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Aviano 5 aprile: foto e resoconto
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

Aviano 5 aprile: sabbia nel motore del militarismo Sabato 5 aprile abbiamo manifestato alla base USAF di Aviano contro la militarizzazione del territorio e delle nostre vite. Ancune foto.

Aviano 5 aprile: fot...
01.jpgtru4mu.jpg, image/jpeg, 454x340

Aviano 5 aprile: sabbia nel motore del militarismo

Sabato 5 aprile abbiamo manifestato alla base USAF di Aviano contro la militarizzazione del territorio e delle nostre vite.
Eravamo migliaia nella lunga marcia attraverso il territorio friulano occupato da più di mezzo secolo occupato dai militari statunitensi.
Attraversato Roveredo in Piano siamo arrivati alla base sui cui ingressi abbiamo rovesciato una camionata di sabbia e, prima di andarcene, abbiamo piazzato all’altro ingresso un grosso lucchetto per ricordare il nostro impegno a chiudere la base di Aviano e tutte le altre basi e caserme e produzioni di morte. In più punti le reti oscuranti la recinzione sono state strappate o ricoperte di scritte. I cartelli "Zona militare: divieto di accesso" sono stati smontati e spediti all’interno della base. Palloncini colorati con stagnole "distrai radar" sono stati legati alla recinzione. Davanti all’ingresso, sulla strada la scritta a caratteri cubitali firmata con la A cerchiata "No global war" è ora ben visibile agli assassini che sfrecciano sui loro aerei carichi di bombe.
Giunti ad Aviano abbiamo occupato la Pedemonte una strada del paese che i militari USA, con il consenso della giunta comunale, vogliono in uso esclusivo nonostante l’opposizione della popolazione.
Dopo La Spezia il 5 gennaio quella di Aviano è un’ulteriore tappa nella lotta contro il militarismo e le installazioni militari.

Tutte le guerre contro di noi...
...noi contro tutte le guerre, gli eserciti, le basi militari!
La guerra è guerra. Ci devono essere gli sconfitti e ci devono essere i morti.
Davide Cesare ammazzato dai fascisti, i suoi compagni feriti. Altri, accorsi a solidarizzare, pestati selvaggiamente da polizia e carabinieri.
La guerra è guerra. A Gaza i bulldozer dei militari israeliani hanno schiacciato a morte la pacifista statunitense Rachel Corrie.
La guerra è guerra. L'acqua è "l’oro blu" progressivamente privatizzato mentre ogni giorno 30.000 persone muoiono di sete.
La guerra è guerra. Nel 2002 in Italia gli infortuni sul lavoro sono stati 972.404, i lavoratori morti 1.360.
La guerra è guerra. Davanti a 35 mila soldati Nato, molti dei quali italiani, negli ultimi tre anni di "pace" in kosovo sono stati uccisi più di mille serbi, rom e goranci.
La guerra è guerra. In ogni parte del mondo, lontani dai riflettori dei "media" migliaia di uomini, donne e bambini muoiono ammazzati da guerre, sfruttamento e miseria.
Gli stati, dittatoriali o democratici, e il capitalismo, con o senza il turbo, sfruttano e uccidono in nome della patria, del profitto o in nome di un dio superiore che sia un "investitore" eccellente o il solito divino irato e assoluto.
La guerra è guerra appunto.

La guerra è sempre e solo una, quella degli oppressori contro gli oppressi, quella del dominio, dei potenti contro gli sfruttati, i diseredati, i senza potere.
La guerra è guerra. E questa guerra contro la popolazione irachena è uno "spettacolo" che deve continuare a tutti i costi e fino alla fine, così vogliono i gendarmi globali a stelle&strisce, così vogliono i loro fedeli raccoglitori di briciole d’oggi.
Come anarchici, antimilitaristi da sempre, rivendichiamo le ragioni dell’antimilitarismo rispetto ad un pacifismo generico che ancora oggi apparenta guerrafondai di ieri come D’Alema o cardinali assassini come Pio Laghi ai sinceri e indignati pacifisti.

Opporsi alla guerra significa opporsi al massacro degli iracheni e, insieme, lottare per una vita migliore nel nostro paese. Guerra esterna e guerra interna hanno lo stesso fronte.
Il 2 aprile abbiamo scioperato, il 5 abbiamo manifestato alla base di Aviano contro questa guerra, contro tutte le guerre, perché vogliamo una società smilitarizzata, ossia senza frontiere, carceri, tribunali, polizie, sollevata da ogni forma di dominio e di discriminazione.

La guerra è guerra. Ci devono essere gli sconfitti e ci devono essere i morti.
I morti saranno ancora uomini, donne e bambini civili, inermi e sfruttati.
È il momento di essere con decisione e fermezza uomini e donne di parte.
La parte delle vittime. Sempre.
La vera pace è la libertà e la giustizia sociale. Per tutti. Ovunque.
Spetta a ciascuno di noi inceppare la macchina bellica, boicottarla, diffondere idee di libertà perché chi fa la guerra sappia che noi non ci arruoliamo, che siamo tutti disertori.
Sabbia e non olio nel motore del militarismo.
(dal volantino distribuito dalla Federazione Anarchica Torinese - FAI)
http://www.federazioneanarchica.org

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Si parte
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

Si parte...
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Corteo per Roveredo in Piano
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

Corteo per Roveredo ...
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Boicotta la guerra!
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

Boicotta la guerra!...
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verso la base...
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

verso la base......
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striscioni
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

striscioni...
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calabroni in divisa
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

calabroni in divisa...
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palloncini
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

palloncini...
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carabinieri dentro la base
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

carabinieri dentro l...
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sabbia all'ingresso della base
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

sabbia all'ingresso ...
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lucchetto
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

lucchetto...
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arrivo ad Aviano
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

arrivo ad Aviano...
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verso l'occupazione di via Pedemonte
by Umanità Nova redazione Monday April 07, 2003 at 03:04 AM mail: fat@inrete.it 

verso l'occupazione ...
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perplessità
by prcd Monday April 07, 2003 at 04:45 AM mail:  


A parte il fatto un pò triste che avete postato solo le foto del vostro spezzone (esiguo) mi vengono in mente dubbi e questioni.
Nelle manifestazioni di protesta contro la guerra tutto quello che il cosiddetto movimento pacifista (denominazione detestabile in quanto unisce cani e porci- cattolici e disobbedienti-ai/alle compagn*) può fare e riesce a fare sono azioni simboliche...tagli di rete a Camp Derby, balle di fieno all'ambasciata americana di Roma, lucchetti giocattolo e granelli di sabbia ad Aviano, per non parlare dei palloncini (nun se possono guardà!!!basta!)..ora, capisco che non ci sono le premesse sociali per fare la rivoluzione, unica cosa che permetterebbe alla società civile di fermare la guerra del capitale, ma queste azioni cominciano a diventare noiose e prive di senso, tant'è che tra i/le compagn* l'insoddisfazione aumenta, aumentano i cani sciolti, i disobbedienti hanno sempre più spazio tutto per loro,per il loro verticismo e le loro cazzate e l'opinione pubblica se ne fotte sempre più.. la guerra continua e i movimenti non fanno altro che azioni simboliche che li stanno facendo diventare una barzelletta( sempre se vengono minimamente presi in considerazione, e non parlo dei media mainstream, ma della nostra in-capacità di incidere anche minimamente sulla coscienza collettiva di questo popolo di merda rincoglionito da secoli di Vaticano e un ventennio di Mediaset9...non ho alternative da proporre, non so cosa si potrebbe fare per cambiare questa realtà (molto triste), ma almeno non enfatizzerei un pò troppo manifest-azioni di questo tipo.

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infatti
by franziska Monday April 07, 2003 at 09:03 AM mail:  

infatti...
ilgazzettino.jpg, image/jpeg, 460x655

da "il gazzettino" di pordenone

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good for you!
by whocares Monday April 07, 2003 at 12:08 PM mail:  

complimenti per la buona volontà... ti fa godere molto piangerti addosso? com' è divertente sentirsi un cane rabbioso contro tutto e tutti!
non serve buttar merda sul mondo.
pensa ciò che vuoi, fai ciò che puoi e vai dritto per la tua strada che c'è n'è di gente che sa cosa fare... senza bisogno delle sterili critiche di un inkazzato rivoluzionario autoreferenzialista. ci si diverte nel ghetto?
ciao.

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nuvole e terra
by Fabio Mosca Monday April 07, 2003 at 02:06 PM mail:  

è difficile volare fra le nuvole e tenere i piedi in terra.
Saddam ecc.ecc. , Bush ecc.ecc.ecc. , Kurdi ecc.ecc.ecc...
cosa si vuole? tutto per tutti è impossibile!
Saddam è un dittatore come lo furono Mussolini, Franco, Hitler. Come loro non capisce altra lingua che la sua: le bombe! Gliela parlarono anarchici come Lucetti, Schirru, Zamboni (sedicenne), Sbardellotto...Finchè c'era Franco ogni tanto qualche anarchico faceva parlare di se con AZIONI DIRETTE, non con processioni e spettacoli rituali.
Voglio ricordare il nostro carrarino dimenticato Goliardo Fiaschi che nel '56 si era unito a Facerias per continuare la guerriglia in Spagna. Goliardo si fece 18 anni di carcere, fra Spagna ed Italia.
Ora quel tipo di anarchici s'è estinto per lasciare il posto ai simil, agli attori di teatro-strada...
Allora lasciamo che la lingua delle bombe la parli Bush, il compare texano di Saddam. Come Roosvelt e Truman e Churchill parlarono ad Hitler e Mussolini.
In questo concordo col defunto Mazzucchelli, patriarca carrarino della FAI, che nel '91 ragionava come oggi faccio io.
Per la Cecenia, ma anche per altre guerre appena passate, come in Kosovo, in Bosnia, in Croazia, chi si è mai mosso fra gli "anarchici"???
Oggi viviamo nella società teatrino, dove ognuno entra in scena, recita e poi compiaciuto se ne torna a casa contento di aver...fatto qualcosa! Di simbolico! E' autoillusione, autoinganno!
Io preferisco allora le associazioni umanitarie che almeno danno il pane agli affamati e ne curano le piaghe, Amnesty, ICS, Croce Rossa Internazionale, Unicef.

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bla bla bla
by un anarchico Monday April 07, 2003 at 02:40 PM mail:  

E bravo il Mosca.
E tu oltre a pensarla come gli altri e a sentenziare le autoillusioni altrui cosa fai?
Se ami e rimpiangi così tanto gli anarchici e le bombe perchè non emuli anche tu? Potresti dare l'esempio...o forse a parlare vien facile e a praticare un po meno?
O forse hai paura di finire come il bombarolo Deandriano beffato dalla sua stessa mano?
Una manifestazione è una manifestazione dioboia. Le insurrezioni le fai quando insorgi, le azioni dirette non simboliche le fai quando riesci, tutto puoi fare ovunque.
ma ad una manifestazione manifesti e basta ibecille.
se poi non ti piace manifestare per i motivi tuoi che saranno tanto legittimi come quelli a cui i9nvece va di farlo non ci andare, ma chiama le cose con il loro nome almeno.
Sei solo "chiacchere e distintivo...chiacchere e distintivo"!
mandi

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bla bla bla
by un anarchico Monday April 07, 2003 at 02:41 PM mail:  

E bravo il Mosca.
E tu oltre a pensarla come gli altri e a sentenziare le autoillusioni altrui cosa fai?
Se ami e rimpiangi così tanto gli anarchici e le bombe perchè non emuli anche tu? Potresti dare l'esempio...o forse a parlare vien facile e a praticare un po meno?
O forse hai paura di finire come il bombarolo Deandriano beffato dalla sua stessa mano?
Una manifestazione è una manifestazione dioboia. Le insurrezioni le fai quando insorgi, le azioni dirette non simboliche le fai quando riesci, tutto puoi fare ovunque.
ma ad una manifestazione manifesti e basta ibecille.
se poi non ti piace manifestare per i motivi tuoi che saranno tanto legittimi come quelli a cui i9nvece va di farlo non ci andare, ma chiama le cose con il loro nome almeno.
Sei solo "chiacchere e distintivo...chiacchere e distintivo"!
mandi

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sono solo chiacchere! ma...
by Fabio Mosca Monday April 07, 2003 at 05:39 PM mail:  

Non ho la stoffa di simili uomini, che però ammiro. Non tutti possiamo essere eroi!
Ho manifestato anch'io per le strade in mezzo alla gente, ma senza distintivo, perchè non sono nulla di più o di meno degli altri, e sono miliardi (è un movimento vero!), che hanno la nausea per il cinismo dei politici.
Si manifesta per manifestare a qualcuno, ma a chi manifesti laggiù? Fra friulani contenti di avere gli americani come buoni clienti? Alla Celere? Ai G-men?
Comunque rispetto chi ha voluto farlo.
Ricordo quando contro le basi americane, anche quella di Aviano, "manifestavano", ma colle forche, i contadini friulani...E con la Celere c'erano durissimi scontri con centinaia di arresti. In un documentario di Pasolini lo si vede. Allora c'era il PCI che guidava le masse...(I suoi eredi di oggi, allora pro Stalin, ringraziano di avere avuto l'ombrello NATO, rappresentato dalle basi!)
Sono solo chiacchere, hai ragione, ma senza distintivi!
I distintivi non mi pacciono, perchè hanno lo scopo di "distinguere", di dividere.
Mi andava di chiaccherare...qualche volta serve.

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qualcosa di concreto
by Fabio Mosca Monday April 07, 2003 at 05:51 PM mail:  


Oggi ho incontrato dei volontari dell'ICS, l'organizzazione umanitaria che dovrebbe gestire i rifugiati che entrano in Italia, in massima clandestinamente.
I fondi che hanno sono irrisori. Quotidianamente sul confine vengono intercettati clandestini, che normalmente vengono respinti in Slovenia e poi a catena vengono rigettati nell'inferno da cui scappano...
Ma nel caso che la Polizia non li respinga, questa si rivolge all'ICS. "Abbiamo un afghano, lo prendete voi?"
Come prenderlo se non si hanno soldi nemmeno per sfamarlo e dargli un letto?
Malgrado sull'altipiano ci siano le caserme dismesse con 10.000 letti abbandonati da anni! Malgrado ci sia un ospedale militare con quasi mille posti letto...A Trieste non c'è posto per questi disgraziati...

Rilancio questo

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APPELLO PER LA PROTEZIONE UMANITARIA ALLE VITTIME DELLA GUERRA
Come confermato da tutte le organizzazioni di tutela dei diritti umani e di assistenza ai rifugiati e alle vittime di guerra, e prioritariamente dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e dalla Croce Rossa internazionale, la guerra scatenata contro l'Iraq è in grado di provocare una "catastrofe umanitaria", con una previsione di sfollati e profughi pari a centinaia di migliaia di persone in fuga dal solo territorio iracheno, senza dimenticare gli effetti a catena che si scateneranno nell'intera area.

Anche se la maggior parte dell'esodo dall'Iraq si riverserà sui Paesi vicini, e segnatamente Iran, Turchia e Giordania, è prevedibile che parte di tale esodo si dirigerà verso l'Europa, quindi anche verso l'Italia. Il nostro paese, anzi, potrebbe rappresentare per la sua posizione geografica il principale punto di ingresso, insieme alla Grecia, nell'Unione europea. La gravità complessiva dell'esodo verso Occidente potrebbe aggravarsi, coinvolgendo anche i kurdi della Turchia. Questo soprattutto nel caso in cui in Turchia si verifichi un aumento della tensione interna tra il Governo e la popolazione kurda, che aspira a una maggiore autonomia. Gianfranco Schiamone dell'ICS ricorda a questo proposito che "nel territorio del Kurdistan turco è stato proclamato lo stato di emergenza e che recentemente il partito dell'HADEP, uno dei maggiori partiti politici kurdi, è stato dichiarato fuori legge dalla magistratura turca".

Amnesty International, ICS-Consorzio Italiano di Solidarietà e Medici Senza Frontiere, promotori della campagna "Diritto d'Asilo: una questione di civiltà", richiamano l'attenzione sul fatto che non necessariamente l'esodo verso l'Europa e l'Italia avverrà in tempi brevi. La situazione di guerra aperta e le distanze geografiche potrebbero, in una prima fase, rallentare gli spostamenti di popolazione. Il che vorrebbe dire che la fuga dei profughi e dei rifugiati potrebbe dilatarsi nel tempo e investire i nostri paesi con un flusso continuo anche se non subito drammaticamente visibile. Che un esodo verso Occidente sia già in atto è comprovato dal forte aumento di arrivi in Europa e in Italia, registrato negli ultimi mesi, di cittadini iracheni e di kurdi provenienti sia dalla Turchia che dall'Iraq.

In questo senso, afferma Loris De Filippi di Medici Senza Frontiere, "troviamo sconcertanti e censurabili le esternazioni del ministro Umberto Bossi, apparse sul quotidiano "La Repubblica" in data giovedì 20 marzo 2003, secondo cui i profughi in fuga dal conflitto iracheno debbano "restarsene a casa loro". Con questa affermazione il ministro Bossi, uno dei padri della legge 189/2002 (detta appunto Bossi-Fini), che le nostre organizzazioni considerano lacunosa e complessivamente insoddisfacente, dimostra di non tenere in considerazione l'articolo 10 della Costituzione italiana, la Convenzione di Ginevra relativa alo status di rifugiato e la Dichiarazione universale dei diritti umani. Una volta di più riteniamo determinante portare all'attenzione dell'opinione pubblica quanto sia grave che in Italia, unico tra i Paesi membri dell'Unione europea, negli ultimi cinquant'anni non sia stata approvata una legge organica sul diritto d'asilo".

"L'Italia deve fare la sua parte per garantire la massima assistenza umanitaria alla popolazione civile irachena, stremata da trent'anni di repressione brutale e da dodici anni di sanzioni economiche, vittima di un conflitto che non ha in alcun modo contribuito a provocare. Questa assistenza dovrà concretizzarsi nella richiesta agli Stati confinanti con l'Iraq di tenere aperte le frontiere, nell'aiuto a questi ultimi affinché siano in grado di accogliere i rifugiati e in misure immediate di assistenza alle vittime della guerra che arriveranno ai nostri confini", ha dichiarato Marco Bertotto di Amnesty International.

Sulla base delle ragioni sopra esposte, Amnesty International, ICS-Consorzio Italiano di Solidarietà e Medici Senza Frontiere lanciano un appello al Governo e al Parlamento italiani affinché siano adottate le seguenti misure urgenti:

1. vengano emessi gli atti legislativi e amministrativi previsti dalla legislazione vigente, e segnatamente dall'art. 20 (misure straordinarie di accoglienza per eventi eccezionali) della L. 189/02, affinché per tutta la durata del conflitto e del dopoguerra in Iraq sia attribuito a tutti i cittadini iracheni in fuga dal Paese un permesso di soggiorno temporaneo e rinnovabile per motivi di protezione umanitaria, abilitante al lavoro e al ricongiungimento familiare, senza pregiudizio per l'eventuale richiesta di asilo politico in Italia o in altri paesi;

2. un analogo permesso sia riconosciuto ai cittadini di etnia kurda provenienti da altri paesi dell'area, ed in particolare dalla Turchia, nonché a coloro che, venendo dai paesi coinvolti nel teatro di guerra, si dichiarino obiettori o renitenti alla leva, in analogia con quanto avvenuto con le chiare disposizioni che furono previste dalla L. 390/92 art. 2 bis, durante il confitto nei territori della ex Jugoslavia;

3. vengano impartite istruzioni alle autorità consolari italiane in Iran, Giordania, Siria e Turchia, affinché in via eccezionale si prendano in esame "in loco" con procedura d'urgenza eventuali richieste di protezione umanitaria e/o di asilo politico, nonché di ricongiungimento familiare, con persone che abbiano richiesto o ottenuto in Italia l'asilo politico, attribuendo agli interessati, se del caso, un visto temporaneo per l'ingresso in Italia;

4. venga attuato immediatamente un piano nazionale di emergenza per l'accoglienza dei profughi dalla guerra e sia istituito un tavolo di coordinamento degli interventi tra le istituzioni e gli enti e gli organismi umanitari maggiormente rappresentativi. Ferma restando la necessaria condivisione europea e quindi la necessità di distribuire l'accoglienza nei vari paesi in base a criteri di unità familiare e coesione comunitaria, anche in deroga alle norme generalmente valide sulla scelta del paese d'asilo, nell'attuazione del piano nazionale di accoglienza andrà evitato il più possibile il ricorso all'utilizzo di grandi strutture demaniali, privilegiando le forme di accoglienza diffusa, coinvolgendo gli enti locali e l'associazionismo attraverso una possibile estensione dell'esperienza positiva del Programma Nazionale Asilo (Pna).


Per informazioni
ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà: Tel. 06 85355081 E-mail networkasilo.ics@tin.it
MSF - Medici Senza Frontiere: Tel. 06 44703872 E-mail medicisenzafrontiere@hotmail.com
Amnesty International, tel. 06 4490224 E-mail press@amnesty.it

"""""""


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Antonio
by Antonio Monday April 07, 2003 at 08:26 PM mail:  

Senti, ma ti rendi conto che stai dicendo un mucchio di stronzate?Che cazzo di rivoluzione contro il capitale vuoi fare?L'Ottocento è finito da un pezzo!E se non ci fossero i disobbedienti e i cobas(e altri),col cazzo che ci sarebbe mobilitazione concreta che non si limiti a dire che la guerra è brutta perchè l'ha detto il Papa o che bisogna fare la rivoluzione di classe.Sii più realista e meno rompicoglioni.

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considerazioni su aviano il 5 aprile
by un compagno anarchico della FAI Wednesday April 09, 2003 at 09:45 AM mail:  

allora ne ho lette tante su vari post sulla manifestazione di sabato scorso ad aviano e ora dico la mia:
-partecipazione: si all'inizio eravamo solo un migliaio ma poi il corteo è + che raddoppiato, io direi 2500-3000 non di + ma neanche di meno. Vergognosa "liberazione" che ha scritto alcune centinaia
-composizione: non è vero che eravamo quasi solo anarchici anzi! certo se uno guardava solo gli striscioni la maggiorparte erano nostri (non anarchici io ho visto: udine social forum, usi-ait, rifondazione e progetto comunista oltre a qualche bandiera della pace, basca, della ex jugoslavia..) ma c'erano tantissime persone sparse, pacifisti, cani sciolti, comunisti è venuti al corteo che secondo me erano grossomodo la metà dei partecipanti e ciò mi pare un ottima cosa
-il corteo ha fatto diverse azioni simboliche (scrittona sulla strada, uova di vernice, palloncini, scritte, lucchetto simbolico...) che mi paiono buone e che hanno riscosso apprezzamento in tutti i partecipanti. Certamente non sono queste a caratterizzare e qualificare la manifestazione, più pregnante secondo me l'occupazione della strada pedemontana che fatto uscire pubblicamente il problema di quella strada che i militari usa vogliono chiudere a scapito della popolazione (sui giornali locali di oggi se ne parla di nuovo).
in definitiva io penso che sia stata una manifestazione + che riuscita

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utopie?
by anarchist Wednesday April 09, 2003 at 04:54 PM mail:  

Risposta al fan dei disobbedienti.
La maggioranza degli abitanti del pianeta era contraria e così pure la maggioranza dei governi, eppure la guerra è stata decisa e fatta, nonostante bandiere, preghiere, proteste, petizioni, manifestazioni, digiuni, disobbedienze, etc.

Spesso ci dicono che l'anarchia è un'utopia, ma a questo punto varrebbe la pena chiedersi se parlare di pace, senza una rivoluzione sociale, non sia un'utopia ancora più irrealistica.

Il conflitto di classe sta rientrando dalla finestra.


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Ottocenteschi?
by mafalda Wednesday April 09, 2003 at 05:33 PM mail:  

Che l’anarchismo sia “ottocentesco” risponde a verità storica, così come che l’idea di cittadinanza, oggi tornata di moda, è “settecentesca” in quanto risale alla Rivoluzione francese.

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foto assenti
by yure Saturday April 12, 2003 at 12:56 AM mail: glry@libero.it 

letti i commenti e appurato che 'non c'erano solo (compagni) anarchici', vorrei veder pubblicata qualche foto della parte 'non anarchica' del corteo - magari dando visibilità alle bandiere jugoslave mie e dei compagni di bologna, cesena, ravenna (2 pullman). grazie...
un saluto e un ringraziamento ai compagni del fai per l'organizzazione e la conduzione del tutto.
yure - zastava trieste

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ne trovi...
by antimilitarista Saturday April 12, 2003 at 09:25 AM mail:  

sul sito dell'usi-ait
http://www.ecn.org/usi-ait

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.....
by llllll Sunday April 13, 2003 at 12:33 PM mail:  

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