Documento ad uso interno alla Rete di Lilliput a cura del Gruppo di Lavoro
Tematico "Nonviolenza e Conflitti" della Rete di Lilliput.
Aloha, Massimiliano Pilati
(referente del GLT-NV)
Indicazioni alle lillipuziane e ai lillipuziani che intendono Partecipare ai blocchi dei treni "armati".
Il Glt-nonviolenza e conflitti della Rete Lilliput condivide ed appoggia gli attuali tentativi in corso da parte del movimento tesi ad ostacolare e bloccare il transito di treni 'armati' sul nostro territorio e invita tutti i lillipuziani disponibili ad attivarsi e a partecipare.Essendo questa una pratica già più volte agita dai movimenti nonviolenti in Italia e nel mondo, ci sentiamo di poter dare alcuni minimi consigli di metodo: 1. si tratta di un'azione di disobbedienza civile, illegale e penalmente perseguibile: è giusto esserne consapevoli; 2. è importante che chi decide di prendervi parte valuti quindi preventivamente i rischi che è disposto ad assumersi e scelga di volta in volta, dichiarandole, le modalità della sua partecipazione; 3.sarebbe meglio non partecipare all'azione da soli, ma con un piccolo gruppo d'affinità, ancora meglio se già organizzato e formato come GAN; soprattutto se andate da soli, premunitevi con fazzoletti, acqua e limone, portatevi dietro i documenti d'identità, copritevi bene (sia per il freddo, che per i colpi...); 4. se iniziassero disordini o scontri violenti, soprattutto se provocati da manifestanti, dissociatevi immediatamente da essi e allontanatevi dal luogo dell'azione, magari proseguendone un'altra nei pressi, se possibile, ma con le vostre modalità; 5. insistete il più possibile perchè tutti i manifestanti chiariscano ed esplicitino consensualmente (preventivamente e durante il processo) la natura del 'blocco' (simbolico, reale, a tempo, a oltranza, botte incluse/escluse...), in modo tale da non trovarvi a gestire troppi imprevisti 'interni' (già ce ne saranno tanti 'esterni'...!); 6. se ve la sentite, siate presenti e attivi nei momenti di contatto con la polizia e con la stampa, magari proponendovi anche tra i portavoce, in modo tale da limitare i rischi di strumentalizzazione e manipolazione dell'azione stessa. 7. cercate di favorire sempre la creazione di un clima a bassa tensione, se possibile ironico e giocoso, meno 'militarizzato' ed aggressivo possibile... 8. tenete sempre conto del contesto in cui la vostra azione è inserita, della gente che avete intorno e della sua sensibilità;ricordatevi che l'azioneè inserita in un processo più ampio, che non è l'unica 'battaglia' da cui dipende o meno, in sè e per sè, il riuscire a 'fermare la guerra'. 9. se avrete dei dubbi, state il più possibile in contatto (anche telefonico) con persone di cui vi fidate, con il vostro gruppo di riferimento; non abbiate paura di avere paura e di riconoscerla, e di chiedere aiuto e collaborazione a presenti o ad assenti, pesando però il meno possibile sullo svolgimento dell'azione stessa;
Consigli:
1) leggete all'istante: -) kit della 'guida per l'azione diretta nonviolenta', edita da altreconomia-ed.berti. -) Tecniche della nonviolenza di Aldo Capitini
2) A breve consigliamo ai nodi che ancora non l'hanno fatto di organizzare momenti formativi alla nonviolenza e alle azioni nonviolente (vedere percorso verso i GAN).
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