la distorsione del concetto di sostenibilitá ambientale e sviluppo sostenibile
La sostenibilitá dovrebbe rappresentare il punto centrale per una corretta nella gestione delle risorse naturali e puó essere espressa attraverso tre concetti fondamentali, che in gergo vengono chiamate “le tre E” (nate molto prima delle "tre I" berlusconiane), ossia: ·Environmental integrity, integritá ambientale; ·Economic efficency, efficenza economica; ·social Equity; equitá sociale, intergenerazionale e infragenerazionale. La sostenibilitá dovrebbe avere quindi lo stesso peso di principi a rischio di estinzione quali la libertá, la giustizia e la democrazia. L'obiettivo di uno sviluppo sostenibile, sbandierato con forza dalla conferenza di Rio del 1992, si é dimostrato un contenitore di buone intenzioni all'interno del quale le gli stati, appoggiati dalle corporazioni multinazionali, hanno continuato lo sfruttamento incontrollato del nostro pianeta negli ultimi 10 anni. Lo sviluppo sostenibile dovrebbe basarsi anche sul cosiddetto “principio di precauzione”, dove esistono mancanze di conoscenze scientifiche e incertezze sulle conseguenze dello sfruttamento di una data risorsa; questo principio non viene quasi mai applicato, poiché comporterebbe un rallentamento della negli ingranaggi della macchina capitalistica, in continua ricerca di nuove risorse naturale da trasformare in denaro, in una corsa continua allo sviluppo per raggiungere indici di crescita di produzione (PIL)sempre piú elevati, senza tener conto del benessere sociale e naturale.
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