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Palestina: missili Gaza
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aliga Wednesday, Mar. 05, 2003 at 9:18 PM |
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M.O.: MISSILI SU STRISCIA DI GAZA.
Almeno cinque missili sono stati lanciati stanotte dagli elicotteri da combattimento israeliano su bersagli nel settore settentrionale della striscia di Gaza. L'operazione, della quale non e' ancora noto il bilancio di sangue, e' scattata dopo la bomba suicida di stamane ad Haifa, ed alla successiva riunione del gabinetto di sicurezza israeliano.
Testimoni palestinesi riferiscono da Gaza che una colonna di carri armati israeliani e' penetrata dal lato del deserto nel territorio, ed ha preso posizione a ridosso del campo profughi di Jabaliya, lungo la strada che collega Jabaliya stessa alla citta' di Gaza. Nessuna risposta viene fornita a chi chiama le fonti ufficiali dello stato ebraico, per chiedere la versione israeliana dei fatti.
I blindati erano stati preceduti in quel settore da unita' dei reparti speciali dell'esercito israeliano che hanno ucciso un palestinese e ne hanno ferito almeno un altro. Nel nord della striscia, i militari israeliani hanno tagliato l'elettricita' a Beit Lahiya, Jabaliya e Beit Hanun.
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Gaza, 5 marzo 2003 - sangue su sangue
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gap Thursday, Mar. 06, 2003 at 5:11 PM |
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Le operazioni delle forze di occupazione israeliane sono cominciate intorno alle 23,30 di ieri (5 marzo), quando una colonna di circa settanta carri armati coperti da quattro elicotteri Apaches sono penetrati da est e da nord nella citta' di Gaza, nell'area di Jabalyia, tra il quartiere e l'omonimo campo profughi (il piu' grande tra tutti i campi rifugiati: 100.000 abitanti). Nelle operazioni, mirate alla distruzione di officine meccaniche e ricerca di militanti del gruppo islamico Hamas (che ha rivendicato l'operazione suicida di ieri ad Haifa costata la vita a 15 persone) sono rimaste uccise 3 palestinesi. Al termine delle operazioni, quando i blindati hanno lasciato l'area la gente si e' riversata per strada nel tentativo di recuperare quanto possibile dalle officine e dalle abitazioni in fiamme. Intorno alle ore 6,30 del mattino (6 marzo) alcuni blindati sono ritornati nella zona e aperto il fuoco sulla folla, uccidendo altre 8 persone. Il primo ministro Sharon ha dichiarato l'ottima riuscita dell'operazione affermando che le vittime erano palestinesi armati, mentre il bilancio finale e' di 11 morti e piu' di 50 feriti, al 90% civili inermi: tra le vittime 3 erano bambini. Per un giorno almeno, l'attenzione dei media si sposta dall'Iraq e ritorna sulla questione palestinese. Qualcuno ha scritto: "torna a scorrere il sangue in Medio Oriente", dopo l'attentato suicida, senza dubbio grave perche' ha avuto come vittime civili innocenti, di ieri su un autobus nella citta' israeliana di Haifa. Delle vittime di questa notte a Gaza se ne parlera' giustificandola come una risposta all'attacco suicida. Era dal 5 gennaio che non c'erano attentati in Israele. Nei Territori Palestinesi invece in questi due mesi i cannoni non hanno smesso di tuonare e solo nell'ultimo mese si contano piu' 100 vittime palestinesi.
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Gaza, 5 marzo 2003 - sangue su sangue
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gap Thursday, Mar. 06, 2003 at 5:12 PM |
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Le operazioni delle forze di occupazione israeliane sono cominciate intorno alle 23,30 di ieri (5 marzo), quando una colonna di circa settanta carri armati coperti da quattro elicotteri Apaches sono penetrati da est e da nord nella citta' di Gaza, nell'area di Jabalyia, tra il quartiere e l'omonimo campo profughi (il piu' grande tra tutti i campi rifugiati: 100.000 abitanti). Nelle operazioni, mirate alla distruzione di officine meccaniche e ricerca di militanti del gruppo islamico Hamas (che ha rivendicato l'operazione suicida di ieri ad Haifa costata la vita a 15 persone) sono rimaste uccise 3 palestinesi. Al termine delle operazioni, quando i blindati hanno lasciato l'area la gente si e' riversata per strada nel tentativo di recuperare quanto possibile dalle officine e dalle abitazioni in fiamme. Intorno alle ore 6,30 del mattino (6 marzo) alcuni blindati sono ritornati nella zona e aperto il fuoco sulla folla, uccidendo altre 8 persone. Il primo ministro Sharon ha dichiarato l'ottima riuscita dell'operazione affermando che le vittime erano palestinesi armati, mentre il bilancio finale e' di 11 morti e piu' di 50 feriti, al 90% civili inermi: tra le vittime 3 erano bambini. Per un giorno almeno, l'attenzione dei media si sposta dall'Iraq e ritorna sulla questione palestinese. Qualcuno ha scritto: "torna a scorrere il sangue in Medio Oriente", dopo l'attentato suicida, senza dubbio grave perche' ha avuto come vittime civili innocenti, di ieri su un autobus nella citta' israeliana di Haifa. Delle vittime di questa notte a Gaza se ne parlera' giustificandola come una risposta all'attacco suicida. Era dal 5 gennaio che non c'erano attentati in Israele. Nei Territori Palestinesi invece in questi due mesi i cannoni non hanno smesso di tuonare e solo nell'ultimo mese si contano piu' 100 vittime palestinesi.
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