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Non nel nostro nome ! (commento su lula, WSF, WEF)
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pablo bergel (trad dall'argentino di blicero) Wednesday January 22, 2003 at 06:03 PM |
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Non nel nostro nome ! (commento su Lula, WSF, WEF)
L'annuncio che il presidente Lula presenziera' alla riunione del World Economic Forum il giorno seguente al suo intervento davanti a migliaia di attivisti sociali nel Foro Socaile Mondiale di Porto Alegre, sta producendo crisi di proporzioni epiche tra gli organizzatori e i partecipanti del WSF. Alcune voci del Comitato Internazionale, come quella del sociologo Emir Sader , legato al Movimento Sim Terra, o quella di Bernard Cassen, fondatore di Attac e sostenitore iniziale del WSF, si sono fatte sentire pubblicamente per chiedere a vario titolo che Lula " non vada a Davos". Siamo solo all'inizio pero'. Se il governo e il PT non annullano la manovra si loro sponte, e l'organizzazione del Foro non sviluppa un piano per tempo per intercettare la manovra stessa, la credibilita' e il futuro della maggiore iniziativa globale "per un altro mondo possiblie" e' in serio pericolo. E' la crisi che attacca gli elementi di base che costruiscono l'identita' e la metodologia del WSF. Da una parte la carta dei principi del Foro definisce il foro stesso come non partitario e non governativo; in questo senso l'invito ufficiale di un capo di governo a parlare in questo ambito implica di per se' una trasgressione grave dei principi del foro stesso; se a questo si aggiunge che si stanno usando due pesi e due misure nel caso di Lula, dato che l'anno scorso lo stesso principio fu usato per rifiutare la presenza di Fidel Castro. Il principale attacco all'identita' del Foro risulta comunque essere nel fatto che il WSF fu fondato come un evento in diretta contrapposizione con Davos, come forum sociale alternativo al foro dei potenti del pianteta. Nonostante il WSF si sia proposto di andare al di la' della natura "anti" iniziale, avanzando in direzione di proposte e articolazioni molteplici in direzione di questo orizzonte utopico da cui nasce la sua creazione, il foro non potra' mai rinnegare la sua natura antagonista senza diventare qualcosa di diverso dal foro social mondiale. Il colmo dei colmi e' che il ministro Gilberto Gil cerca di giustificare la presenza di Lula a Davos dicendo che "portera' in quei luoghi il messaggio del Social Forum"! Nessuno necessita, ne desidera, ne ha richiesto, ne permettera' che Lula (ne' nessun altro) sicostituisca come "rappresentante" del WSF per un qualsiasi motivo o istanza, meno che meno per andare al Foro Economico Mondiale di Davos come portavoce, per dialogare con banchieri e criminali in guanti bianchi!! Non desideriamo dialogo ne' articolazione con tutto cio'! I nostri veri rappresentanti a Davos saranno le migliaia di persone che cercheranno di bloccare la riunione ponendo le proprie parole e i propri corpi in gioco per denunciarla e impedire che si svolga. Qeusti attivisti hanno il nostro mandato e il messaggio dei movimenti sociali e della resistenza globale contro la mafia neoliberista. L'operazione di Lula deve essere denunciata per quello che e': una manovra nel piu' vecchio stile politico populista e autoritario, per attribuirsi una rappresentazione illegittima, e espropriare in un colpo solo il piu' grande capitale sociale e simbolico accumulato dai movimenti sociali di tutto il mondo, e sedersi a negozioare con i padroni dell'altro capitale, il capitale finanziario. Qeusta fermezza non puo' essere interpretata come una opposizione o un boicottaggio al governo democratico e popolare del PT, a cui molti di noi augurano il maggior successo possibile; ma una cosa molto diversa e' l'opportunismo. Il Comitato Internazionale e tutte le migliaia di noi che si sono mobilitzzati quest'anno al Foro Sociale Mondiale dobbiamo fermare questa manovra e dire a Lula " Non in nostro nome!" ("Not in our name!", ndt).
italy.indymedia.org/news/2003/01/158876.php
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Perchè?
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Kid Wednesday January 22, 2003 at 08:23 PM |
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ma perchè? lula è una figura governativa,comunque e prima di tutto, perchè non dovrebbe andare a davos?
Lula sta dimostrando a buona parte del mondo che tra il dire e il fare c'è di mezzo meno acqua di quanta si pensi (rimanda l'acquisto di mezzi militari, manda l'esercito a sistemare strade e ferrovie invece che invece che a caccia di talebani, rende proprietari di un pezzo di terra gli abitanti delle favelas, va a davos con un aereo di linea invece che con l'aereo presidenziale....etc), perchè non dovrebbe andare a mettere questi dati di fatto sotto gli occhi dei suoi "indegni" compari?
secondo me lula DEVE andare a davos con la chiarezza delle sue idee e a puerto alegre con la forza delle sue azioni.
come presidente mi sembra un suo dovere abbastanza irrinunciabile, a differenza del nostro "presidente operaio" che non è ne l'uno ne l'altro, Lula è stato un lavoratore, un sindacalista ed ora è presidente e da presidente si deve comportare.
Il fatto che poi vada al forum sociale non mi sembra in contraddizione ne con la sua partecipazione a davos, ne con gli ideali che porta avanti come capo di stato...
solo la mia opinione.....
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i nostri/vostri compagni
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uomociondolante Wednesday January 22, 2003 at 09:08 PM |
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mandateli lassù,proletari,investiti di un mandato che si intesse delle vostre rinunzie e prima che canti il gallo i vostri migliori compagni avranno rinnegato l'ideale,venduti i fratelli,fucilati in nome dell'ordine per la salvezza dello stato... non mi piace parlare per citazioni ma penso possa essere utile a questo "vivacissimo dibattito". saluti fradici di libertà(non ne è mai abbastanza)
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LULAHOP
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viva viva sant'eusebio!! Friday January 24, 2003 at 02:09 AM |
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perche tutto sto entusiasmo per lula? è semplicemente un cattolico moderato neanche fosse che guevara!certo per un paese come il brasile abituato ad avere degli squali senza scrupoli come presidente è certo un passo avanti..ma bastano 2 prevedibili mosse un po' populiste per definirlo un presidente rivoluzionario? ancora un po' e assomiglia a pezzotta...vabbe ma ormai a sti social forum suore e preti ci vanno in massa..qua piu' che rivoluzione sembra comunione e liberazione....mah... ego te absolvo in nomine patri et santi e vaffancul'ammata...
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Fa bene ad andare
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Paco Friday January 24, 2003 at 01:34 PM |
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Sono d'accordo con i tanti che hanno scritto che Lula fa bene ad andare a Davos: e' pur sempre un capo di stato e sin dall'inizio si sapeva che non sarebbe stato un Castro o un Chavez, che ñlo vogliate o no. Se sara' coerente ed esprimera' a Davos quello che ha fatto e detto fino ad ora, allora e' giusto che ci vada.
D'altro canto penso che a Porto Alegre non avrebbero mai dovuto accettare il suo intervento. Si e' detto, e giustamente, che i capi di stato non sono ammessi a parlare. Allora perche' Lula si'? Il suo posto e' a Davos con gli altri. Lui ha accettato di cambiare il Brasile seguendo le regole del gioco. Noi no-global rifiutiamo queste regole. Dunque possiamo ammirarlo, appoggiarlo e dargli fiducia, ma smettiamola di pensare che sia uno di noi!!!
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assolutamente d'accordo
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sheherazade Friday January 24, 2003 at 01:41 PM |
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con paco: il suo posto è a davos, non a porto alegre. non credo nella lotta all'interno delle isttuzioni: non voto, non ho mai avuto una tessera, e mi sento di dire che lula per il momento sta facendo il suo dovere.governare uno stato nel suo(dello stato) interesse.niente di più e niente di meno.
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Vogliamo provare, ogni tanto ad essere realisti?
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Sydbarrett76 Friday January 24, 2003 at 02:01 PM |
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Scusate, gente, ma ogni tanto in queste discussioni mi sembra che manchi completamente un minimo di ragionamento.
Lula è un capo di stato, pertanto non vedo perchè non dovrebbe essere a Davos. Partecipare al summit di Davos non comporta necessariamente approvare supinamente le politiche dei vari organismi economici internazionali, anzi è una delle sedi in cui un capo di stato che non le condivide può se non altro provare a contrastarle (riuscirci è un altro paio di maniche...).
Lula è stato eletto in Brasile per le sue proposte che qualcuno definisce populiste. Da quando è stato eletto Lula sta attuando queste proposte, non vedo cos'altro avrebbe dovuto fare. Non mi sembra che Lula stia facendo porcate alle spalle di chi l'ha votato, quindi se non altro si sta comportando onestamente verso i suoi eletori (fino a che non cambia comportamento, ovviamente...).
Lula e il suo partito in Brasile stanno attuando o stanno provando ad attuare alcune delle cose che sono sempre state portate avanti anche dal movimento (ad es. il bilancio partecipativo). Porto Alegre era stata scelta come sede dei WSF anche perchè il PT lì attuava il bilancio partecipativo. Non vedo perchè SOLO per essere un capo di stato Lula non dovrebbe poter partecipare al Forum, ci sono governi e governi e sinceramente PER ADESSO Lula è un buon punto di partenza per provare a vedere se le nostre proposte sono veramente attuabili o se sono solo utopie che ci divertiamo a raccontarci fra di noi. Lula mi sembra uno dei pochi governenti con cui poter provare ad intavolare un dialogo sui programmi e sui contenuti.
Insomma, secondo me è arrivato il momento di crescere e di cominciare a discutere su come vogliamo provare ad attuare veramente le proposte costruite in questi anni. Possiamo portare in piazza anche 4 milioni di persone, ma se le proposte si limitano adessere slogan urlati in piazza o documenti che ci giriamo da un sito di controinformazione all'altro non andiamo da nessuna parte..... Le democrazie esistono, per decidere VERAMENTE gli orientamenti dei governi bisogna farne parte e non solo provare a tirargli la giacchetta. Se le poche persone che hanno un minimo di senso di giustizia sociale e un minimo di rispetto per gli altri e per il pianeta continuano ad allontanarsi dalla politica e a disprezzarla "per principio" (come se fosse un dogma religioso...) le cose non potranno che peggiorare e sarà sempre più difficile anche manifestare il proprio dissenso. Cominciamo a parlare di come fare a prendere il potere invece di disprezzarlo in sè e basta. (vi supplico, non mi parlate di rivolte e di lotta armata, semo 4 gatti e OGGI, nel 2003, non su marte o fra 500 anni, ci farebbero un culo come un secchio a missilate). REALISMO COMPAGNI!!!!
Sydbarrett76
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precisazione
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Sydbarrett76 Friday January 24, 2003 at 02:04 PM |
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Quando dico che le democrazie esistono non parlo di stati in cui a ecidere è davvero il popolo. Intendo dire che al momento attuale le decisioni le prendono i governi eletti attraverso elezioni, che ci piacciano o meno, quindi prima di poter instaurare nuove forme di stato non capitalista dobbiamo poter prendere decisioni, diventare maggioranza e oggi, almeno in europa non lo siamo.
Sydbarrett76
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