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Comunicato sugli arresti del 4
by TSF Thursday, Dec. 05, 2002 at 11:27 PM mail:

Comunicato del Torino Social Forum sugli arresti del 4

GENOVA 2001
VERITA e GIUSTIZIA
All'alba di mercoledì 4 dicembre 2002 è scattata in tutta Italia l'operazione "Delta", ordinata dalla Procura della Repubblica di Genova a carico di decine di manifestanti presenti a Genova nelle iniziative contro il G8.
Il giudice ha ordinato 45 perquisizioni e 23 ordini di custodia cautelare, di cui 9 in carcere e 4 agli arresti domiciliari, ma filtrano già notizie che dicono che non è finita.
Le imputazioni sono pesanti: devastazione e saccheggio (reati che prevedono pene da 8 e 15 anni e che difficilmente vengono contestati), fabbricazione, porto e detenzione di materiale esplosivo, porto e detenzione di arma impropria, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Appare per la prima volta anche lipotesi di reato di "compartecipazione psicologica"!
Così, all'indomani della richiesta di prosciogliere da ogni accusa il carabiniere Placanica sostenendo lincredibile storiella del proiettile deviato da un sasso in volo, dopo la riesumazione dei delitti di cospirazione e di associazione sovversiva nei confronti dei militanti della rete del sud ribelle, riparte la repressione e, ad un anno e mezzo dai fatti, si operano arresti e restrizioni della libertà per i manifestanti indagati mentre gli agenti (essi pure indagati) dei nuclei speciali di Canterini (autori del massacro alla Diaz), i carabinieri dei reparti antisommossa, gli agente dei Gom (i torturatori di Bolzaneto) e quelli dei reparti speciali della Guardia di Finanza si aggirano per l'Italia pronti a "difendere" ancora la legalità.
Nessun problema per quei solerti tutori dellordine mentre per i manifestanti sussistono "gravi pericoli di reiterazione del reato". Ci pare chiaro il tentativo, tutto politico, di porre su due piani diversi le violenze commesse contro le persone da parte di PS, CC, GdF e quelle di alcuni settori di manifestanti contro le cose. E' l'irrefrenabile desiderio di usare due pesi e due misure: per il movimento e i manifestanti le manette, la custodia cautelare; per le "forze dellordine" la garanzia a priori della "legittima difesa" e un trattamento di assoluto riguardo visto che è loro garantita la libera circolazione anche nel caso di indagini in corso e di probabile rischio di occultazione delle prove o di "reiterazione del reato". Per gli uni si respira odore dimpunità, per gli altri ritorna il misero destino di qualsiasi "contestatore": rumore di manette e clangore di sbarre.
Ma la cosa più grave è il fatto che la rilettura giudiziaria delle giornate di Genova si effettua spezzettando e decontestualizzando gli avvenimenti, nel tentativo di evitare di dare conto dellattacco preordinato ai manifestanti e della regia politica di quegli attacchi a cura del vice primo ministro (Fini), del ministro degli interni (Scajola) e del capo della polizia (De Gennaro).
Noi però ricordiamo cos'è stata Genova: la sospensione di ogni diritto, l'attacco proditorio ai cortei e alle piazze tematiche, l'omicidio di Carlo, la caccia alluomo scatenata sul lungomare, i pestaggi indiscriminati e le torture per i fermati, le menzogne di stato e la costruzione di prove false.
Ricordiamo e non accetteremo nessun tentativo di riscrivere quella storia ad uso dei padroni del mondo. Da oggi, più che mai, torneremo alla mobilitazione e al confronto fra le diverse componenti del Movimento e continueremo ad operare contro ogni tentativo di divisione e perchè sia fatta finalmente verità e giustizia.
ASSEMBLEA di MOVIMENTO
indetta dal Social Forum - domenica 8/12 ore 17.00
Hiroshima Mon Amour, via Bossoli 83 Torino

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