga ad uno stile di vita eco nocivo e non
viceversa, anche se c’è chi tenta di mettere sullo stesso piano avvelenatori
e avvelenati, facendoci passare per complici di chi produce nocività per mero
profitto. L’unica ecologia possibile è quella che vuole rimuovere la causa e
non limitare l’effetto, spacciando come inevitabile la produzione di nocività.
L’ecologia non è lo strumento per ammortizzare e gestire i costi sociali del
profitto privato, tramite politiche di concertazione.
CONTRO: L’ambientalismo
ipocrita del centro-sinistra, che prima promuove politiche di incentivo del
trasporto su gomma invece che su rotaia, privatizza i mezzi pubblici di
trasporto (aumentandone il costo e peggiorandone il servizio), avvalla la
costruzione di inceneritori, poi propone come soluzione le domeniche ecologiche,
quando l’aria è omai avvelenata.
PER: Una riduzione
quantitativa della produzione di merci e rifiuti: Produzione
qualitativa (materie prime, riciclate,
imballaggi riutilizzabili, risparmio energetico, tecniche di produzione eco
compatibili) Politiche di incentivo alla differenziazione, riciclaggio,
riutilizzo.
Collettivo Antagonista Territoriale
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