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continua FIAT |
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by IMC Italy
Tuesday, Nov. 26, 2002 at 12:05 PM |
mail:
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Alla manifestazione nazionale dei metalmeccanici partecipano anche i movimenti a sostegno degli operai e reclamando diritti e dignità
Intanto ieri, lunedi 25 novembre alle ore 18 sono state convocate le parti sociali a sole 6 ore dal completamento dell’iter della pratica di richiesta di utilizzo della Cassa integrazione guadagni straordinari avanzata dalla Fiat. Alle ore 20 sempre a Palazzo Chigi i sindacati hanno incontrato anche il ministro del Lavoro.
Durante l'incontro si è deciso che le procedure di Cassa integrazione guadagni straordinari sono sospese fino al 5 dicembre. La trattativa riprendera' domani al ministero delle Attivita' produttive sul piano industriale. Le parti si rincontreranno, invece, il 5 dicembre a Palazzo Chigi alle ore 15 .
La "sospensione" delle procedure di cassa integrazione più che richieste dal governo sono state in qualche modo "imposte" dalla piazza con la discesa in massa oggi delle tute blu. La Fiat non ha cambiato il suo piano, ha solo proposto di spostare la produzione della Punto da Mirafiori a Termini Imerese, e tutto in relazione agli andamenti di mercato.
La vicenda Fiat non è che un'altro
esempio del fallimento del neoliberismo che crea disastri sociali e umani.
E' il crollo del percorso della Fiat negli ultimi 15 anni e rappresenta la fine dell'epoca del fordismo in Italia e del modello industriale incentrato sul capitale delle grandi famiglie e sulla massificazione del lavoro. Questa crisi ripropone dunque in maniera forte la questione della moltiplicazione delle figure del lavoro, con un a crisi del confine tra lavoro dipendente e lavoro autonomo in cui immaginare percorsi di liberazione e strumenti di garanzia di diritti per tutt*; come il reddito di sopravvivenza che favorirebbe processi di autorganizzazione e cooperazione di liberi produttori indipendenti.
Ed è a sostegno di questa prospettiva che i movimenti stanno manifestando solidarietà attiva agli operai della Fiat prima a
Termini Imerese e a
Venezia e poi a
Roma alla manifestazione nazionale e convocando un'assemblea all'Università di Roma , oggi pomeriggio alle ore 16.
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sul proprio terreno
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by
xxx Tuesday, Nov. 26, 2002 at 3:20 PM |
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POca gente oggi al corteo nazionale del settore Fiat a Roma: poca rispetto alle previsioni, che parlavano di oltre 50.000 operai/e in piazza. Una previsione che sembrava essere confortata anche dalla grossa manifestazione di Torino, che aveva visto oltre 100.000 lavoratori piemontesi in piazza. Ma non è andata così: in molti sono rimasti a casa, anche se l'adesione allo sciopero, secondo i dati sindacali, è stata mediamente del 90%. Uno stare a casa che ha un significato solo territoriale, e non di rassegnazione: a casa, e cioè nelle loro terre, nelle loro fabbriche, nei luoghi di lavoro da occupare e picchettare. Gli operai di Cassino, gli operai di Arese, molti anche di Torino hanno scelto di non esserci; una scelta precisa, di opposizione alla politica confederale, agli accordi minimali ottenuti ieri, al silenzio sulla reale crisi Fiat, che è la crisi di tutto il settore auto, e non solo del sud dimenticato. Oggi a Cassino gli operai hanno picchettato la loro fabbrica, organizzando cortei in città e presidi davanti ai cancelli. A Pomigliano, scarsa l'adesione alle manifestazione confederale, in netta contrapposizione alle scelte della CGIL, e volantinaggio in fabbrica e nel territorio. Ugualmente ad Arese, dove in pochi hanno scelto di raggiungere Roma. Un segnale che Epifani, che solo ieri si congratulava per la ritrovata unità sindacale, dovrebbe tenere presente: i fischi a Pezzotta dovrebbero essere in questo eloquenti. Pezzotta e Angeletti sono gli stessi leader sindacali che solo pochi mesi fa hanno firmato il "Patto per l'Italia" con Maroni, rompendo il fronte compatto di opposizione all'articolo 18. Gli operai non dimenticano, e oggi lo hanno dimostrato.
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Aiuto per Arese
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by
Vale Friday, Dec. 06, 2002 at 9:54 PM |
mail:
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E' possibile sostenere economicamente gli operai dell'Alfa di Arese e le loro lotte, presso la COMIT al c/o Fiat auto, filiale Arese, Cab 32448, Abi 3069, n°82190940114; chi volesse unirsi al comitato dei lavoratori per la crisi, può telefonare al consiglio di fabbrica: 0244429249. Ricordo, inoltre, l'importanza della manifestazione di Piazza Fontana il 12, cui parteciperanno anche i lavoratori dell'Alfa.
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