Un volantino interessante.
Durante il presidio di oggi all'Arcimboldi i lavoratori della Scala (che hanno devoluto due ore di lavoro ai lavoratori dell'Alfa) hanno distribuito un suggestivo volantino (che imita l'impaginazione dei programmi del teatro milanese) che recita così:
TEATRO DELLA SCALA
Siamo con gli operai FIAT di Arese, Mirafiori, Cassino, Termini Imerese e le migliaia di invisibili dell'indotto, minacciati in quello che distingue un uomo da uno schiavo: la dignità, il posto di lavoro. Il lavoro finalmente uscito dalla clandestinità in cui l'aveva relegato il postmoderno, irrompe nei nostri/vosti sogni: "nessun dorma". Il lavoro dopo l'umiliazione della cassa integrazione, mobilità, flessibilità si evolve nell'incubo dei licenziamenti? Anni di esportazioni di merci ed impianti nel Terzo Mondo vi hanno affascinato tanto che siete accarezzati del desiderio forte di importarne le meravigliose condizioni di lavoro lì realizzate. DIMENTICATEVELO! Con i nostri figli noi uomini e donne non lo permetteremo, le nostra vita non è merce. E la musica....non sente?
Lavoratori, RSA CGIL, Teatro alla Scala
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