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Dalla Demo di Aviano
by M.Molotov Sunday April 06, 2003 at 12:59 AM mail:  

...

2000 persone scarse, quasi totalmente anarchici. Compatibilmente con il numero degl'intervenuti e alla presenza massiccia di carabinieri e forze dell'ordine, la manifestazione è stata un susseguirsi di azioni simboliche: smontaggio sistematico di tutti i cartelli militari attaccati alla rete attorno alla base; carrellate di sabbia versate su un'ingresso della medesima (per tenere fede al tema simbolico della giornata: "sabbia nel motore della guerra"); presidio di una seconda entrata; uso dei cancelli e delle recinzioni come pubbliche latrine.
Elevato il numero di agenti in borghese infiltrati, ma assolutamente identificabili. Uno di questi, debitamete fotografato, ha percorso indisturbato (!!!) tutto il corteo avanti e indietro intervenendo sul luogo delle azioni di smontaggio e prendendo furiosamente appunti, probabilmente per un integrazione/confronto con i filmati.
Tutte le azioni sono state svolte a volto scoperto :(((
... e vabbè che la polizia non è intervenuta, ma così è da idioti! Forse il loro obiettivo oggi è stata una bella raccolta di materiale per denunce, e proprio a tal fine potrebbero aver soprasseduto agl'insulti e sulle piccole azioni.
Telecamere della digos qua e la, soprattutto montate sull'elicottero che ha svolazzato come un pipistrello per tutta la durata della manifestazione. Riprese sul corteo anche dalle case dei militari americani, da anonime abitazioni private e da dentro la base. Insomma: ipercontrollati ma nessuno sembra essersene curato o accorto.
Bellissima manifestazione (sul serio!), solo mi stupisce la noncuranza nei confronti dei digotti affannati a filmare, pigliare appunti, ecc... Mah!

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ipercontrollati
by fox Sunday April 06, 2003 at 05:18 PM mail:  

Stai tranquillo eravamo ipercontrollati come dici tu, ma ti assicuro che accorgercene è stato facile.
Per quanto riguarda le tue considerazioni; fotografati si o fotografati no, anch'io sono d'accordo con te, prowwedere è meglio.

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infatti
by franziska Monday April 07, 2003 at 09:06 AM mail:  

infatti...
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Anarchici, denunce in arrivo
by franziska Monday April 07, 2003 at 02:04 PM mail:  

l'articolo completo...


DOPO LA MANIFESTAZIONE ANTIMILITARISTA
Anarchici, denunce in arrivo
Le telecamere hanno ripreso episodi da segnalare all’autorità giudiziaria

Aviano
Il giorno dopo la manifestazione di anarchici e libertari,convocati in Pedemontana dall'Assemblea antimilitarista e antiautoritaria, si registra la soddisfazione generale da parte degli organizzatori per l'affluenza e il "tipo" di protesta. Anche i temuti rappresentanti dei Centri sociali, non molti per la verità, si sono limitati alle parole ruvide e a qualche sporadico gestoosée, come il parziale denudarsi di fronte ai cancelli del fortino dei marines, nell'ottica dei classici bisogni fisiologici.

Proprio queste "provocazioni", tuttavia, sono state filmate dalle telecamere di Carabinieri e Polizia. Ora toccherà all'autorità giudiziaria esaminare i rapporti (e le singole immagini), agendo di conseguenza. Più che probabili le denunce per il reato di atti osceni in luogo pubblico, del resto già scattate nel passato in occasione di altre manifestazioni contro la guerra.

Gli stessi americani, nel frattempo, hanno provveduto a risistemare la maglia sovrarete che era stata strappata in più punti, soprattutto all'altezza della pista di volo. Cancellate pure le scritte comparse sui muri dell'aeroporto Pagliano e Gori, nonché i vari simboli della pace e quelli legati alla storia del movimento anarchico. Rimosso, infine, il lucchettone rosa di cartapesta piazzatostrategicamente dai libertari all'altezza del cancello principale.

La giovane pordenonese Valentina è stata, insieme alla veterana di mille proteste Maria Matteo, lavoceufficiale del corteo di protesta. È stata lei a leggere alcuni brevi testi dello scrittore e commediografo Bertoldt Brecht, durante "la carica delle carriole", che anche Milva aveva utilizzato nel suo Teatro della pace. Qualcheassaggio? "Generale, l'uomo sa fare di tutto. Può sparare e uccidere. Ma ha un difetto: può anche pensare". "Il padre fa gli affari, la madre fa la maglia, il figlio fa la guerra. Quando l'avrà finita, comincerà a fare affari con suo padre. La vita va avanti, con il suo cimitero". "Alla fine dell'ultima guerra c'erano vincitori e vinti. Ma la povera gente, sia tra gli uni che tra gli altri, faceva sempre la fame".

«In fondo - è l'ironico commento conclusivo di Roberto Esposito, pacifistamilitante - la storia è sempre la stessa. Quando uno Stato si prepara a usare le armi, si fa chiamare patria».

Pier Paolo Simonato

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