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TO - tensioni fra manifestanti
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imc to Saturday, Nov. 30, 2002 at 2:17 PM |
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Qualche tensione
Breve riassunto, provando a ricostruire con le notizie frammentarie che arrivano. Alcune individualità espongono uno striscione "le carceri non si colorano, si distruggono", in una via dove ancora deve arrivare il corteo. Al passaggio del corteo un cordone, composto prevalentemente da fiom e qualche altro individuo, spintona e quasi aggredisce coloro che avevano lo striscione. Alcune persone, pare dell'area social forum/disobbedienza, sono intervenute a sedare gli animi ed ora il gruppo che portava lo striscione è stato circondato e chiuso all'interno di un cordone.
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Lo dicevo io...
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Buenaventura Durruti. Saturday, Nov. 30, 2002 at 3:04 PM |
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Compagni,era facilmente prevedibile che la CGIL mettesse il cappello alla grandiosa mobilitazione del Movimento:puntano chiaramente a strumentalizzarci,a sfruttarci come carne da macello elettorale per l'ambizione di Cofferati.
Ora basta:chiediamo pari dignità per tutte le anime del Movimento!
No all'egemonia totalitaria dei comunisti sulle lotte antagoniste!
ANARCHIA UNICA VIA !
B. D.
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obbedire a chi?
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svatopluk Saturday, Nov. 30, 2002 at 3:08 PM |
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e così, da ora in poi, ci toccherà obbedire ai disobbedienti. vale a dire, a quel sedicente genio mediatico di casarini, che dichiarava guerra prima di genova. ahiahiahi, gente, ci si avvia su una china perigliosa. un ciao ossequioso, anzi, obbediente. (ma che ci sarà poi di male in uno striscione 'le carceri non si distruggono, si colorano'?)
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???
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GIACHETTI Saturday, Nov. 30, 2002 at 3:51 PM |
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Sono perfettamente d'accordo con buenaventura.. e parlo da comunista,è l'ora di finirla che ognuno tenti di mettere il propio cappello sul movimento!!!
Poi cosa hanno fatto questi anarchici? Ora partecipare ad una manifestezione con le proprie parole d'ordine è reato??
forse da adesso ci chiederanno di manare le bozze dei volantini o striscioni a Casarini,Epifani ecc.? E se non sono vanno benesiamo diffidati per almeno due manifestazioni?
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x corteista
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blitz Saturday, Nov. 30, 2002 at 5:21 PM |
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Grazie mille per avermi illuminato. La prossima volta faccio funzionare il mio cervello senza delegare a nessuno delucidazioni rispetto ad eventi assolutamente chiari.
In ogni caso, non credo che ci sia niente di male a far star buoni i gorilla della FIOM, quindi il fatto che facessero ufficialmente parte del corteo per me non significa proprio nulla. Non voglio fare polemiche gratuite e controproducenti, anche perche' a Torino non c'ero, la mia era solo una banale, innocente richiesta di info. Scusa se ho urtato la tua suscettibilita' ...giuro che non lo faccio piu'!;)
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casarini for president
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vally Saturday, Nov. 30, 2002 at 5:54 PM |
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sì, obbediamo a Casarini, che non dice niente in fondo, che sa poche parole ma buone, che gli piace stare in tv... andiamo incontro ad "Un' altra Europa è possibile" al grido di "No solution, revolution", sì, sì... uccidiamo la possibilità che questo movimento esca dell'etichetta giovanile per produrre qualcosa di concreto...sì...che la strada sfuma in eco di grasse risate da parte dei tecnocrati manovratori di noi piccoli cittadini...
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Disobbedienti: pacifisti col capitale, ma maneschi con gli anticapitalisti
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Lotta Diclasse Saturday, Nov. 30, 2002 at 6:18 PM |
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Complimenti ai disobbedienti per aver dimostrato, per la seconda volta in una settimana, di essere sempre pronti a mostrarsi pacifici contro il potere e violenti con i compagni, simpaticamente televisivi contro la repressione e manescamante picchiatori contro gli anticapitalisti. D'altronde quel miscuglio di socialdemocrazia Keynesiana, strampalate teorie alla Toni Negri e ignoranza sulle più elementari questioni macroeconomiche non poteva far altro che generare dei "rivoluzionari di facciata" dai programmi vaghi e inconcludenti; bravi nel gestire la propria immagine mediatica (questo vi va riconosciuto), ma non in grado di portare nelle vostre interviste programmi utili e comprensibili dalla classe lavoratrice. E' forse questo che genera l'aggressività dei disobbedienti su chi ha una reale analisi anticapitalista , ma non è in grado di affarmarla madiaticamente e tenta quindi dì sfruttare gli spazi di visibilità creata da anni di scontri concordati fra tute bianche e polizia. La scorsa settimana il pretesto per buttare fuori alcuni compagni comunisti da un presidio è venuto da un volantino ritenuto provocatorio. La colpa di tale volantino era di affermare che chi pensava di evitare la repressione agendo da pacifista doveva ricredersi dopo gli arresti di napoli e cosenza. Questa settimana le botte sono scattate per chi affermava che "le carceri si distruggono non si dipingono". Indipendentemente dal ritenere queste due affermazioni utili o meno bisogna riconoscere ad esse una logica ed una coerenza che non ritrovo nei vostri comunicati, nei vostri volantini, nelle vostre interviste. Il consiglio che do alla tute bianche è quello di rileggersi la storia, studiare in maniera critica un pò di economia e leggere e commentare il sole 24 ore ogni tanto. Forse così comprenderanno che il nemico è il capitale e non gli anticapitalisti
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che tristezza!!!
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curiosa Saturday, Nov. 30, 2002 at 8:51 PM |
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a me questo lungo sproloquio contro i disobbedienti mi sembra frutto di invidia più che di passione politica... sono già "fuggita" anni fa da quella rassegna di insulti che era diventata la ml movimento su ecn.org, penso che fuggirò anche da indymedia italia. che peccato
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ma che cazzo vi aspettavate?
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jena Saturday, Nov. 30, 2002 at 11:09 PM |
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Scusate compagni , ma io ho sollevato più di una perplessità su Firenze .Avevo previsto più d'una situazione di questo genere(non ci voleva un genio) e non sono stato cagato.Ora come la mettiamo? Possibile che non si è accorto nessuno che a Firenze sono stati delimitati gli spèazi di azione politica di chi non si riconosce nei gruppi dei buoni?Lo apriamo un cazzo di dibattito o no?
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ma che cazzo dite
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camillo Saturday, Nov. 30, 2002 at 11:28 PM |
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io cero e ho fatto cordone per arginare gli squotter, non c'era nessuna intenzione di vietare qualcosa, solo che l'atteggiamento violento di questo gruppo a volto coperto ci ha messo tutti istintivamente a difendere la festosità della manifestazione,e probabilmente abbiamo contribuito ad aumentare la tensione. Spesso la paura di venire strumentalizzati o dipinti come violenti determina atteggiamenti che possono facilmente venire fraintesi proprio come atteggiamenti di intolleranza. C'è invece istintualità, che è certamente influenzata dal clima di tensione che ormai metodicamente precede qualsiasi iniziativa di disobbedienza civile, e che,probabilmente per mancanza di "disciplina" di piazza, è facile fraintendere o interpretare nei modi più fantasiosi. Mi spiace che non si sia capito che ciò che è avvenuto sia stato un episodio ai margini di una manifestazione all'insegna della contestazione pacifica e plurale, e mi spiace che la fobia della violenza possa generare situazioni come quella di oggi, dove non c'è stato un cordone della fiom (manco l'ho visto il servizio d'ordine della fiom!) bensì un cordone spontaneo, con l'unico intento di isolare eventuali provocatori, che, comunque a onor di cronaca, avevano il viso coperto e per più volte ci hanno sputato addosso e lanciato mozziconi di sigarette accese, insultato pesantemente e in alcuni casi aggredito fisicamente. Non vogliamo essere nè stalinisti nè vogliamo monopolizzare il movimento, ma una cosa deve essere chiara a tutti, la non violenza è centrale nella strategia e le provocazioni non possono essere accettate. Un'ultima cosa: come si può pensare che i comunisti vogliono l'egemonia del movimento, evidentemente chi lo sostiene non ha capito un cazzo! Hasta siempre!
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ma che cazzo dite
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camillo Saturday, Nov. 30, 2002 at 11:29 PM |
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io cero e ho fatto cordone per arginare gli squotter, non c'era nessuna intenzione di vietare qualcosa, solo che l'atteggiamento violento di questo gruppo a volto coperto ci ha messo tutti istintivamente a difendere la festosità della manifestazione,e probabilmente abbiamo contribuito ad aumentare la tensione. Spesso la paura di venire strumentalizzati o dipinti come violenti determina atteggiamenti che possono facilmente venire fraintesi proprio come atteggiamenti di intolleranza. C'è invece istintualità, che è certamente influenzata dal clima di tensione che ormai metodicamente precede qualsiasi iniziativa di disobbedienza civile, e che,probabilmente per mancanza di "disciplina" di piazza, è facile fraintendere o interpretare nei modi più fantasiosi. Mi spiace che non si sia capito che ciò che è avvenuto sia stato un episodio ai margini di una manifestazione all'insegna della contestazione pacifica e plurale, e mi spiace che la fobia della violenza possa generare situazioni come quella di oggi, dove non c'è stato un cordone della fiom (manco l'ho visto il servizio d'ordine della fiom!) bensì un cordone spontaneo, con l'unico intento di isolare eventuali provocatori, che, comunque a onor di cronaca, avevano il viso coperto e per più volte ci hanno sputato addosso e lanciato mozziconi di sigarette accese, insultato pesantemente e in alcuni casi aggredito fisicamente. Non vogliamo essere nè stalinisti nè vogliamo monopolizzare il movimento, ma una cosa deve essere chiara a tutti, la non violenza è centrale nella strategia e le provocazioni non possono essere accettate. Un'ultima cosa: come si può pensare che i comunisti vogliono l'egemonia del movimento, evidentemente chi lo sostiene non ha capito un cazzo! Hasta siempre!
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la nonviolenza strategica
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mirco Sunday, Dec. 01, 2002 at 10:21 AM |
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Sinceramnete, dopo quanto avvenuto a Genova dove è stata ormai accertata la presenza di provocatori e infiltrati all'interno dei cosiddetti black-bloc, credo che isolare questi presunti anarchici dal corteo di Torino sia stata la scelta migliore. Non tanto perchè non si condividevano le loro posizioni (sulle quali sarebbe meglio comunque discutere un po') ma perchè oggi la nonviolenza è diventata la nostra arma migliore: se è vero che le rivoluzioni non si fanno con le belle parole è altrettanto vero che bisogna creare un consenso diffuso attorno al Movimento per cominciare ad aprire sempre più luoghi di analisi e di critica. Un primo grande passo è stato fatto a Firenze dove il Movimento ha veramente rotto gli argini e non potrà più essere accusato di essere violento col solo scopo di screditarlo e dividerlo. Se posso permettermi una provocazione sarebbe forse più utile tenere in piedi le carceri ma farci finire dentro chi veramente se lo merita.
Uno senza etichetta
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per strider
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curiosa Tuesday, Dec. 03, 2002 at 8:47 AM |
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stai tranquillo che dall'italia non ce ne andiamo, né io né i disobbedienti (quali siano le tue intenzioni al riguardo, se restare o migrare, sono fatti tuoi e non mi interessa) e su indymedia come vedi ci torno! vedi, il mio non era un invito al boicottaggio ma un "grido d'allarme" per quello che sta succedendo a indymedia italia: polemiche, sgambetti, divisioni... basta considerare la difficoltà con la quale è stata finalmente pubblicata sulla colonna centrale l'inchiesta su piazza alimonda. stammi bene, la curiosa
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