Nelle prime due settimane di febbraio crollano le importazioni di petrolio in America e salgono le esportazioni: c'è chi guadagna con l'alto prezzo del greggio
Le statistiche permettono, a volte, di far vedere realtà scomode. E illeciti profitti. La notizia è questa secondo l'EIA (Energy Information Administration) nelle prime due settimane di febbraio l'import di greggio (crude oil) in America è diminuito del 4,6% (incluse le Riserve Strategiche) mentre l'export è aumentato del 25%. Il che vuol dire che con il prezzo del Petrolio a 33,8 $ al barile c'è qualcuno che sta guadagnando vendendo petrolio non raffinato. E' speculazione pura. Non solo questa speculazione ci fa capire - io l'avevo già capito - che gli Amerikani (compagnie, brookers e Governo) non temono uno shock petrolifero. anzi. Ci guadagnano. Che la Squadra del Presiddente e il Presidente stesso rappresentino le "famose sorelle" (Exxon, Chevron, ecc. ecc.) è cosa nota. Che ne interpretino così bene gli interessi è però da encomio solenne
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