volantino distribuito in quartiere e al corteo al centro di roma
NON BASTERANNO CENTO CAROGNE NERE
Questa notte un gruppo di fascisti ha assassinato, fuori da un bar frequentato notoriamente da compagni del Movimento milanese, tagliandogli la gola, DAVIDE CESARE, un compagno dell' "O.R.So" (Officina delle Resistenze SOciali) e ha ferito, con diverse coltellate alla schiena, un altro compagno tutt'ora in prognosi riservata. Agli amici, compagni e parenti accorsi all'ospedale polizia e carabinieri hanno riservato un "trattamento" a colpi di manganelli, bastoni e armi improprie. I servi in divisa si sono accaniti nell'insensata caccia all'uomo nelle corsie dell'ospedale colpendo persone già provate dall'orribile accaduto e terrorizzando medici, infermieri e pazienti che stanno in queste ore rilasciando dichiarazioni di accusa nei confronti delle cosiddette “forze dell’ordine”.
Il fascismo non è altro che l'altra faccia della democrazia; quando la democrazia non riesce a garantire la produzione e il controllo sociale attraverso il consenso ecco lì il fascismo con il suo corollario di squadracce e violenza. Cosi è stato in Italia nel 20-21 dove il fascismo è la risposta dei borghesi terrorizzati dai lavoratori che occupavano le fabbriche e nella pratica vedevano che un altro mondo era possibile e a portata di mano. Dal 1969, da Piazza Fontana in poi, la strategia della tensione con le bombe che hanno insanguinato piazze e treni mirava ad arginare quel forte movimento che contestava la ristrutturazione capitalista e i "sacrifici" imposti con l'appoggio dei sindacati.
Oggi vediamo sotto i nostri occhi che il consenso viene meno: l'opposizione che da anni trovano i "grandi della terra" in ogni città che li ospita non sono che il segno più evidente di questo calo. E’ ormai chiaro che il prossimo futuro oltre alle guerre, che si annunciano numerose, sarà di flessibilità lavorativa e precarizzazione di ogni aspetto della vita. L'inasprimento delle pene (quando lor signori si condonano tutto), la costruzione di nuove carceri in una società dove il carcere esce fuori dalle sue quattro mura per riempire la città di grate, telecamere, assistenti sociali, guardie (il poliziotto di quartiere) è indicativo di come lo Stato si prepara ad affrontare i prossimi anni: con un aumento del controllo sociale e della repressione. In ciò il ruolo che vediamo viene dato ai fascisti, allegramente finanziati dai padroni e padroncini (i fascisti di Forza Nuova stanno comprando delle televisioni locali nel nord-est) è quello di alimentare attraverso il razzismo la guerra tra gli oppressi, e colpire chi tra gli oppressi vuole la pace, per colpire gli oppressori. In ciò non possiamo appellarci alle istituzioni, ai partiti ai sindacati (pur anche antifascisti), ma autonomamente organizzarci per l'unica guerra giusta: la guerra agli sfruttatori, che ricaccerà nelle fogne della storia i servi fascisti insieme ai loro padroni. La nostra lotta è la stessa di generazioni di sfruttati: per una società senza sfruttati e sfruttatori, senza carcerati e carcerieri, liberata della logica del profitto che uccide e spartisce in guerra, che uccide e sfrutta in "pace". La nostra pace è quella vera: è la liberazione dell'uomo
DAVIDE VIVE NELLA NOSTRA LOTTA CONTRO QUESTA SOCIETA’ FATTA DI SFRUTTAMENTO, GUERRA, NOCIVITA’
Compagni e compagne del COMITATO DI LOTTA QUADRARO
www.ecn.org/quadraro
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