Il 30 Aprile è il termine massimo di presentazione da parte dell'Amm.ne Comunale della richiesta di finanziamento dell'80% alla Regione,per l'acquisto e la ristrutturazione di aree industriali dismesse da destinare ad alloggi a canone di affitto sociale .
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ESISTE UN PROBLEMA GROSSO COME UNA CASA.
>> Esiste un’intera fetta della città, le ex aree industriali di via Cavour, che ora è stata destinata dall’Amministrazione Comunale ad edilizia residenziale privata con la previsione di costruire alloggi per circa 1800 nuovi abitanti.
>> Esiste la proprietà di una di queste aree di via Cavour alla quale abbiamo chiesto di sedersi ad un tavolo di trattativa perché è possibile da parte dell’Amministrazione Comunale acquistare con fondi regionali una parte della proprietà di via Rossini 15 per destinarla ad edilizia residenziale pubblica con canone di affitto sociale.
>> Esiste la FILCA, un insieme di diversi soggetti del territorio, che vuole comprare l’intera area di via Rossini 15 ed altre aree adiacenti per costruire appartamenti privati e realizzare così enormi profitti senza rispondere al diffuso bisogno di casa.
>> Esiste un gruppo di lavoratori precari/flessibili ( a partita IVA, co.co.co., soci di cooperativa, in nero, interinali, studenti, a tempo determinato…), il comitato Teknocasa, che ha occupato lo stabile di via Rossini 15 e ha proposto un progetto all’Amministrazione Comunale e alla proprietà. Per affrontare il bisogno di casa in modo collettivo e con politiche sociali che considerino le condizioni di lavoro e di vita e le difficoltà che viviamo per reperire un reddito sufficiente a pagare gli affitti del mercato immobiliare.
>> Esiste il Programma Regionale di Edilizia Residenziale Pubblica Sociale ( PRERPS ) che prevede la copertura dei costi fino all’80% per l’acquisto e la ristrutturazione di aree industriali dismesse, da destinare a canone di affitto sociale, da parte dell’Amministrazione Comunale.
Il bando scade il 30 aprile 2003.
>> Esiste il Sindaco di San Giuliano Milanese che riconosce l’emergenza abitativa del nostro comune, ma poi dichiara di non voler intervenire per riconvertire una parte delle aree di via Cavour realizzare alloggi con affitto a canone sociale, riconoscendo in questo modo gli interessi delle imprese private che costruiranno nelle aree di Via Cavour
>> Esiste il quartiere Borgo Est e si potrebbe richiedere agli abitanti di indicare e di partecipare alla realizzazione di servizi territoriali in vista delle trasformazioni previste sulle ex aree industriali di via Cavour.
>> Esiste un grande numero di persone che, a partire da condizioni diverse di vita e di lavoro - in affitto, sfrattati, nelle case popolari, senza casa, con un mutuo che non sanno se riusciranno a finire di pagare - reclamano una casa.
CASA PER TUTT@ - REDDITO PER TUTT@
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>> AUTOCERTIFICAZIONE <<
Invitiamo tutti, lavoratori, disoccupati, flessibili, co.co.co., a partita iva, in nero, a tempo determinato, a tempo indeterminato, migranti, impazienti ...
A compilare questa certificazione dell'inadeguatezza delle attuali politiche abitative. Questa è un'autocertificazione, da compilare e spedire all' Amministrazione Comunale di San Giuliano Mil.se.
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Data …………… San Giuliano Milanese (MI) Assessorato servizi alla persona - politiche sociali e abitative
LE POLITICHE ABITATIVE NON HANNO CASA
Io sottoscritto studente, lavoratore, magari precario, interinale, sociale, immateriale, immigrato, single, clandestino, giovane coppia, giovane e basta, libero professionista, operaio, squattrinato, etc. scelgo di sperimentare un percorso collettivo per non affrontare in solitudine il bisogno di una casa
Consapevole di non rientrare nei parametri che garantiscono di partecipare all’assegnazione di un alloggio di edilizia pubblica, di non essere in grado di pagare un affitto a prezzo di mercato, di non essere disposto ad accettare a qualsiasi condizione un lavoro per pagare un affitto dichiaro, richiedo e desidero manifestare il mio bisogno di casa.
Manifesto il mio bisogno di casa nell’ ottica di sperimentare soluzioni con nuovi percorsi partecipati e praticando forme diverse di abitare un luogo, creando un canale aggiuntivo di accesso all’alloggio sociale e così un aumento del patrimonio abitativo pubblico.
Avere una casa significa diminuire il ricatto sul reddito che ci costringe alla competizione tra lavoratori.
Firma
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www.ecn.org/eterotopia/casa
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