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11 settembre 2001- Twin Towers
12 settembre 2001
Jenin - Nord della Cisgiordania - I carri armati israeliani penetrano, chiudono
ermeticamente e cannoneggiano la città, in particolare il campo profughi. 9 palestinesi
uccisi e 32 feriti.
13 settembre 2001
Jenin - L'assedio continua.
Gerusalemme - Un anziano non si ferma ad un posto di blocco e viene freddato dai soldati
israeliani.
Gerico - Nord est di Gerusalemme - Cisgiordania - Pesanti incursioni dell'esercito.
Valico di Erez - confine fra lo Stato di Israele e la Striscia di Gaza - Bloccato dai
reparti corazzati israeliani: nessuno può entrare o uscire da Gaza
14 settembre 2001
Il ministro laburista israeliano Ben Eliezer si compiace pubblicamente: "Abbiamo
ucciso 14 palestinesi e il mondo è rimasto in silenzio". Il bilancio dei palestinesi
uccisi nelle ultime ore sale a 16.
Valico di Erez - Altri 5 feriti
Gerusalemme - Intorno alla città l'esercito israeliano sbarra tutte le vie secondarie
usate dai palestinesi per entrare in Gerusalemme evitando i posti di blocco. La polizia
israeliana arresta il Gran Muftì di Gerusalemme.
Israele rafforza la propaganda antipalestinese: tutti i palestinesi hanno a che fare con
il terrorismo. La repressione e i massacri sono e saranno sempre giustificati
15 settembre 2001
Striscia di Gaza - Incursioni e occupazione con carri armati, bombardamenti aerei e
navali, città assediate. 4 palestinesi uccisi dal fuoco dei soldati israeliani.
Ramallah - Cisgiordania - Incursione dei tank e tentativo di colpire la sede della
radio Voce della Palestina.
Jenin - Continua ad essere assediata. 16 settembre 2001
Ramallah - Nella notte carri armati penetrano nella città con l'ausilio di elicotteri
d'assalto. Quattro ore di battaglia. I tank arrivano nei pressi del Parlamento palestinese,
ma la resistenza li blocca.
Gerusalemme - In un villaggio cristiano nei pressi della città un'ambulanza palestinese
viene centrata dalla cannonata di un carro armato.
17 settembre 2001
Sabra e Chatila - Anniversario - Diciannovesimo anniversario della strage nei due campi
profughi palestinesi in Libano ad opera delle milizie falangiste filo-israeliane mandate
da Sharon, allora ministro della Difesa di Israele. "Il massacro di Sabra e Chatila, come
quello di Qana, contro popolazioni inermi, sono atti terroristici. E non può certo essere
definita terrorista la resistenza dei palestinesi che chiedono l'attuazione delle
risoluzioni dell'ONU" (Emile Lahoud, Presidente del Libano)
Territori palestinesi - L'offensiva militare israeliana incalza: tutti i passaggi con
le aree autonome palestinesi vengono chiusi ermeticamente in occasione del nuovo anno
ebraico.
Betunia - sobborgo di Ramallah - Massiccio attacco israeliano
Ramallah - Università di Bir Zeit - La strada di collegamento tra Ramallah e Bir Zeit
viene sbarrata: l'Università è resa inaccessibile.
Kalandia - campo profughi tra Gerusalemme e Ramallah - Secondo giorno di scontri
durissimi lungo la strada di collegamento dopo che centinaia di lavoratori pendolari sono
stati per l'ennesima volta bloccati dall'esercito israeliano.
Gerusalemme Est - La parte araba della città, occupata da Israele nel 1967 nei fatti è
ormai separata dal resto della Cisgiordania.
Jenin - Prosegue l'offensiva militare israeliana
Gerusalemme/Ramallah - Israele sta creando una "zona cuscinetto" fortemente militarizzata
tra le due città.
18 settembre 2001
Territori palestinesi - Israele sospende parzialmente l'attacco ma restano sotto il duro
assedio dei tank. Arafat dichiara "Cessate il fuoco su tutti i fronti, in ogni città e
villaggio"
19 settembre 2001
Marwan Barghouti, segretario di Al-Fatah (l'organizzazione politica dell'OLP presieduta
da Arafat), dichiara: "Capiamo le ragioni politiche che hanno mosso Arafat. Tuttavia la
rivolta popolare palestinese non si fermerà fino a quando non sarà cessata l'occupazione
israeliana"
Bir Zeit - Nord di Ramallah - L'Università continua ad essere inaccessibile, gli studenti
vengono fermati con lacrimogeni e pallottole.
20 settembre 2001
Tutta la Palestina - Giornata di sangue. I "mistrabim" (unità speciali israeliane che
operano travestendosi da palestinesi) rapiscono due dirigenti di Al-Fatah.
21 settembre 2001
Territori palestinesi - Israele minaccia nuove "operazioni militari e nuove "esecuzioni
mirate", ovvero assassini di dirigenti e militanti delle organizzazioni palestinesi. Mentre
ad Arafat ed a tutti i Palestinesi viene chiesta una calma totale, i carri armati
israeliani rimangono nelle loro posizioni, senza cessare l'assedio delle città
palestinesi".
22 settembre 2001
Territori palestinesi - Il presunto arretramento dei blindati israeliani e il "cessate
il fuoco" non modifica la situazione che resta estremamente pesante. 2 palestinesi uccisi,
molti feriti.
Tulkarem - città di frontiera della Cisgiordania - L'esercito israeliano allarga la
"zona cuscinetto" militarizzando 40 km. di territorio all'interno della Cisgiordania.
26 settembre 2001
Incontro tra Peres e Arafat: si parla molto di rafforzare la tregua e poco dell'urgenza
di smobilitare i Territori Autonomi dalla presenza delle forze occupanti israeliane.
Rafah - I carri armati israeliani sparano sul campo profughi: 11 palestinesi feriti e un
ragazzo di sedici anni, che lanciava sassi, viene colpito alla testa dai colpi sparati dai
soldati israeliani.
Hebron - Sud della Cisgiordania - Più di cento famiglie palestinesi in stato di estrema
povertà vengono minacciate di espulsione da parte dell'esercito israeliano
Zona di Susya (insediamento colonico) - Decine di famiglie palestinesi vivono in tende e
nelle cave, i militari israeliani e i coloni esercitano azioni di forza per cacciare le
famiglie dalle loro abitazioni.
Cisgiordania - La "zona cuscinetto" militare israeliana lungo la "linea verde" si
estende fino alle città autonome di Tulkarem e Qalqilya
27 settembre 2001
Rafah - Il raid dei blindati israeliani (del 26 settembre) è terminato col saldo di 4
palestinesi morti (un quinto è stato ucciso a Khan Yunis) ed il ferimento di oltre
30 persone.
Yebna - Striscia di Gaza (confine con l'Egitto) - I carri armati penetrano nel
sobborgo-campo profughi dopo l'una di notte, preceduti da un intenso fuoco di
mitragliatrici pesanti. (...) Yebna è un ammasso di macerie. 4 giovani palestinesi uccisi,
una trentina di feriti. Applaudono l'azione dell'esercito circa 800 coloni degli
insediamenti ebraici limitrofi.
Gerusalemme/Ramallah. Gerusalemme/Betlemme - I posti di blocco tra queste città sono
sempre più violenti e impenetrabili.
28 settembre 2001
Primo anniversario della seconda Indifada
È segnato dall'uccisione dell'esercito israeliano di 7 palestinesi e dal rafforzamento
dell'occupazione militare nelle zone di maggiore tensione in Cisgiordania e nella Striscia
di Gaza.
29 settembre 2001
Gaza City e Nablus (Cisgiordania) - Decine di migliaia di palestinesi, armati di sole
pietre, manifestano il loro diritto a resistere all'occupazione israeliana e contro la
politica statunitense per porre fine all'Intifada. Violentissima la risposta dell'esercito:
3 palestinesi uccisi e più di 110 i feriti.
30 settembre 2001
Jenin, Gerico, Tulkarem, Rafah, Beit Jalla, Aida Camp - Nei villaggi e nella città
palestinesi scarseggiano cibo e acqua; nel frattempo, negli stessi luoghi, Israele sta
attuando una politica di deportazioni di massa.
1° ottobre 2001
Al Qarara - Striscia di Gaza - Carri armati penetrano per circa 1 Km nel villaggio di
Al Qarara e in due campi profughi aprendo il fuoco.
Hebron - L'assedio si fa sempre più massiccio e blocca la città e i villaggi circostanti.
Galilea - Territori del '48 - Gli arabi-israeliani manifestano per ricordare le 13 vittime
della rivolta dei palestinesi d'Israele in solidarietà con lo scoppio della seconda
Intifada.
Nazareth - Territori del '48 - La polizia israeliana arresta 8 giovani dimostranti.
Negli ultimi 5 giorni 20 i palestinesi uccisi. L'esercito israeliano non si ritira, si
sposta solo. I carri armati, che si sono allontanati, sono stati sostituiti da altri mezzi
blindati
2 ottobre 2001
Annuncio dell'inaugurazione di altre tre colonie da parte di Sharon per il 7 ottobre.
3 ottobre 2001
Striscia di Gaza - 6 palestinesi uccisi, molti i feriti, numerose case e 10 postazioni
della polizia palestinese cannoneggiate e rase al suolo. La "fascia di sicurezza",
ossia la "zona cuscinetto" militarizzata profonda 1 Km e mezzo, nel nord, è la prima ad
essere riconosciuta ufficialmente come tale dallo stato d'Israele.
4 ottobre 2001
Città palestinesi autonome - L'assedio israeliano continua ad essere totale.
Gerusalemme Est - Come ogni anno si è svolta la marcia provocatoria di 3.000 attivisti
americani di organizzazioni evangeliche cristiane in totale appoggio all'occupazione
militare dei Territori.
Shuweiki - villaggio della Cisgiordania - Esponenti dei servizi segreti israeliani
travestiti da arabi (i cosiddetti "mistaravim") sequestrano due presunti militanti di
Hamas.
Betlemme - Cisgiordania - Un capo dei Tanzim, ricercato dallo stato ebraico viene ucciso
da una bomba telecomandata.
Hebron - Un uomo e tre bambini palestinesi sono uccisi in un attacco a fuoco dei militari
israeliani.
5 ottobre 2001
Hebron - L'esercito israeliano in un comunicato dichiara che "Le forze armate israeliane
rimarranno nell'area di Hebron per il tempo necessario a mettere in opera i piani per
prevenire attacchi ai cittadini israeliani".
Collina di Abu Sneineh - 50 carri armati occupano con la forza. Sulle case distrutte
viene issata la bandiera israeliana. Vengono uccisi 7 palestinesi, un centinaio sono i
feriti.
Striscia di Gaza - L'esercito irrompe ferendo 10 palestinesi.
6 ottobre 2001
Marwan Barghouti dichiara "È il popolo che ha deciso di uscire ad una nuova intifada,
ed è pertanto nel suo diritto continuarla fino a liberarsi dell'occupazione ed a
raggiungere l'indipendenza".
7 ottobre 2001
Iniziano i bombardamenti anglo-americani sull'Afghanistan.
Nei Territori si diffondono sentimenti di emozione e preoccupazione
Hebron - Continua il violento assedio israeliano, un giovane palestinese cade sotto i
colpi dell'esercito e altri 4 sono feriti.
Insediamenti - Ne vengono inaugurati tre nuovi: due in Cisgiordania e uno nella Striscia
di Gaza. Alcuni militanti di Peace Now tentano di manifestare contro i coloni. L'esercito
israeliano interviene e arresta 4 dimostranti.
8 ottobre 2001
Striscia di Gaza - Due palestinesi uccisi dalle forze di occupazione israeliane a
Netzarim e Beit Hanun.
9 ottobre 2001
Striscia di Gaza - Tre palestinesi uccisi dalla cannonata di una carro armato israeliano,
poco prima un altro palestinese era stato ucciso nei pressi di una postazione di
soldati.
Rafah - Le forze israeliane aprono il fuoco con le mitragliatrici pesanti montate sui
carri armati contro alcuni edifici palestinesi. Alcuni carri armati e bulldozer
distruggono campi e serre palestinesi.
10 ottobre 2001
Al-Qarara - Quattro ruspe militari e alcuni mezzi blindati israeliani penetrano nella
zona autonoma palestinese, radendo al suolo alcuni edifici e "livellando" (cioè abbattono
tutti gli alberi e distruggono le coltivazioni in un'area agricola).
Gaza - Due palestinesi uccisi perché, secondo fonti militari israeliane, si accingevano
ad un attacco contro una colonia ebraica.
Hebron - Continua da una settimana l'occupazione ed il coprifuoco. Viene consentito alla
popolazione di far rifornimento di viveri per appena un lasso di 30 minuti. Soldati
israeliani entrano in una scuola e cacciano fuori a forza scolari ed insegnati. Un
bambino di 10 anni viene ferito.
11 ottobre 2001
Ritorno dei profughi - Ai villaggi cristiani di Ikrit e Biram gli abitanti potranno
ritornare solo da morti. Il governo israeliano ha bocciato la loro richiesta di ritorno
"per ragioni di sicurezza" e "per non creare un precedente" che potrebbe essere utilizzato
di fronte all'Alta Corte di Giustizia dai palestinesi profughi del '48.
Cisgiordania - Eliminato un militante di Hamas. Il suo corpo è stato ritrovato in un
uliveto fra Nablus e Jenin, dove continuano i raid israeliani nelle aree e nei villaggi
palestinesi intorno a Hebron.
12 ottobre 2001
Territori palestinesi - L'esercito israeliano prosegue le sue operazioni nelle zone
autonome e continua a paralizzare la vita dei palestinesi sotto occupazione. Un'incursione
è avvenuta nella zona di Qarara (Khan Yunis, Gaza) mentre si apprende che alcuni giorni
prima una pattuglia militare aveva usato come "scudo umano" un palestinese, legandolo
davanti ad una jeep militare, per uscire dal villaggio cisgiordano di Zabra, dove era in
corso una manifestazione contro l'occupazione.
14 ottobre 2001
Cisgiordania - Le forze di sicurezza israeliane continuano la politica di "uccisioni
mirate" dei militanti palestinesi. A cadere sotto i colpi dei tiratori scelti è il capo
del braccio armato di Hamas, Abdel Rehman Haman.
15 ottobre 2001
Cisgiordania - I reparti corazzati israeliani lasciano i quartieri di Hebron, occupati
10 giorni fa e in alcune località l'esercito rimuove qualche posto di blocco. Tuttavia
l'assedio delle aree autonome palestinesi continua rigidissimo.
Nablus - Si allunga la lista degli "omicidi selettivi": un noto militante del movimento
islamico è ucciso da una autobomba.
16 ottobre 2001
Rafah - Un palestinese di 22 anni, militante del braccio armato di Hamas, è ucciso da
un'esplosione nella sua abitazione.
Territori - Israele riapre alcune strade. Toglie le barriere che per mesi hanno
isolato Gerico e consente finalmente agli studenti palestinesi di raggiungere l'Università
di Bir Zeit, Ma il blocco dei Territori non si allenta più di tanto... Se in Cisgiordania
si è avuto un lieve alleggerimento dell'assedio, in particolare a sud ed a ovest di
Ramallah e tra Betlemme ed Hebron, a Tulkarem, Qalqilya e soprattutto a Nablus, la
pressione militare resta asfissiante e a Gaza tutto rimane come prima. In alcuni punti
i soldati sono arretrati di pochi metri, ma sulla superstrada "Salah Edin" tra Gaza City
e Raffah, all'altezza di Qarara e Deir Al-Balah, rimane il blocco che da un anno taglia
in due Gaza.
17 ottobre 2001
Gaza - Sharon vieta ad Arafat di utilizzare l'aeroporto di Gaza: per il leader palestinese
gli spostamenti diventano alquanto complicati, se non impossibili.
18 ottobre 2001
Jenin - I tank si spingono fino all'abitato. I cannoni aprono il fuoco contro la
popolazione e un colpo sparato da un carro armato colpisce una scuola: una bambina di
10 anni viene uccisa ed un'altra di 11, che le era vicina, resta gravemente ferita.
Ramallah - Un agente della sicurezza dell'Anp ucciso da un proiettile in testa.
Betlemme - Viene giustiziato con un missile, che lo colpisce a bordo della sua auto
(uccidendo pure altri 2 palestinesi), uno degli attivisti di Al Fatah, iscritto nella
lista "nera" di Israele. In tutte e tre le città palestinesi l'esercito impone il
coprifuoco, non permettendo alla gente di uscire dalle case, né per rifornirsi di cibo,
né per andare all'ospedale.
19 ottobre 2001
Betlemme - I tank israeliani penetrano per 300 metri dentro la città occupando pure due
alberghi, spingendosi fino a Beit Jalla e Beit Jalun. Negli scontri derivati, rimangono
feriti 16 palestinesi, di cui 5 in modo grave. I tank si attestano poi nei viali della
periferia mentre i soldati erigono sbarramenti protettivi intorno alla Tomba di Rachele,
mostrando chiaramente l'intento di fermarsi a lungo nella zona.
Jenin e Ramallah - I carri armati compiono puntate anche in queste due città.
Striscia di Gaza - Dall'insediamento di Gush Katif cannoneggiano il campo profughi di Khan
Yunis: sei i morti palestinesi, fra i quali due tredicenni, di cui una mentre si trovava
a scuola.
20 ottobre 2001
Territori palestinesi - L'aggressione militare israeliana si estende a macchia d'olio:
i carri armati entrano nelle città di Tulkarem e Qalqiliya, nel nord della Cisgiordania,
isolandole e creando intorno un cordone "preventivo". Una donna incinta muore per strada
perché i soldati le impediscono di raggiungere l'ospedale.
Qalqiliya - Muoiono 4 palestinesi, di cui 3 poliziotti dell'Anp e un appartenente a Hamas.
Gli israeliani occupano numerosi edifici, distruggono una postazione della polizia
palestinese, sequestrano illegalmente 4 fra poliziotti e membri di Forza 17 e 5 civili.
Betlemme - Tre missili sono sparati contro una zona residenziale, dalle macerie sono
estratti almeno 15 feriti. Un giovane di 19 anni viene fucilato mentre con la famiglia
usciva dalla Chiesa della Natività e un altro ragazzo viene colpito a morte
Beit Jala - Due donne vengono uccise da raffiche di mitragliatrice partite dai carri
armati, mentre stanno sulle porte delle loro case.
21 ottobre 2001
Ramallah - I carri armati avanzano ulteriormente, occupando il Ministero per i rapporti
con gli Enti Locali e radendo al suolo la caserma di Forza 17.
Nablus - Altri 4 morti palestinesi, tra i quali un presunto militante del braccio armato
di Hamas, di 27 anni, ucciso nella sua auto colpita probabilmente da un missile lanciato
da un elicottero.
Betlemme - 4 le vittime: un agente palestinese di 28 anni ucciso mentre esce dall'ospedale
a Beit Jala, altri due nel corso del raid dei tank contro il campo profughi all'entrata
della città. Un'altra cannonata arriva a 50 metri dalla Chiesa della Natività.
Hebron - Una moschea viene profanata da un gruppo di coloni che imbrattano i sacri testi
e distruggono le suppellettili.
Jenin - Nel villaggio di Sanur una ragazza di 18 anni viene colpita a morte mentre
raccoglie le olive nel campo di famiglia.
22 ottobre 2001
Territori palestinesi - A Betlemme, e nelle 5 cittadine rioccupate da una settimana,
continua l'avanzata dei carri armati israeliani che distruggono tutto quello che trovano
sul loro cammino, dalle auto ai lampioni, ed aprono il fuoco contro le abitazioni e
chiunque osi apparire alla loro vista. Muoiono due palestinesi che erano stati feriti
il giorno prima. In un campo profughi colpito dall'artiglieria israeliana, vengono
feriti due palestinesi: una è una bambina di 12 anni.
23 ottobre 2001
Tulkarem - Il fuoco dei soldati contro un posto di blocco della polizia palestinese
miete tre vittime.
Qalqiliya - Gli israeliani effettuano una spedizione distruggendo una postazione della
polizia palestinese. Bulldozer israeliani, protetti da truppe e mezzi blindati, distruggono
la casa e minacciano la famiglia di un ricercato ed arrestano una persona. I palestinesi
denunciano che per catturare attivisti dell'Intifada i servizi di sicurezza israeliani
utilizzano anche un'ambulanza palestinese.
Betlemme - I carri armati israeliani tornano ad occupare la città che avevano abbandonato
solo per poche ore (per motivi d'immagine vista la presenza della manifestazione della
Chiese Cristiane per rompere l'assedio della città simbolo).
Hebron - Un attivista del Jihad Islami è sequestrato da militari israeliani in abiti
civili palestinesi, mentre esce di casa.
Nablus - Un attivista di Hamas ucciso dallo scoppio di un ordigno nella sua automobile.
Gaza - Batterie missilistiche piazzate intorno alla città.
24 ottobre 2001
Beit Rima - Reparti israeliani con la copertura degli elicotteri circondano il villaggio
poco dopo le 2 di notte. I blindati seguiti dalla fanteria penetrano all'interno del
centro abitato facendo subito fuoco. 5 case vengono occupate dopo aver espulso i
proprietari e vengono trasformate in avamposti. Un'altra viene demolita ed un'altra
ancora data alle fiamme. Dopo qualche ora in una pausa dell'offensiva gli abitanti hanno
visto fra gli alberi i corpi senza vita di almeno 9 persone. Alcuni dei feriti sono stati
arrestati e portati via dagli israeliani. Per almeno 12 ore Beit Rima è rimasto
completamente isolato, neanche le ambulanze palestinesi hanno potuto entrare nel
villaggio.
Hebron - Raffiche di mitra sparate da un'auto di coloni raggiungono un taxi collettivo
palestinese. 6 manovali palestinesi rimangono feriti, di cui uno molto grave.
Ramallah - Occupati gli uffici del Ministero Palestinese della Sanità.
Gerusalemme est - Un ragazzo muore in ospedale in seguito alle ferite riportate per un
raid di un'unità speciale israeliana. Morto pure in ospedale un poliziotto ferito il
21 ottobre.
Betlemme - Un automobilista ucciso da colpi sparati da soldati israeliani. Nel campo di
Aza i soldati aprono il fuoco contro le case per "snidare i militanti dell'Intifada".
25 ottobre 2001
Beit Rima - I carri armati dopo un'occupazione di 24 ore si ritirano dal villaggio,
dove sono stati uccisi 9 palestinesi. L'attacco era stato portato da 5 tank, 15 blindati
carichi di soldati, 15 jeep e diversi bulldozer, appoggiati da 2 elicotteri armati di
mitragliatrici pesanti. Sulle case si è abbattuto un vero diluvio di fuoco, la cui opera
è stata poi completata dai bulldozer.
Tulkarem - 2 uccisi dal tiro di cecchini israeliani: 1 civile ed un ufficiale di
polizia.
Betlemme - Morti 1 poliziotto e un leader locale di Hamas.
26 ottobre 2001
Betlemme - Nuovo blitz dell'esercito israeliano con un commando di cecchini che
occupano un palazzo nel centro della città prendendo in ostaggio 7 impiegati palestinesi
che non riescono a fuggire al momento dell'irruzione. Questa tecnica, della presa di
ostaggi, è sempre più usata dai militari di Tel Aviv per scoraggiare le risposte della
resistenza. I soldati israeliani dopo tre ore si ritirano sotto la copertura di alcuni
carri armati, dopo aver mitragliato e lanciato numerosi razzi.
Tulkarem - 3 carri armati israeliani entrano fino al centro per oltre un Km ed uccidono un
poliziotto di Al Fatah.
Beit Rima - Un altro cadavere rinvenuto nei campi del villaggio, dopo la cruenta
incursione delle truppe scelte israeliane. Altri 5 abitanti risultano dispersi.
27 ottobre 2001
Betlemme - Un carro armato spara 4 razzi alla periferia di Beit Jalla.
29 ottobre 2001
Tulkarem - Carri armati israeliani aprono il fuoco contro Sweike, un villaggio della
zona autonoma palestinese, con un saldo di 2 feriti. Nel vicino villaggio di Zeita
(dove da 12 giorni è in vigore il coprifuoco) una nuova incursione dei soldati israeliani
termina con l'arresto di alcuni abitanti.
Territori occupati - I carri armati israeliani fanno marcia indietro lasciando una
Betlemme tutta mitragliata e ferita. L'esercito rafforza l'assedio attorno a Jenin e
Nablus.
Territori del '48 - La polizia comunica l'arresto di 11 arabi israeliani.
30 ottobre 2001
Territori palestinesi - Da una settimana l'esercito sta terrorizzando città e villaggi
della West Bank e di Gaza, bombardando, distruggendo case, scuole, cliniche, serbatoi
d'acqua, usando in modo intensivo i cecchini contro la popolazione civile locale.
Gaza - Due ruspe e alcuni blindati penetrano per un Km a sud di Gaza City dove
distruggono alberi e campi coltivati.
Gerusalemme est - Bulldozer israeliani entrano in azione nella zona araba demolendo,
con la protezione di ingenti forze di polizia, 5 case palestinesi a Shuafat, perché
"costruite senza licenza edilizia". Dall'inizio dell'anno sono decine le case demolite,
anche nel misero campo profughi di Shuafat.
31 ottobre 2001
Cisgiordania - Durante gli attacchi missilistici da parte di Israele muoiono quattro
palestinesi. Due militanti di Hamas - Jamil Jadallah e Rashid Jarusi - vengono uccisi
in attacchi missilistici e due attivisti di Al.Fatah sono uccisi da un'unità speciale
israeliana a Hebron ed a Tulkarem.
Sono ormai una sessantina gli attivisti palestinesi uccisi in quella che Israele descrive
come una "politica di eliminazioni mirate".
Qalqilya - Un colpo di cannone uccide due agenti di polizia dell'Anp durante un raid di
blindati.
Jenin - Un'incursione di carri armati, avvenuta al mattino, ha provocato 8 feriti nel
villaggio di Arrabe.
1° novembre 2001
Cisgiordania - Prosegue l'occupazione di cinque città palestinesi - Jenin, Tulkarem,
Qalqilya, Nablus e Ramallah - da parte delle Forze Armate israeliane che non danno alcun
segno di prepararsi al ritiro. Sequestrato un palestinese in Cisgiordania e uccisi altri
due. Sale ad 8 il totale delle vittime in appena due giorni, di cui almeno 4 assassinati
dagli elicotteri e dalle unità speciali dell'esercito.
Il Procuratore generale statunitense John Ashcroft ha inserito nell'elenco dei 46 gruppi
che sono dichiarati dal Dipartimento di stato "organizzazioni terroristiche", anche le
"Brigate Martiri di Al-Aqsa", la cellula paramilitare di Al-Fatah, la fazione di
maggioranza palestinese fondata e guidata proprio da Yassir Arafat. In tal modo qualsiasi
obiettivo palestinese "legato" a quella "cellula terroristica" sarà un bersaglio legittimo
per gli elicotteri israeliani. È di fatto un via libera anche all'eliminazione fisica del
segretario generale di "Al-Fatah", Marwan Barghuti.
2 novembre 2001
Striscia di Gaza - I carri armati israeliani penetrano per quattrocento metri all'interno
del territorio palestinese mentre scavatrici livellano la terra e sradicano gli
alberi.
3 novembre 2001
Striscia di Gaza - Ancora alta la tensione. I bulldozer israeliani avanzano all'interno
del campo profughi di Rafah per distruggere quattro edifici e scoprono e distruggono
un tunnel sotterraneo tra Rafah e l'Egitto senza accorgersi di tre palestinesi, che sono
rimasti sepolti vivi all'interno del tunnel.
4 novembre 2001
Gaza - Incursione di particolare intensità: elicotteri e cannoni bombardano quattro
fabbriche palestinesi sospettate di produrre clandestinamente armi leggere.
Betlemme - I carri armati si ritirano.
5 novembre 2001
Qalqilya - Una ventina di carri armati e autoblindo israeliani si ritirano dalla
città.
Tulkarem - Gli stessi mezzi pesanti entrano e occupano il villaggio, solo qualche
chilometro più a nord di Qalqilya.
Rafah - Altri tank israeliani entrano in città e distruggono numerose case, sradicano
alberi e feriscono tre palestinesi.
Ramallah - Muore all'ospedale un agente palestinese ferito due settimane fa dalle forze
israeliane.
Insediamenti - Il governo Sharon approva la costruzione di Beer Milka, il primo di una
serie di piccoli centri abitati che sorgeranno nell'area di Halutza, a est di Gaza.
6 novembre 2001
Wadi Saaden (Cisgiordania) - Tre militanti palestinesi perdono la vita in un agguato delle
unità speciali israeliane contro i ricercati.
Qalqilya - Non c'è un vero e proprio ritiro dei carri armati perché arretrano solo e la
città resta assediata. Ritrovato morto un agente di polizia alla periferia della città.
Jenin - Due dirigenti locali di Al-fatah restano uccisi nell'esplosione della loro auto.
Continua la politica delle "eliminazioni mirate".
Valico di Mintar (Striscia di Gaza) - Feriti quattro lavoratori arabi dal fuoco di un
carro armato.
7 novembre 2001
Ramallah - I carri armati escono dalla città attestandosi tutt'intorno, pronti per nuove
possibili incursioni.
Khan Younis (Gaza) - Un palestinese di 23 anni rimane ucciso e altri tre feriti dalla
cannonata di un tank dentro il campo profughi.
Yatta (Hebron) - Un attivista di Al-Fatah di 50 anni è ucciso da agenti israeliani che
stavano tentando di sequestrarlo.
9 novembre 2001
Yan Khunes (Striscia di Gaza) - Un palestinese, sordomuto di 37 anni, muore in ospedale
dopo essere stato ferito dai soldati israeliani.
12 novembre 2001
Tell (Nablus) - Un miliziano di Hamas è rimasto ucciso nel corso di un'incursione di
soldati israeliani nel villaggio. Alle tre del mattino decine di militari ebraici erano
entrati a Tell in cerca di estremisti da arrestare.
13 novembre 2001
Cisgiordania - Continua l'occupazione di Jenin e Tulkarem.
Ha suscitato sdegno la decisione del Parlamento israeliano di revocare l'immunità
parlamentare al deputato palestinese israeliano, leader del partito democratico arabo,
Azmi Bishara, accusato di aver difeso l'Intifada.
14 novembre 2001
Tulkarem - Muore un palestinese di 55 anni, sofferente ai reni era rimasto in attesa in
un posto di blocco israeliano. L'ambulanza che lo stava portando all'ospedale era stata
bloccata per tre ore dai soldati.
15 novembre 2001
Striscia di Gaza e Cisgiordania - Carri armati e truppe israeliane hanno compiuto
incursioni a Gaza e nella zona di Betlemme. Bilancio: un uomo ucciso, almeno tredici
feriti, vari edifici distrutti.
16 novembre 2001
Cisgiordania - Jenin e Tulkarem sono ancora occupate dai carri armati israeliani, che
continuano a circondare le altre città pronti a compiere nuove incursioni.
Striscia di Gaza - Un palestinese ucciso perché "si apprestava a penetrare" nella colonia
(illegale) di Nissanit.
Tel Aviv - Un palestinese ucciso, uno ferito e un terzo arrestato: erano tre braccianti
palestinesi, entrati illegalmente in Israele, per lavorare "in nero", con la complicità
del loro datore di lavoro.
19 novembre 2001
Insediamenti - Sharon autorizza la costruzione di dodici nuove case nell'insediamento
ebraico all'interno della città di Hebron.
Beit Khanun - I carri armati israeliani compiono una nuova incursione.
Beit Lahye - I soldati israeliani uccidono a sangue freddo un ufficiale e un sergente
della Forza navale dell'Anp schiacciandoli poi con un blindato.
20 novembre 2001
Rafah - I cingolati di Israele entrano nel campo profughi distruggendo 118 abitazioni
palestinesi.
21 novembre 2001
Gerusalemme - Il capo della polizia israeliana della Città Santa, Micky Levy, intervenendo
alla Knesset ha chiesto l'appoggio dei deputati per la costruzione di un muro di 11
chilometri, con filo spinato e posti di blocco, per dividere i nuovi quartieri ebraici
di Gerusalemme dai sobborghi palestinesi.
22 novembre 2001
Kan Younis - Cinque bambini, la più piccola di soli 6 anni e gli altri al di sotto dei
14, sono morti mentre si recavano a scuola. Uno di loro ha messo il piede su una granata
inesplosa sparata da un carro armato israeliano solo il giorno prima. Quasi ogni giorno
carri armati, seguiti da bulldozer, entrano nel campo profughi puntando i loro cannoni su
case, scuole e casermette della polizia palestinese sparando granate su tutto e tutti.
Dopo, entrano in funzione i bulldozer che radono al suolo le abitazioni.
Università di Bir Zeit - Militari israeliani entrano violentemente all'interno
dell'università e arrestano tre giovani accusati di appartenere ad Hamas.
Azarieh (Gerusalemme Est) - La polizia israeliana ha chiuso, e in qualche caso ha
addirittura murato, numerosi uffici dei servizi di sicurezza dell'ANP.
Cisgiordania - Un altro palestinese muore per infarto ad un posto di blocco israeliano
perché i militari non gli permettono di raggiungere l'ospedale.
Rafah - Altre venti famiglie palestinesi rimangono senza le loro case rase al suolo dai
carri armati israeliani.
23 novembre 2001
Cisgiordania - Il numero due di Hamas, Mahmud Abu Hanud, e altri due militanti sono
centrati dai missili sparati da elicotteri israeliani in una ennesima "eliminazione
selettiva".
24 novembre 2001
Khan Younis - Tre palestinesi sotto i 15 anni feriti da proiettili sparati da soldati
israeliani contro un gruppo di giovani che lanciavano pietre.
26 novembre 2001
Rafah - Cinque bambini palestinesi feriti duranti i raid dei soldati israeliani.
28 novembre 2001
Hebron - Unità speciali israeliane, con l'appoggio di carri armati e elicotteri,
entrano in città ed arrestano quattro attivisti della Jihad islamica.
Beit Awa (Hebron) - Gli israeliani arrestano cinque componenti della famiglia Asueti. Uno
di questi è un agente di Forza 17, unità di élite del presidente Arafat.
1° dicembre 2001
Zona Jenin - L'esercito israeliano torna e ricomincia a sparare: due palestinesi uccisi.
Uno di appena 12 anni stava lanciando pietre con i suoi compagni di scuola contro un carro
armato. L'altro, di 18 anni, stava tentando di attraversare la strada bloccata da un
blindato. Rafforzato l'assedio intorno alla città. I carri armati con la stella di David
stazionano in una zona alla periferia sotto il controllo dell'Anp.
Nablus - È sotto assedio.
3 dicembre 2001
Striscia di Gaza - Pesanti bombardamenti con 34 feriti. Una decina di missili sparati
dagli elicotteri da combattimento distruggono l'eliporto presidenziale di Gaza e due
elicotteri fermi.
Cisgiordania - Cinte d'assedio dai reparti corazzati numerose città palestinesi.
Bombardata la città di Jenin e il centro di Betlemme.
4 dicembre 2001
Zone autonome palestinesi - Seconda giornata di intensi bombardamenti con largo impiego
di elicotteri da combattimento e di caccia bombardieri F-16. Distrutte diverse
infrastrutture dell'Anp. Colpito il quartier generale di Arafat a Ramallah, con un
bilancio, per ora, di due morti e oltre centocinquanta feriti, una sessantina dei quali
bambini di una scuola di Gaza. Colpite pure Tulkarem, Salfit e il campo profughi di Khan
Younis. Obiettivi le sedi e i comandi della polizia palestinese, di Forza 17 e dei servizi
di sicurezza. Però vengono anche colpiti una scuola, l'aeroporto di Gaza e l'ufficio di
Arafat a Ramallah, dove Arafat si trova bloccato. A poche centinaia di metri da casa di
Arafat si sono attestati i carri armati israeliani che hanno di nuovo stretto d'assedio
non solo Ramallah ma anche le altre città palestinesi.
Gaza - I bulldozer israeliani rendono inagibili le piste dell'aeroporto internazionale,
già pesantemente bombardato.
6 dicembre 2001
Gaza - Un palestinese morto e uno ferito colpiti dai militari israeliani presso
l'insediamento di Dugit.
9 dicembre 2001
Rafah - Elicotteri da guerra israeliani tornano a colpire tutti i simboli e le strutture
dell'Anp e del suo presidente Arafat. L'edificio che ospitava la polizia palestinese,
i servizi di informazione e la Forza17 è andato letteralmente a pezzi.
Ramallah - Nel villaggio di Kafr al-Dik due giovani palestinesi di 24 e 25 anni sono
rapiti e assassinati dall'esercito.
Zone autonome palestinesi - Continua il blocco intorno alle città palestinesi da cui non
esce e non entra nessuno per nessun motivo. Anche Arafat è bloccato e assediato nella
sua casa di Ramallah vigilata da 5 carri armati. Un altro bambino di 12 anni è gravemente
ferito da una pallottola d'acciaio rivestita di gomma che i militari israeliani gli hanno
sparato contro mentre lanciava pietre.
Hebron - Uccisi dai soldati un taxista e quattro poliziotti dell'Anp.
10 dicembre 2001
Hebron - Un elicottero israeliano spara due missili contro un auto per eliminare un
esponente della Jihad, con il risultato di uccidere un bimbo di 3 anni e un ragazzino di
13.
Ramallah - Un'esplosione devasta la sede di un ministero dell'Anp, provocando un morto
e un ferito. Arafat è "prigioniero" a Ramallah perché se se ne va Sharon non lo lascia
rientrare.
11 dicembre 2001
Tulkarem - Due palestinesi uccisi ad un posto di blocco dai soldati israeliani.
Gaza - Elicotteri Apache dell'esercito israeliano lanciano almeno 5 missili contro
edifici dell'Anp.
Hebron - La polizia israeliana, armi in pugno, presidia la città con carri armati e
mezzi blindati, sparando in aria per proteggere i coloni israeliani dalle migliaia di
palestinesi che partecipano ai funerali dei due bimbi uccisi ieri.
12 dicembre 2001
Gaza - Continuano i bombardamenti. Quattro palestinesi uccisi e almeno 30 feriti da una
raffica di missili sparati dagli elicotteri israeliani nel campo profughi di Khan
Younis.
Cisgiordania - I carri armati bombardano Jenin e Nablus.
13 dicembre 2001
Zone autonome palestinesi - Pesanti bombardamenti. Rasa al suolo con missili dagli
elicotteri, bulldozer e dinamite, la sede della radio-televisione di Ramallah "Voce della
Palestina" che è nata 63 anni fa ed era dal 1993 portavoce dell'Anp. I soldati invadono
la casa di Marwan Barghouti, la moglie e i figli sono di fatto in ostaggio.
14 dicembre 2001
Salfit - Decine di militari, con la copertura di tre elicotteri che sparano dall'alto e
la protezione di una trentina di carri armati e blindati, entrano nel villaggio sparando
contro ogni possibile obiettivo. Sei palestinesi uccisi, fra cui due giovani di 20 anni.
Hebron - Incursione di militari e mezzi blindati nel villaggio di Dura.
Khan Younis - Carri armati, bulldozer e truppe entrano nel campo profughi e radono al
suolo 15 case, lasciando all'addiaccio un centinaio di persone che hanno appena fatto
a tempo a fuggire per non essere travolti dalle ruspe.
Gaza - F 16 israeliani tornano a colpire edifici della polizia palestinese.
15 dicembre 2001
Beit Hanoun (Gaza) - Truppe speciali dell'esercito d'Israele su mezzi blindati, con
l'appoggio di una ventina di carri armati, invadono la cittadina e rimangono per tutto
il giorno. Al loro ritiro si contano 5 palestinesi uccisi, fra cui 3 erano ragazzi,
colpiti da proiettili alla testa, e una cinquantina di persone gravemente ferite. Sotto
le ruspe sono caduti soprattutto gli edifici adibiti a sede della polizia.
Rafah - I carri armati penetrano per oltre trecento metri in territorio palestinese,
bloccando poi tutti gli ingressi del campo profughi di Jabalya.
Ramallah- Arafat continua a rimanere confinato e assediato. I carri armati sono
parcheggiati a pochi metri dalla sua casa.
17 dicembre 2001
Tel Aviv - La polizia israeliana arresta tre alti dirigenti palestinesi e dopo un pesante
interrogatorio li rilascia.
Hebron - Le squadre speciali dell'esercito freddano sulla soglia di casa un leader di
Hamas.
Khan Yunis - Aveva 12 anni, è colpito a morte dai militari israeliani mentre stava
giocando con altri amici fra le macerie di un edificio appena distrutto nel campo
profughi.
Nablus - Un agente palestinese di 19 anni, è ucciso mentre pattuglia la zona per far
rispettare il coprifuoco decretato il giorno prima da Arafat.
20 dicembre 2001
Ramallah - Ritiro parziale dei mezzi corazzati dai quartieri di Al Tira e Betunia.
Negli ultimi 14 mesi l'esercito israeliano ha ucciso 924 palestinesi e ferito altri
25.000, dei quali 2.000 sono rimasti permanentemente invalidi.
21 dicembre 2001
Ramallah - Sharon vieta ad Arafat di recarsi a Betlemme la notte di Natale per assistere,
come ha sempre fatto dal 1994, alla messa di mezzanotte nella Chiesa della Natività.
22 dicembre 2001
Tel Aviv - "Continueremo le eliminazioni selettive... Israele continuerà a colpire i
palestinesi sospettati di progettare attacchi terroristici contro Israele" (S. Peres).
26 dicembre 2001
Jenin - Ucciso un palestinese dal fuoco sparato da un elicottero da guerra israeliano alla
periferia della città.
Ramallah - Arafat continua ad essere agli arresti domiciliari, non si può muovere da
casa sua.
Qalandia - Il nuovo posto di blocco fra Gerusalemme e Ramallah è diventato stabile e
di fatto sancisce un'ulteriore annessione di territorio alla periferia di Gerusalemme
per oltre 2 Km e mezzo.
Pacifisti - Al valico di Eretz, vicino a Gaza, i soldati bloccano un centinaio di pacifisti
internazionali, li caricano brutalmente e minacciano di ucciderli, sequestrando e
sfasciando le macchine fotografiche.
27 dicembre 2001
Hebron - Due nuove incursioni dell'esercito col sequestro di otto presunti militanti di
Hamas, studenti di un istituto islamico.
Cisgiordania - Nel villaggio di Azun, presso Qaliqiliya, sequestro di 17 palestinesi, tre
dei quali agenti dell'Anp. Si continua a parlare di "sequestri" e non di "arresti", perché
i soldati israeliani non hanno alcun diritto legale di eseguire arresti nei Territori
Autonomi.
Pacifisti - A Ramallah i soldati hanno sparato sulle manifestanti internazionali senza
preavviso lacrimogeni, bombe sonore e proiettili di gomma: numerosi contusi e due feriti.
28 dicembre 2001
Territori Autonomi - L'esercito rimuove i blindati da Betlemme, ma rinforza l'occupazione
a Jenin e Tulkarem. Arafat continua a rimanere segregato a Ramallah.
29 dicembre 2001
Carcere di Beer Sheba (deserto del Negev) - Unità speciali anti-sommossa israeliane
reprimono nel sangue una sommossa dei duecento detenuti palestinesi: per ore si sono
scatenati con armi, idranti e manganelli. Numerosi i feriti.
1° gennaio 2002
Palestina - Dieci attivisti palestinesi catturati in poche ore dall'esercito e dalle forze
speciali israeliane: tra questi un membro di Hamas e tre militanti di Forza 17.
All'oggi, ci sono 126 insediamenti nei Territori occupati da Israele nel '67, per un
totale di 240.000 coloni. 96 check point che hanno fatto della West Bank (Cisgiordania) di
fatto una grande prigione a cielo aperto come del resto la Striscia di Gaza, molto più
facile da controllare e per questo divisa "solo" in tre parti. Silenzio sugli "omicidi
mirati" che stanno decapitando un'intera leadership palestinese...
2 gennaio 2002
Gerusalemme Est - Al termine di un'affollata conferenza stampa il leader Mustafà Barghouti
viene arrestato da agenti della polizia israeliana, perché è "illegale" la sua presenza
fuori da Ramallah. A tutti coloro che vivono nei Territori è da giorni vietato "sconfinare"
oltre il limite consentito dai check point senza un apposito permesso delle truppe di
occupazione. Dopo tre ore d'interrogatorio il medico palestinese è rilasciato e
riaccompagnato al posto di blocco militare nei pressi di Ramallah, dove è malmenato e di
nuovo arrestato. Dopo un'altra ora di fermo gli è "concesso" di rientrare nel "ghetto" di
Ramallah.
Khan Yunis - Nuovo bombardamento del campo profughi.
4 gennaio 2002
Nablus - Tank israeliani compiono un ennesimo raid nella zona, invadono un villaggio,
uccidono un presunto militante di Hamas, distruggono la casa di un altro palestinese
ucciso due mesi fa e sequestrano due membri della sua famiglia, secondo la pratica delle
rappresaglie collettive.
6 gennaio 2002
Striscia di Gaza - Pochi dati: 140 miglia quadrate in tutto, il 42 % del Territorio abitato
da 6.000 coloni israeliani, il resto da un milione di palestinesi, per lo più profughi, il
che rende questa l'area a maggior densità abitativa del mondo. L'acqua è razionata e solo
per l'uso domestico, ma è pagata dai palestinesi quattro volte di più che dai coloni. Le
comunicazioni si svolgono lungo due strade parallele che uniscono gli insediamenti a nord
e sud del territorio, ma quando si chiudono gli unici due incroci presidiati da check point,
l'isolamento della popolazione araba è totale.
7 gennaio 2002
Gaza - Altre cinque vittime innocenti: 5 bambini dai tre ai nove anni bruciati vivi
nell'incendio della tenda in cui la loro famiglia era costretta a vivere dopo che loro
casa era stata demolita nei giorni scorsi da un tank israeliano.
9 gennaio 2002
Territori Autonomi - Distrutte a Gaza due sedi della polizia dell'ANP e occupate altre
3, mentre a Ramallah Arafat è sempre bloccato dall'assedio.
10 gennaio 2002
Rafah - Ben 74 le case prese di mira nel campo profughi dai blindati e dai bulldozer
dall'esercito israeliano: 27 sono in qualche modo riparabili mentre tutte le altre sono
state letteralmente rase dal suolo. Nel cuore della notte 12 carri armati e due bulldozer
hanno effettuato questa operazione quando sono penetrati nella zona, preceduti da un
intenso fuoco di armi leggere. La pioggia battente e il clima decisamente rigido hanno
reso più drammatica la situazione delle oltre 400 persone coinvolte, per un totale di
140 famiglie.
11 gennaio 2002
Gaza - Ruspe dell'esercito israeliano, appoggiate da una dozzina di mezzi blindati,
rendono inservibile l'aeroporto internazionale di Gaza, presso Rafah, aprendo profondi
solchi nella pista d'assalto. Era già stato distrutto nella prima settimana di dicembre,
poi nella seconda metà era stato riparato. Ora siamo punto a capo. All'inaugurazione
dell'aeroporto, nel 1998, aveva presenziato l'allora presidente americano Bill Clinton...
Nuovi posti di blocco sulla strada che collega Gaza City a Rafah e alle altre località
del Sud: la Striscia di Gaza è di fatto così divisa in tre spezzoni e la popolazione non
può spostarsi da una parte all'altra.
12 gennaio 2002
Ramallah - Arafat continua ad essere confinato qui.
Gaza - Dopo l'aeroporto anche il porto: 6 missili sono lanciati sulle installazioni
portuali per metterle fuori uso ed affondare le imbarcazioni, fra cui due piccole navi
adibite alla pesca. Contemporaneamente, i bulldozer appoggiati da cinque carri armati,
sono tornati per il secondo giorno nell'area dell'aeroporto, per completare il lavoro di
"mettere fuori uso" la pista: per costruirla c'erano voluti due anni e mezzo.
Territori Autonomi - Per l'ennesima volta un malato palestinese viene lasciato morire
perché bloccato a un posto di blocco
14 gennaio 2002
Gerusalemme Est - Le ruspe distruggono altre cinque case appartenenti a 9 famiglie:
il pretesto è sempre quello della mancanza della licenza edilizia.
Tulkarem - Assassinio di un altro militante di Al-Fatah che figurava nella famigerata
"lista di morte": una bomba è stata collocata davanti alla casa dove si nascondeva ed è
stata fatta esplodere dopo che una telefonata l'aveva indotto ad abbandonare l'edificio.
>16 gennaio 2002
Nablus - Un palestinese di 30 anni è crivellato di colpi nei pressi di un insediamento
nella zona.
17 gennaio 2002
Nablus - Ennesimo "omicidio selettivo": la vittima è un dirigente delle "Brigate
Martiri di Al Aqsa" (gruppo armato che fa capo ad Al Fatah), caduto alle porte della
città.
Cisgiordania - Ulteriore irrigidimento del blocco delle città di Jenin e di Qalqiliya,
s'inasprisce l'accerchiamento di Ramallah, Tulkarem e Nablus. Permangono i posti di blocco
su tutte le strade di accesso a Betlemme, Hebron e Gerico.
18 gennaio 2002
Ramallah - Il 55% del territorio della città è occupato dai carri armati che si
spingono fino a pochi metri dall'edificio presidenziale, minacciando di sferrare un
attacco (sono otto, tra carri armati e blindati pesanti, i mezzi corazzati che circondano
l'ufficio di Arafat). Anche sotto casa di Marwan Barghuti (segretario generale di Al Fatah)
sono posteggiati due carri armati. Dopo il lancio di lacrimogeni e sparo di proiettili,
prima rivestiti di gomma, e poi di munizioni vere, muore un giovane palestinese di 19
anni.
Tulkarem - Caccia-bombardieri F-16 bombardano la città distruggendo il comando
delle Forze di sicurezza dell'Anp: muore un poliziotto ed una quarantina di persone
fra agenti e civili riportano ferite. Un'abitazione civile ed una scuola media sono state
gravemente danneggiate.
Striscia di Gaza - Nella notte durante una sparatoria muore un adolescente palestinese
disarmato.
Il 61% degli israeliani, secondo il sondaggio del quotidiano Maariv, giustifica pienamente
la demolizione di quasi 60 abitazioni civili palestinesi da parte dei carri armati nel
campo profughi di Rafah, che hanno lasciato senza un tetto persone poverissime in
maggioranza bambini.
19 gennaio 2002
Ramallah - All'alba soldati israeliani, appoggiati da carri armati, blindati e ruspe
corazzate, occupano la sede della radio-televisione palestinese. Piazzano potenti cariche
esplosive negli studi di trasmissione e negli uffici della direzione della storica radio
"Voce della Palestina". La deflagrazione ha fatto tremare tutta la collina. Un ragazzo di
17 anni è gravemente ferito da un proiettile alla testa e si trova all'ospedale in fin di
vita.
Nablus - Ritrovato il cadavere di un giovane palestinese nei dintorni della città.
Tulkarem - A nord della città almeno 70 carri armati penetrano nella notte nel villaggio
di Iktaba.
20 gennaio 2002
Tulkarem - La città è rioccupata e messa a ferro e fuoco dai carri armati.
Nablus - Sanguinoso blitz: in un villaggio a pochi km una unità d'élite dell'esercito
uccide 4 militanti del braccio armato di Hamas, sorpresi nel sonno, interrogati e quindi
giustiziati.
22 gennaio 2002
Tulkarem - I rastrellamenti israeliani durante l'occupazione della città (durata 30 ore)
lasciano un saldo di due morti, quaranta feriti e 21 palestinesi arrestati.
Nablus - Sanguinoso blitz: in un villaggio a pochi km una unità d'élite dell'esercito
uccide quattro militanti del braccio armato di Hamas sorpresi nel sonno, interrogati e
quindi giustiziati. Altre nove persone ferite e altre nove arrestate.
23 gennaio 2002
Jenin - Decine di mezzi blindati prendono posizione intorno alla città, facendo presagire
una rioccupazione della città.
Washington - Ehud Barak dice: "Yasser Arafat si comporta come un terrorista, assomiglia
ad un terrorista, cammina come un terrorista, chiacchiera come un terrorista".
24 gennaio 2002
Striscia di Gaza - Quattro palestinesi uccisi, dilaniati da una esplosione nei pressi
dell'insediamento di Kfar Darom. A Kan Younis un elicottero israeliano spara due
missili contro un'auto: un morto e due feriti.
Cisgiordania - Un agente di polizia palestinese muore in ospedale in seguito alle ferite
riportate in uno scontro a fuoco con i soldati israeliani alla periferia di Ramallah.
Hebron - Un'unità scelta dell'esercito israeliano ferisce e cattura un militante dei
"Tanzim" (gruppo paramilitare legato al Al Fatah).
25 gennaio 2002
Tulkarem - Un caccia F-16 israeliano lancia un missile contro un edificio ufficiale
dell'autorità palestinese.
26 gennaio 2002
Tulkarem e Gaza - Bombardamenti aerei sulle due città con il ferimento di almeno
due persone.
Striscia di Gaza - Quattro missili terra-terra israeliani hanno colpito questa sera
una zona del settore orientale della Striscia. I missili hanno raggiunto una zona
sotto controllo palestinese dove si trovano un cimitero e dei campi coltivati. Subito
dopo, i carri armati israeliani sono penetrati per 200 metri nel territorio palestinese,
verso Beit Lahia e Beit Hanoun, e le cannonate hanno bersagliato due sobborghi
settentrionali della città di Gaza.
27 gennaio 2002
Gaza - Almeno cinque razzi sono sparati nella notte dal territorio israeliano contro
obiettivi della sicurezza palestinese.
28 gennaio 2002
Tel Aviv - Un ladro d'auto palestinese viene ucciso dalla polizia al temine di un lungo
inseguimento. Non era armato.
29 gennaio 2002
Gerusalemme - Sharon approva il piano "Avvolgere Gerusalemme": 11 km di cemento per
cancellare i palestinesi. Il piano prevede la costruzione di quattro muri esterni: tre
a nord - tra Gerusalemme e Ramallah - e uno a sud, tra Gerusalemme e Betlemme;
l'allestimento di posti di blocco fissi tra la parte est e quella ovest della città,
dove verrebbero installate anche numerose telecamere per la sorveglianza elettronica. Già
ora la polizia israeliana allestisce posti di blocco tra le due zone della città e
all'interno del settore arabo.
Kalandia - tra Gerusalemme e Ramallah - Nei pressi del campo profughi l'esercito israeliano
sta completando la costruzione di un posto di blocco che assomiglia sempre di più ad un
posto di frontiera internazionale e che di fatto ha creato una "zona-cuscinetto" fra la
città di Gerusalemme ed il resto della Cisgiordania.
Betlemme - Truppe e mezzi corazzati entrano durante la notte nel villaggio di Irtas dove
arrestano tre presunti militanti di primo piano della Jihad islamica. Feriscono pure sei
civili, tra cui due donne.
31 gennaio 2002
Nablus - Due palestinesi feriti dai coloni.
Cisgiordania - Sospetti terroristi arrestati, raid e incursioni israeliane.
Tel Aviv - "Mi rincresce il fatto che Israele non abbia ucciso Arafat quando ne aveva
la possibilità, durante l'invasione del Libano del 1982", ha affermato il premier
israeliano Ariel Sharon.
1° febbraio 2002
Striscia di Gaza - Quattro palestinesi sono feriti in una incursione israeliana nel
centro della Striscia: raffiche di armi automatiche erano partite dai blindati israeliani
nella località autonoma di Deir Al Balah, nel centro della Striscia di Gaza. In precedenza,
altri mezzi blindati israeliani avevano aperto il fuoco con le mitragliatrici pesanti sul
campo profughi di Khan Yunis, a sud, causando un ferito e danneggiando parecchie case.
L'uomo è rimasto ferito alla mano mentre si trovava nella sua abitazione. Elicotteri
israeliani attaccano la sede della polizia navale dell'Anp
2 febbraio 2002
Striscia di Gaza - Durante la notte elicotteri d'assalto israeliani attaccano con i
missili il quartier generale della polizia navale dell'Autorità Nazionale Palestinese a
Dir Al-Balah, nella parte centrale della Striscia, causando notevoli danni materiali alla
struttura.
3 febbraio 2002
Betlemme - Palestinese ferito nella sua abitazione nel campo profughi di Deheishe
dall'esplosione di un ordigno avvenuta nella propria abitazione.
Ramallah - Una manifestazione di pacifisti europei, israeliani, americani e palestinesi
riceve la sua razione di gas lacrimogeni e granate assordanti.
4 febbraio 2002
Striscia di Gaza - Nuovo raid israeliano: nella notte due elicotteri d'assalto
bombardano con quattro o cinque missili un edificio nel campo profughi Jabalya. Era
solo un'officina meccanica. Cinque palestinesi rimangono uccisi per l'esplosione della
loro auto: erano tutti membri del "Comitato di resistenza popolare". L'esplosione sarebbe
frutto di un attacco israeliano condotto da un elicottero d'assalto Apache, vistato in
precedenza sorvolare la zona della deflagrazione.
Gerusalemme - Alla periferia vengono distrutte dai tank e dai bulldozer israeliani due
palazzine.
In 16 mesi di Intifada sono almeno 5.124 i rimasti senza un tetto. Le demolizioni
avvengono di notte senza alcun preavviso per le famiglie. I palestinesi sono costretti a
fuggire con i bulldozer alle porte di casa.
5 febbraio 2002
Deserto del Neghev - In vista di una rioccupazione delle città autonome si apprende che
l'esercito israeliano progetta la costruzione nel deserto di una "città palestinese" per
consentire alle proprie unità di addestrarsi in "confronti armati urbani". I "lavori di
costruzione" inizierebbero a fine 2002 e il costo per la realizzazione del progetto sarebbe
dai 7,5 a 10 milioni di euro. La "città" comprenderebbe: una periferia, un'area agricola,
una zona residenziale moderna, una casbah composta da un dedalo di stradine e affollata di
bancarelle. Grazie a questo modello in grandezza naturale le unità israeliane sono certe
di poter simulare infiltrazioni e sperimentare nuove tecniche di combattimento.
6 febbraio 2002
Gerusalemme - I bulldozer del comune della città, protetti da ingenti forze di polizia,
distruggono cinque abitazioni a Beit Hanina, nel settore arabo della città. Nelle scorse
settimane sono già state distrutte 16 case palestinesi.
Rafah - Un sedicenne palestinese rimane ucciso da un proiettile in testa sparato dai soldati
israeliani presso la città.
Khan Yunis - Una donna palestinese di 24 anni, costretta a partorire ad un posto di blocco
presso il campo profughi, chiamerà il suo quarto figlio Hajez, che in arabo significa
"posto di blocco militare".
7 febbraio 2002
Gerusalemme - Il governo israeliano proroga di altri sei mesi la chiusura dell'Orient
House, quartier generale dell'OLP nel settore arabo della città. I servizi israeliani
"arrestano" 4 presunti membri di Hamas nella parte est della città.
Nablus - Missili sparati dagli F-16 bombardano il quartier generale di Arafat in città:
undici i feriti.
8 febbraio 2002
Il numero due di Bush dichiara che "Israele potrebbe anche impiccare" Yasser Arafat.
Cisgiordania - Due carri armati e due jeep israeliani entrano nella città di Nablus e
alcuni soldati occupano abitazioni che dominano la zona circostante. Mezzi blindati
israeliani entrano anche nel vicino villaggio di Tamun, che rimane sotto coprifuoco per
tutto il giorno. Arresti di militanti di movimenti islamici da parte dell'esercito
israeliano.
Ramallah - Una dozzina di ragazzi palestinesi vengono feriti dal fuoco di soldati
israeliani poco lontano dagli uffici di Arafat.
10 febbraio 2002
Gaza - Nel pomeriggio F-16 israeliani si alzano in volo e bombardano il quartier
generale di Arafat in città.
11 febbraio 2002
Gaza - Doppio attacco israeliano: 25 feriti, di cui sei gravi. Elicotteri d'assalto
Apache e caccia F-16 israeliani attaccano a due riprese obiettivi dell'Autorità Nazionale
Palestinese, bombardati già ieri. Gli Apache lanciano almeno quattro-cinque missili contro
il complesso di Saraya, nella parte nord del capoluogo, ove hanno sede il centro
direzionale dei servizi d'informazione militari dell'Anp e il comando delle sue forze
di sicurezza. Poi sono gli F-16 a colpire lo stesso bersaglio. Sotto le bombe sono rimasti
danneggiati anche uffici Onu e due membri dello staff delle Nazioni Unite sono rimasti
feriti. Al momento del blitz, le strade erano piene di studenti. La città è rimasta senza
elettricità.
Nablus - Carri armati israeliani effettuano nella notte una nuova incursione, durata due
ore. Le truppe israeliane prendono il controllo della Tomba di Giuseppe, luogo sacro per
cristiani ed ebrei.
12 febbraio 2002
Cisgiordania - All'alba, altre sparatorie nelle città ad amministrazione palestinese,
dove sono entrati soldati israeliani. A Halhoul un poliziotto palestinese viene ucciso
mentre cerca di aggirare un posto di blocco. L'incursione israeliana ha distrutto tre
edifici, dei quali uno era una fonderia. L'esercito di Tel Aviv, inoltre, ha arrestato
un uomo legato ad Al Fatah ed un attivista della Jihad islamica.
13 febbraio 2002
Striscia di Gaza - Nuova incursione israeliana: all'alba decine di mezzi corazzati e
centinaia di soldati israeliani occupano di nuovo tre cittadine palestinesi nella Striscia:
a sud Deir al Balah, a nord Beit Hanun e Beit Lhaya. Cinque poliziotti sono rimasti uccisi
quando hanno raso al suolo le postazioni della polizia palestinese. Molti sono i feriti e
18, fra cui un ragazzo di 17 anni, sono gli arrestati. Una donna è morta ad un posto di
blocco, colpita da infarto, quando i soldati israeliani hanno aperto il fuoco a scopo
intimidatorio. Nel pomeriggio i tank israeliani iniziano a ritirarsi. Già da due giorni
la Striscia è divisa in tre parti dall'esercito che ha imposto il coprifuoco su Beit
Hanun e i giornalisti non sono potuti entrare per documentare. I posti di blocco si
moltiplicano e si denuncia il caso di 40 bambini affetti da gravi forme allergiche e di
intolleranza alimentare e di 122 adulti con gravi patologie cardiache, che non hanno più
la possibilità di raggiungere il centro medico fra Khan Yunis e Rafah, dove vengono
abitualmente assistiti.
14 febbraio 2002
Territori Occupati - Da 16 mesi continua l'assedio delle truppe israeliane.
15 febbraio 2002
Tulkarem - Ennesima incursione nei territori questa mattina all'alba, con l'arresto di
un palestinese e l'uccisione di un altro. I carri armati di Tel Aviv penetrano nell'abitato
di Saida, a nord della città, appoggiati da elicotteri: un presunto militante della Jihad
viene ucciso, 15 palestinesi sono arrestati e una ruspa militare demolisce la casa di un
"ricercato".
Cisgiordania - In altre incursioni israeliane, un palestinese rimane ucciso e due militanti
islamici sono catturati.
Gerusalemme est - Regna un'atmosfera di tensione e alcune case sono state danneggiate.
Gaza - Caccia F-16 dell'esercito israeliano sorvolano per circa due ore la città e poi
attaccano a volo radente un'installazione della sicurezza palestinese nel campo profughi di
Jabalya, provocando tre esplosioni e due morti. Diversi edifici sono ridotti in macerie.
I feriti medicati negli ospedali sono almeno 25, quattro in modo critico fra i quali una
bambina di quattro anni. Gli F-16 martellano postazioni delle forze di sicurezza
dell'Autorità Nazionale Palestinese (ANP) a Beit Lahya ed un tenente della polizia muore
sotto il crollo dell'edificio.
Mintar - Blindati e bulldozer demoliscono abitazioni.
16 febbraio 2002
Striscia di Gaza - All'alba i carri armati avanzano per oltre un chilometro nel campo
profughi di Al-Bureij, impadronendosi di un'importante postazione delle forze di sicurezza
dell'Autorità Nazionale Palestinese e distruggendo numerose case. Nel corso dell'avanzata i
carri armati aprono il fuoco all'impazzata sulle abitazioni. Quattro i morti (due
poliziotti e due ragazzi di 16 anni) e almeno sedici i feriti. Contemporaneamente a
Netzarim carri armati con bulldozer radono al suolo numerose case e distruggono campi
coltivati e frutteti.
Cisgiordania - Nel centro di Jenin, un insegnate, membro di Hamas, viene ucciso da un'auto
imbottita di tritolo comandato a distanza, mentre usciva dalla scuola in cui insegnava.
L'esplosione ferisce anche alcuni ragazzini. Un'altra "esecuzione mirata"...
17 febbraio 2002
Tel Aviv - Sharon: "Israele non ha mai perso una guerra e vincerà anche quella che hanno
dichiarato i Palestinesi... "Siamo in guerra e secondo le nostre stime in questa guerra ci
sarà un'escalation".
Striscia di Gaza - È morto questa mattina, per le ferite riportate ieri, un uomo nel campo
profughi di Boureij.
La sua morte porta a 1.217 il numero di vittime dell'Intifada iniziata dopo il settembre
2000, di cui 930 Palestinesi e 265 Israeliani.
18 febbraio 2002
Territori Occupati - Prende avvio la "separazione unilaterale" dai palestinesi mediante
la costruzione di recinzioni e barriere controllate da sofisticati sistemi elettronici
un po' dappertutto. Rudimentali bulldozer militari scavano a pieno ritmo trincee e
terrapieni per i mezzi corazzati pesanti che controllano alcune "zone cuscinetto" create
da Israele.
Gerusalemme - A nord della città viene creata un'altra "zona cuscinetto" delimitata dai
posti di blocco di Kalandia e di Dahiet Al-Barid: poco più di due chilometri che fanno da
"tampone" fra la città e Ramallah.
Striscia di Gaza - I carri armati controllano una lunga fascia di territorio palestinese
profonda ci
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