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BOLIVIA: impressioni di chi ci vive
by mAtA Thursday January 23, 2003 at 02:02 PM mail:  

Vi giro una corrispondenza di un fratello che vive e lavora in Bolivia da una decina di anni nel Teatro de los Andes http://www.utopos.org/losandes/andes.htm Sono due mail spedite a una sorella che oggi vive in Italia ma che ha lavorato nel Teatro de los Andes in Bolivia. Le lascio in forma di corrispondenza.

21-01-03

Cara Fede, eccomi prontamente a darti lumi sulla
situazione Boliviana e ovvio la mia interpretazione.
Innanzitutto, e tu dovresti saperlo gia', i titoli e
commenti che arrivano in Italia sono allarmisti e
credo con qualche fine nascosto.
Non e' che la situazione sia tranquilla, anzi sono
iniziati i bloqueos e ancor prima che la faccenda si
surriscaldi ci sono stati 6 morti (ovviamente dall
aparte dei cocaleros), cioe' Goni ha mandato un casino
di truppe sul posto e non permesso nemmeno che
iniziassero i blocchi. Cioe' sono iniziati ma subito i
militari liberavano i posti per cui si puo' dire che
si poteva circolare con qualche rischio e molti hanno
preferito non farlo. Poi e' iniziata una marcia da
Patacamaya a La Paz dei vecchietti jubilados che con
fatica sono arrivati a La Paz dopo un accordo di
discussione. Oggi doveva iniziare il bloque de los
campesinos de Chuquisaca e' stato rinviato di 48 ore.
Insomma c¿e¿ una situazione strana: c'e' molta meno
tensione e rivolta di altre volte (Bolivia NON brucia,
e non c'e' rivolta) eppure la situazione e' piu'
pericolosa. Perche'? e qui va la mia analisi.
Evo Morales ha molta forza parlamentare che pero' come
ogni opposizione non gli basta mai per mettere in
crisi il Governo. Prima di iniziare i blocchi ha
cercato di proporsi non solo come leader dei cocaleros
ma di tutti i settori sociali e del movimento in
genere, chiedendo a Goni di sedersi a un tavolo a
discutere con lui su tutti i problemi, porto del gas
incluso (qui la storia e' piu' sud americana di quel
che si pensi, non ci sono argomenti tanto forti per
dire e' meglio Peru' che Cile, pero' si' si puo'
riunire le masse per dire NO al Cile per le vecchie
questioni) E qui gli e' andata buca: Il Goni se
accettava automaticamente dava il riconoscimento di
leader unico (e non di terrorista) a Evo Morales per
cui gli ha risposto: No caro signore, il Governo
discute ogni problema con i relativi rappresentanti
del settore. Mallku neanche a parlarne che dia la
rappresentanza a Evo di discutere i problemi dei
campesinos aymara, Alejo Veliz lo stesso e cosi' gli
altri.
Per cui Evo ha dovuto iniziare i blocchi per
dimostrare che rappresnta il movimento piu' forte,
piu' combattivo, piu' organizzato. Ovviamente il costo
sociale e di vite umane non entra nella discussione
ideologica. Ogni morto e' un martire da usare.
I miei timori al momento di votare Evo erano questi,
la speranza era che fosse per lo meno un po'
intelligente e farsi consigliare da gente con la testa
non da intellettuali, politologi, sociologi frustrati
tutta la vita per aver cavalcato il cavallo sbagliato.
Adesso c'e' l'occasione Evo, il movimento No-global
(Marcos, come in Europa, non tira piu', in fondo non
ha mai vinto, non si ribella, non muore e non fa
morire per la causa. A cosa serve? Non lo sotteriamo,
perche' e' sempre imprevedibile e puo' ritornare ed
essere utile, pero' non ne parliamo come fa' lui. Con
la piccola differenza che il silenzio di Marcos e' una
bomba innescata nel fianco dei potenti, il silenzio
della cosidetta comunita' internazionale e' come il
cancro per Marcos e l'EZLN).
Ovviamente prendere ad esempio Marcos e' troppo
difficile, in fondo lui non vuole il potere i piccoli
politicanti di qui Lo cercano tutto il giorno, pero'
ci sarebbe l'esempio di Lula (che duri o no poco
importa, che riesc ao no poca importa) con piccole
cose, altamente a reddito politico popolare, alle
quali nessuno, nemmeno l'imbecille di G.W.B jr. Puo'
dire no. Cosi' ti costruisci un vero appoggio
popolare, forse qualcosa di buono riesci anche a farlo
praticamente. Ovviamente la tua linea politica rimane
NO al neo-liberismo ecc., magari fai una bella
milionaria manifestazione contro gli EE.UU. e la
politica del Fondo Monetario, del BID, delle
Multinazionali, della Finanza, ma non farai mai una
rivolta su questi temi.
Ora cosa succedera'? L'unica cosa vera e' che Bolivia
sta affondando in una crisi economica tanto profonda
quanto stupida e non ci sono orizzonti sereni. Per cui
da un lato e' giusto opporsi a questa situazione, a
questo Governo, dall'altra c'e' solo ideologia
populista senza futuro, non c'e' intelligenza, non
c'e' cultura. en el frattempo i ricchi continuano a
essere ricchi e i poveri aumentano di numero e di
miseria, ammesso che ci sia un limite alla miseria,
cioe' dove il livello di miseria diventa' poverta',
sub-desarrollo, sub-umano.
E io comincio ad avere un po' di schifo per tutto
questo, cerco di mantenere un equilibrio di analisi e
di giudizio, pero' non so veramente che fare.
Questo sistema riesce a darti un unica scelta: la
violenza.

In tutto questo casino, c'e' gente che vuole dire la
sua, con prepotenza, con saccenza come alcuni
giornalisti frustrati che ora (e questo e' positivo)
pubblicano Le Monde Diplomatique in Bolivia. Adesso
per 10 Bs. Ogni mese nei posti di vendita dei giornali
trovi le Monde, con due pagine dedicate a Bolivia dove
scrivono Walter Chavez, Sergio Caceres, Gustavo Linera
(gente superba, che pensa di detenere la verita' e
quindi violenta) o cose tipo quelle che ho letto oggi
su un giornale fatto a Cocha da giovani universitari,
dove uno stronzo difende l'uso ancestrale di mascar la
coca per poter lavorare ai ritmi imposti qui. Al tipo
non gli passa per la testa che dovrebbero incazzarsi
per ottenere di lavorare meno e guadagnare di piu'.
Dice: perche' i gringos vogliono toglierci la coca che
ci permette di sopportare il lavoro duro? Io questo se
vado a Cocha lo cerco, gli compro tre libras de coca e
lo mando a lavorare 8 ore al giorno al mercato a
scaricare camion, forse si illumina. Questa gente
dovrebbe passare la vita ad ascoltare e mai a parlare
(sto rivalutando vecchi sistemi di punizione: tagliare
la limgua, le mani... Chi le taglia? Se riuscissi a
rsiolvere questo problema gia' avremmo un Monte Rico
fatto di mani, linmgue ecc.)

Boh spero che quello che ti scrivo possa esserti
utile, sta attenta, almeno tu che hai visuuto qui, di
non cadere nella trappola: titoli tipo Bolivia Brucia,
a chi servono? Magari ci arrivano qui i rivoluzionari
europei convinti che qui c'e' la soluzione all
arivolta che non riescono a fare in Europa, anzi
nemmeno a impedire che la destra vinca dappertutto.

Baci dall'orso andino
paolo

-------------------
23-01-03

cara Fede, permesso accordato e anzi grazie.
Qui le cose evolvono rapidamente: pare quasi sicuro un
accordo fra il Mallku e Evo e cio' sta provocando
reazioni varie:
- la gente non capisce piu' il gioco, i due prima si
dividono e poi si riuniscono
- nonostante i morti aumentino, ieri hanno ucciso un
militare, i blocchi praticamente non esistono. Il
traffico e' scarso ovviamente, soprattutto di notte,
ma di giorno si puo' passare. Cioe' la situazione
reale e' di violenza ma non si vede.
Stanno circolando due voci:
- che ci siano gruppi terroristi nel Chapare (il
Governo smentisce)
- Il Governo dichiara che il movimento dei cocaleros e
soprattutto le azioni di bloqueos sono finanziati
dall'estero, in particolare pare da Ongs.

Ancora non c'e' pericolo di estado de sitio, pero'
gia' da settori produttivi si chiede al Governo che lo
dichiari.
Cio' che appare chiaro e' che Governo, Evo Morales, il
MAS e un po' tutti stanno giocando una delicata
partita politica, non importa il prezzo che si deve
pagare, beh ovvio che devono pagare chi per
disperazione possono giocarsi solo la vita.
Altra cosa strana e' il silenzio assoluto
dell'Ambasciata Americana da quando Goni e'
Presidente: ci sara' qualcuno che tira i fili per
risolvere problemi esterni a Bolivia: el Plan
Colombia, Venezuela, Argentina, Lula (fino a quando
accetteranno le sue magie?)Ecuador (Presidente e' chi
anni fa' ha sollevato il popolo contro la costruzione
dell'oleodotto). Beh io sono anche convinto che la
guerra all'Iraq e' una delle ultime scappatoie
politico-economiche degli USA, forse e' piu' facile in
Latino America, con meno rischi di terrorismo e sempre
con una copertura speciale, quella della droga.
Sai quello che piu' mi preoccupa e' che ne' gli uni
(Goni e Governo) ne' gli altri (Evo,Mallku, parti
sociali) capiscano fino in fondo che c'e' qualcuno che
li muove a piacimento o almeno che ci puo' essere il
sospetto.
Beh visto il tuo interesse ti terro' informato.
Ciao, baci
Paolo

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Titolo Autore Data
Informazioni Filippo Friday June 20, 2003 at 07:46 AM
Informazioni Filippo Friday June 20, 2003 at 07:46 AM
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