sfollate lunedģ duemila famiglia che occupavano una zona di Garulhos,in Brasile
A Guarulhos (Brasile), duemila famiglie senza tetto affrontano il rischio di uno sgombero (previsto per oggi),e la solidarieta“ internazionale potrebbe essere decisiva. La storia inizia a meta luglio del 2002, quando un gruppo di qualche centinaio di famiglie occupa un area urbana abbandonata a Osasco, vicino a Sao Paulo. La zona di 50 ettari, inserita in un elegante circondario, e usata come discarica illegale, venne occupata da diecimila persone, che abitavano in semplici tende. Il governo della cittį e i ricchi vicini iniziarono immediatamente una campagna accusando i nuovi arrivati di aver rubato la terra e di aver portato ladri e spacciatori nella zona. Dopo 5 mesi, lo sgombero. Il proprietario dell'area e il governo cittadino mandarono dei bulldozer che, protetti da polizia in assetto anti-sommossa, rasero al suolo le case. Tutto questo di fronte a lavoratori, donne, vecchi, bambini, che piangevano sui resti delle loro case, dei loro spartani arredi e dei loro pochi beni personali. I senzatetto riuscirono ad ottenere un accordo con il governo statale, e furono trasferiti in un area inutilizzata di proprietį dello stato a Guarulhos, sempre vicino a Sao Paulo ma distante piu“ di 20 miglia dalle loro vecchie case e dai loro lavori. Ma quando i bus che li stavano trasferendo arrivarono, si trovarono di nuovo a dover fronteggiare la polizia. Il governo cittadino di Guarulhos (controllato dal PT, il "partito dei lavoratori" del neopresidente Lula) aveva chiesto alla polizia di impedire che si sistemassero nell'area, sostenendo che la citta non aveva le strutture necessarie per ospitare le famiglie e che il loro trasferimento violava la legislazione urbana. Si fini“in tribunale e il giudice decise per un nuovo drammatico sgombero,previsto per il prossimo lunedi, 4 gennaio. I senzatetto non possono fare altro che resistere. La polizia arrivera“ nel primo mattino e le famiglie temono il massacro. Gli attivisti locali si stanno mobilitando per unirsi alle famiglie. Si fa appello agli attivisti internazionali perché facciano pressione sulle autoritį.
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