Oltre 1000 persone sfilano in un corteo improvvisato per le strade di Treviso, nella notte tra il 20 ed il 21 marzo, in segno di lutto dopo i primi bombardamenti contro Baghdad.
In oltre 1000 si sono trovati ieri sera, 20 marzo, nella principale piazza della cittą. Dopo lo scoppio delle prime bombe su Baghdad, il passaparola, i giri di telefonate e gli incontri casuali, hanno permesso di riempire piazza dei Signori. I pacifisti, alla faccia del sindaco leghista Giancarlo Gentilini, che solo la settimana prima aveva sostenuto pubblicamente che la pace č solo "il business delle bandiere", hanno piantato ovunque i loro striscioni, sfoderato bandiere e acceso candele, fiaccole e lumini. Davanti alla prefettura hanno poi composto la scritta "Non in nostro nome". E la rabbia per questa guerra insensata e maledetta ha spinto tutti in un corteo spontaneo e non organizzato, che si č districato fra le strade del centro, bloccandole, fino alla stazione. Lunghissima la lista di aderenti alla manifestazione: dal Tavolo Permanente contro la guerra ai DS, da Emergency a Rifondazione, da Rete Lilliput all'M21, dalla CGIL agli studenti. Anche Treviso urla NO ALLA GUERRA!
foto e recapiti su http://italy.indymedia.org/news/2003/03/220884.php
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