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25 aprile: una proposta
by fraria Wednesday April 16, 2003 at 07:57 PM mail:  

asseamblea antifascista per organizzare un presidio il 25 aprile


ASSEMBLEA ANTIFASCISTA

Anche quest’anno la mattina del 25 aprile i fascisti si incontrano a Bonaria per commemorare i “caduti” della “Repubblica Sociale Italiana”.

VOGLIAMO IMPEDIRE QUEST’ENNESIMA PROVOCAZIONE.
INCONTRIAMOCI GIOVEDI’ 17 APRILE ’03, ALLE ORE 17 IN UNA DELLE AULE DI FILOSOFIA (corridoio a sinistra nell’atrio) NELLA FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA DI CAGLIARI.
Riproponiamo il volantino “Proposta di azione antifascista” distribuito in occasione del presidio tenutosi il 22 marzo in piazza Costituzione a Cagliari per Davide Cesare, considerando più che mai attuali le proposte là formulate.

PROPOSTA DI AZIONE ANTIFASCISTA
Lo squadrismo fascista, unitamente alla repressione poliziesca, negli ultimi tempi si sta riprsentando come strategia del potere per combattere il dissenso e per distoglierlo dalle problematiche sociali.
L’assassinio di Davide è solo l’ultima di una serie di provocazioni che la rinata estrema destra, con forti legami con il potere, sta lanciando al movimento. Già da alcuni anni assistiamo ad episodi riconducibili a questo fenomeno che vanno dal pestaggio di un senzatetto a Cagliari; all’assalto di un corteo studentesco nella stessa città; dai pesanti episodi di squadrismo nel bresciano; all’irruzione, da parte di mlitanti di Forza Nuova, in una telemittente veneta; all’incendio del C.S.O. Pinelli; all’assassinio di Davide, con l’assurdo epilogo all’ospedale in cui i suoi compagni/e vengono brutalmente pestati/e dalle “forze dell’ordine”.
Forze dell’ordine che, quando non partecipano direttamente, osservano compiaciute le violenze fasciste.

NON POSSIAMO RESTARE A GUARDARE
Non possiamo restare a guardare e rattristarci ogni qualvolta per l’accaduto. Possiamo e dobbiamo fare qualcosa, qui e adesso, nella nostra città.
Una citta in cui i militanti di Forza Nuova si permettono di fare banchetti pubblici con celtiche e striscioni, in cui gli stessi il 25 aprile, unitamente ai fascisti istituzionali, organizzano messe e presidi in ricordo dei “caduti” della R.S.I.
Per non dire dei diversi gruppi ed associazioni che stanno tentando di monopolizzare, lautamente finanziati, la scena culturale cagliaritana, organizzando mostre, spettacoli, convegni e incontri ai quali spesso partecipano alte cariche dello Stato (ministri, sottosegretari etc.), invadendo gli spazi pubblici con il loro schifo.
RICACCIAMOLI NELLE CLOACHE
Togliamo loro gli spazi di agibilità, organizziamo presidi e quant’altro ci venga in mente, diveniamo la loro spina nel fianco in modo che, ogni qualvolta si presenta l’occasione, la loro festa sia rovinata.
Nella speranza che l’antifascismo sia un sentimento che accomuna traversalmente le componenti dell'antagonismo cagliaritano, lanciamo la proposta per una militanza antifascista attiva, totalmente informale e orizzontale che faccia dell’autogestione e dell’azione diretta i suoi strumenti di lotta.

PER L’ANTIFASCISMO MILITANTE ATTIVO



Fraria- Kastedhu

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Bene
by Antifascio Wednesday April 16, 2003 at 10:51 PM mail: antifascio@tiscali.it 

Purtroppo non potro' venire, vi prego di farmi sapere in qualche modo le iniziative per il 25 Aprile.
Grazie

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xxx
by Roby Wednesday April 16, 2003 at 11:49 PM mail:  

25 aprile ricorrenza della vittoria angloamericana e della sovranità limitata.

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25 Aprile fine di un sogno d'uguaglianza...
by pasolini Thursday April 17, 2003 at 01:12 AM mail:  

Una breve stagione di lotte, sangue, morte e speranze passioni in un futuro migliore per se e le prossime generazioni, ben presto svanita nel Nuovo Fascismo nazionale della Dc e dei filo americani, e ora dei SERVI forzaitalioti degli U$A

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esiste pure Il Fascismo degli antifascisti
by P. Thursday April 17, 2003 at 10:32 AM mail:  

non nominare il nome di Pasolini invano..

il Nuovo Fascismo per lui era altro, quello di Forza Nuova l'avrebbe giudicato "Paleo-Fascismo".

VIOLENZA DELL'ANTIFASCISMO

Pier Paolo Pasolini

Corriere della Sera del 16 luglio 1974



Marco Pannella è a più di settanta giorni di digiuno: è giunto allo stremo; i medici cominciano a esser veramente preoccupati e, più ancora, spaventati. D'altra parte non si vede la minima possibilità oggettiva che qualcosa di nuovo intervenga a consentire a Pannella di interrompere questo suo digiuno che può ormai divenire mortale (va aggiunto poi che un'altra quarantina di suoi compagni si sono man mano associati con lui a digiunare).
Nessuno dei rappresentanti del potere parlamentare (quindi sia del governo che dell'opposizione) sembra, neanche minimamente, disposto a "compromettersi" con Pannella e i suoi compagni. La volgarità del realismo politico sembra non poter trovare alcun punto di connessione col candore di Pannella, e quindi la possibilità di esorcizzare e inglobare il suo scandalo. Il disprezzo teologico lo circonda. Da una parte Berlinguer e il Cc del Pci; dall'altra i vecchi potenti democristiani. Quanto al Vaticano, è molto tempo ormai che lì i cattolici si sono dimenticati di essere cristiani.

Tutto ciò non meraviglia, e vedremo il perché. Ma a cogliere il messaggio di Pannella sono renitenti, scettici e vilmente evasivi anche i "minori" (cioè quelli che hanno "minore potere": per esempio i cosiddetti "cattolici del no"; oppure i progressisti più liberi (che intervengono in appoggio di Pannella solo in quanto "singoli", non mai come rappresentanti di partiti o gruppi).

Ora, ti meraviglierai profondamente, lettore, nel conoscere le iniziali ragioni per cui Pannella e altre decine di persone hanno dovuto adottare questa estrema arma del digiuno, in tale stato di disinteresse, abbandono, disprezzo. Nessuno infatti "ti ha informato", fin da principio e con un minimo di chiarezza e di tempestività, di tali ragioni: e certamente, vista la situazione che ti ho qui delineato, immaginerai chissà quali scandalose enormità. Invece, eccole: "1) la garanzia che fosse concesso dalla Rai-Tv un quarto d'ora di trasmissione alla Lid e un quarto d'ora a Dom Franzoni; 2) la garanzia che il presidente della Repubblica concedesse un'udienza pubblica ai rappresentanti della Lid e del Partito radicale, che l'avevano inutilmente richiesta e sollecitata da oltre un mese; 3) la garanzia che fosse presa in considerazione dalla commissione sanità della Camera la proposta di legge socialista sulla legalizzazione dell'aborto; 4) la garanzia che la proprietà del "Messaggero" assicurasse non una generica fedeltà ai principi laici del giornale, ma l'informazione laica e in particolare il diritto all'informazione delle minoranze laiche".

Si tratta, come vedi, di una richiesta di garanzie di normalissima vita democratica. La loro "purezza" di principio non esclude stavolta la loro perfetta attuabilità. Vista, ripeto, la totale mancanza di informazione in cui "tutta" la stampa italiana ti ha lasciato in proposito di Pannella e del suo movimento, non ci sarebbe da meravigliarsi se tu pensassi che questo Pannella sia un mostro. Mettiamo una specie di Fumagalli, Le cui richieste siano "comunque" e "aprioristicamente" da non prendere in considerazione.

Ebbene, tanto per cominciare, ti dirò che, secondo il principio democratico cui pannella non deroga mai, lo stesso Fumagalli, che ho nominato "pour cause", avrebbe diritto di essere preso in considerazione nel caso che avanzasse richieste del genere "formale" di quelle avanzate dai radicali. Il rispetto per la persona - per la sua configurazione profonda alla quale un sentimento della libertà, la cui formalità sia intesa come sostanziale, permette di articolarsi ed esprimersi a un livello per così dire "sacralizzato" da una ragione laica, rispetto anche alle più degradate idee politiche concrete - è per Pannella il "primum" di ogni teoria e di ogni prassi politica. In questo consiste il suo essere scandalo.

Uno scandalo inintegrabile, proprio perché il suo principio, sia pure in termini schematici e popolari, è sancito dalla Costituzione. Questo principio politico assolutamente democratico è attualizzato da Pannella attraverso l'ideologia della nonviolenza. Ma non è tanto la nonviolenza fisica che conta (essa può anche essere messa in discussione): quella che conta è la nonviolenza morale: ossia la totale, assoluta, inderogabile mancanza di ogni moralismo. ("Sosteniamo che è morale quel che appare a ciascuno"). E' tale forma di nonviolenza (che ripudia anche se stessa come moralistica) che porta Pannella e i radicali all'altro scandalo: l'assoluto rifiuto di ogni forma di potere e la conseguente condanna ("non credo al potere, e ripudio perfino la fantasia se minaccia d'occuparlo"). Frutto dell'assoluta e quasi ascetica purezza di questi principi, che si potrebbero definire "metapolitici", è una straordinaria limpidezza dello sguardo posato sulle cose e sui fatti: esso infatti non incontra né l'oscurità involontaria dei pregiudizi né quella voluta dei compromessi.

Tutto è luce e ragione intorno a tale sguardo, che dunque, avendo come oggetto le cose e i fatti storici e concreti - e il conseguente giudizio su di essi - finisce col creare le premesse dell'inaccettabilità scandalosa, da parte della gente-bene, della politica radicale ("lungo l'antifascismo della linea Parri-Sofri si snoda da vent'anni la litania della gente-bene della nostra politica"; "...dove sono mai i fascisti se non al potere e al governo? sono i Moro, i Fanfani, i Rumor, i Pastore, i Gronchi, i Segni e - perché no? - i Tanassi, i Cariglia, e magari i Saragat, i La Malfa. Contro la politica di costoro, lo capisco, si può e si deve essere antifascisti..."). Ecco, a questo punto, suppongo, caro lettore, che ti sia chiaro lo "scandalo" Pannella; ma suppongo anche che ti sia tentato di considerare nel tempo stesso tale scandalo come donchisciottesco e verbale. che la posizione di questi militanti radicali (la nonviolenza, i rifiuto di ogni forma di potere e così via) sia ingiallita come quella del pacifismo, della contestazione, eccetera, e che infine il loro sia mero velleitarismo, che sarebbe addirittura santo e santificabile, se le loro condanne e le loro proposte non fossero così circostanziate e così dirette "ad personam". Invece le cose non stanno affatto così. I loro principi per così dire "metapolitici" hanno condotto i radicali ad una prassi politica di assoluto realismo. E non è per tali principi "scandalosi" che il mondo del potere - governo e opposizione - ignora, reprime, esclude Pannella, fino al punto di fare, eventualmente, del suo amore per la vita un assassinio: ma è appunto per la sua prassi politica realistica. Infatti è il Partito radicale, la Lid (e il loro leader Marco Pannella) che sono i reali vincitori del referendum del 12 maggio. Ed è per l'appunto questo che non viene loro perdonato "da nessuno".

Essi sono stati i soli ad accettare la sfida del referendum e a volerlo, sicuri della schiacciante vittoria: previsione che era il risultato fatalmente concomitante di un "principio" democratico inderogabile (anche a rischio della sconfitta) e di una "realistica analisi" della vera volontà delle nuove masse italiane. Non è dunque, ripeto, un principio democratico astratto (diritto di decisione dal basso e rifiuto di ogni atteggiamento paternalistico), ma un'analisi realistica, che è attualmente l'imperdonabile colpa del Pr e della Lid. Anziché essere ricevuti e complimentati dal primo cittadino della Repubblica, in omaggio alla volontà del popolo italiano, volontà da essi prevista, Pannella e i suoi compagni vengono ricusati come intoccabili.

Invece che apparire come protagonisti sullo schermo della televisione, non gli si concede nemmeno un miserabile quarto d'ora di "tribuna libera". Certo il Vaticano e Fanfani, i grandi sconfitti del referendum, non potranno mai ammettere una simile esistenza. Pannella viene dunque "abrogato" dalla coscienza e dalla vita pubblica italiana. a questo punto la vicenda si conclude con un interrogativo. La possibilità di digiunare di Pannella ha un limite organico drammatico. E niente lascia presumere ch'egli voglia abbandonare. Cosa stanno facendo gli uomini o i gruppi di potere in grado di decidere della sua sorte? Fino a che punto arriverà il loro cinismo, la loro impotenza o il loro calcolo? Non gioca poi certo a favore della sorte di Pannella il fatto che essi a questo punto abbiano ben poco da perdere, il loro unico problema essendo, ora, salvare il salvabile, e prima di tutto se stessi. La realtà gli si è votata contro; la braca vaticana, dentro la quale contavano di condurre a termine al sicuro l'intera traversata del pelago della loro vita, minaccia seriamente di affondare; le masse italiane sono nauseate di loro, e si sono fatte, sia pure ancora esistenzialmente, portatrici di valori con cui essi hanno creduto di scherzare, e che invece si sono rivelati i veri valori, tali da vanificare i grandi valori del passato e da trascinare in una sola rovina fascisti e antifascisti (di oggi). Anche il minimo che poteva essere loro richiesto, cioè una certa capacità di amministrare, si rivela una atroce illusione: illusione di cui gli italiani dovranno ben accorgersi, perché - come i valori del consumo e del benessere - dovranno viverla "nel proprio corpo". Sono le sinistre che devono intervenire. Ma non si tratta di salvare la vita di Pannella. E tantomeno di salvargliela facendo in modo che le quattro piccole "garanzie" che egli chiedeva e le altre che ora si sono aggiunte vengano prese in considerazione. Si tratta di prendere in considerazione l'esistenza di Pannella, del Pr e della Lid. E la circostanza vuole che l'esistenza di Pannella, del Pr e della Lid coincidano con un pensiero e una volontà di azione di portata storica e decisiva. Che coincidano cioè con la presa di coscienza di una nuova realtà del nostro paese e di una nuova qualità di vita delle masse, che è finora sfuggita sia al potere che all'opposizione. Pannella, il Pr e la Lid hanno preso coscienza di questo con totale ottimismo, con vitalità, con ascetica volontà di andare fino in fondo: ottimismo forse relativo o almeno drammatico per quanto riguarda gli uomini, ma incrollabile per quanto riguarda i principi (non visti come astratti né moralistici).

Essi propongono otto nuovi referendum riuniti praticamente in uno solo): e lo propongono ormai da anni, in una cosciente sfida a quello proposto dalla destra clericale (e finito con la più grande vittoria democratica della recente storia italiana). Sono questi otto referendum (abrogazione del Concordato fra Stato e Chiesa, degli annullamenti ecclesiastici, dei codici militari, delle norme contro la libertà di stampa e contro la libertà di informazione televisiva, delle norme fasciste e parafasciste del codice, tra cui quelle contro l'aborto, e infine l'abrogazione del finanziamento pubblico dei partiti), sono questi otto referendum che stanno a dimostrare, in quanto ideazione concreta e progetto di lotta politica, la visione realistica di Pannella, del Pr e della Lid (...)





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per il fascista
by Paolo Thursday April 17, 2003 at 01:53 PM mail:  

Onore ai partigiani amici degli amerikani

"perchè se libero un uomo muore
non importa di morire.."

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per il fascista 2
by monica Friday April 18, 2003 at 12:29 AM mail:  

I morti sono morti,
ognuno è libero di piangere i propri morti;
ma dal momento che si fa una manifestazione pubblica si tratta di un atto politico: rivendicare e riproporre l'ideologia fascista che quei morti difendevano, cioè un idea di mondo mostruosa e criminale, a questo, come antifascisti, ci opponiamo (il 25 aprile e tutto l'anno)

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per il fascista3
by Ignazio Friday April 18, 2003 at 12:31 PM mail:  

puoi ricordare i morti che vuoi, ci mancherebbe altro, ma ciò al quale ci opponiamo è che si commemori il periodo fascista.
La democrazia, strumento che tu disprezzi, è invece (insieme alla connivenza quasi secolare, oramai, con le forze della repressione poliziesca) l'unica arma che ti consente ancora oggi di espriemre pubblicamente aprrezzamento e stima per il razzismo, per la persecuzione razziale, per i regimi senza libertà di associazione sindacale, e si potrebbe continuare, no?
Non difendiamo nè stimiamo, come immagino anche voi, la situazione attuale politica nè quella di 5 anni fa e neppure di 20 anni fa; il mondo che vorremmo per noi e per i nostri figli è molto diverso da quello di adesso, ma esattamente l'opposto del vostro, andiamo in direzioni opposte.
L'augurio che vi facciamo per il 25/28 aprile è che anche quelli tra voi che sono figli del popolo, un giorno prima o poi riconoscano che il nemico non è lo straniero, il debole, il disadattato, ma viceversa lo stato, il capitale, le multinazionali, e non solo quelle che possono essere ricondotte ai sionisti....

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X ignazio
by Mithrandir Friday April 18, 2003 at 01:18 PM mail:  

Non so chi abbia conosciuto tu nella tua vita, ma per noi non è cereto nemico il debole o il disadattato, questa coloritura del fascismo è quella che leggi sui giornali di sinistra tipo repubblica creta solo per spavenatre le vecchiette ed i fessi.
non penso che lo stato sia un nemico come dici tu, tantomeno il capitale, penso solo che certi eccessi devono essere contenuti,
sui sionisti beh leggi in altri thred perchè se ne sta parlando moltissimo

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x fascista
by Ignazio Friday April 18, 2003 at 04:56 PM mail:  

beh, permettimi ma ne ho conosciuto molti e vorrei anche aggiungere che, data la mia età, devo dire che quelli che mi erano simpatici da ragazzi ora sono persone ottime e siamo amici e quelli invece più stronzi e capetti hanno fatto o grande carriera perchè erano figli di qualcuno(e continuano a starmi sul cazzo) oppure una brutta fine.
Ne ho conosciuto e credo di conoscere anche un pò voi, dalle cose che scrivete sui volantini ed altro.
Mi rifaccio a queste cose e alle azioni dei gruppi ai quali fate riferimento in continente.
Ho detto il debole e il disadattato ma forse dovevo precisare anche lo straniero, perchè so benissimo cosa pensate degli africani, asiatici, e di altri popoli, anche se vi mascherate poi dietro altri discorsi; so benissimo che fate discorsi di tutela delle identità ma nascostamente odiate certi popoli, ne avete disprezzo, ammettetelo per onestà, ammesso e non concesso che sia compatibile con l'onestà odiare per il colore della pelle e la provenienza etnica.
Giornali ne leggo poco, tv zero, leggo tutto ciò che producete, quindi non mi sono fatto idee distorte.
Parli di contenere gli eccessi, addiritura quasi quasi passi per un moderato.... sei sicuro di poterti definire tale?
Sul capitale sionista e sulle loro pratiche naziste ne so anche troppe; denunciarlo però per voi mi sa che serve solo a trovare giustificazioni alle vostre teorie razziste, perchè poi la vostra denuncia al capitale si ferma a dichiarazioni; o andate oltre?

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x ignazio andare oltre
by Mithrandir il grigio pellegrino Friday April 18, 2003 at 05:08 PM mail:  

Curioso.
quello che pensiamo di voi è simile: ovvero che non vi informate e che le vostre critiche si limitano quasi sempre o ad aberrazioni o ad affermazioni di principio utopistiche e del tutto slegate dalla realtà quindi demagogia pura. inventate solo per infiammare gli animi dei poveracci così da permettere a qualche rivoluzionario di professione di diventare burocrate del partito. cmq a parte questo penso che:
1) essere antisionisti non vuol dire essere antisemiti, tra l'altro l'antisionismo quasi sempre prende di mira il messianesimo di ebrei askenaziti (discendenti dei kazari e quindi probabilmente pure ariani) e non certo semiti come le popolazioni arabe;
2) non desiderare la società multirazziale formata da utenti consumatori o proletari tutti insieme uniti in un melting pot non vuol dire credere nel razzismo biologico di tipo protestante/darwinista/hitleriano;
3) se leggi libri alternativi ti sarai imbattuto in molti maestri i pensiero che tessevano le lodi della religione araba o induisti in quanto dirette discendenti di un comune retaggio ancestrale oramai semisvanito nell'occidente decadente e oscuro in mano alle leggi dell'economia contrapposte a quelle del sacro. Non penso che allora si possa parlare di odio per l'asiatico, il medioorientale ecc...
per quanto riguarda il capitale non condivido le critiche marxiste, non ho nulla contro il libero mercato, ma credo nella sussidiarietà e nella mutualità come sistemi correttivi degli eccessi, un tempo si parlava anche di corporazioni oggi si dice comunità militanti,ecc ecc ecc
non sono un moderato, per lo meno non nel senso che intendi tu, in qaunto non sono convinto che tutte le idee siano uguali nè che tutte le idee meritino rispetto (gli uomini si le idee no). per il resto mi pare di mettre troppa carne sul fuoco.

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discorso sul pulman...
by francesca Friday April 18, 2003 at 11:36 PM mail:  

discorso sentito sul pulman
due ragazzi di forza nuova, guardano fuori dal finestrino, ci sono dei cinesi nelle bancarelle:
"IO QUESTA GENTE LA ODIO"

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francesca
by Mithrandir Friday April 18, 2003 at 11:39 PM mail:  

Si sono presentati questi due cvome esponenti di forzanuova o è una tua supposizione?
io per strada sento cose anche peggiori dette dai tuoi compagni!

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PER Mithrandir
by iGNAZIO Saturday April 19, 2003 at 04:54 AM mail:  

Mithrandir, GUARDA CHE QUESTE COSE LE SO GIA'.... SU DI VOI
Conosco tutta le vostre posizioni su antisemitismo, società multirazziale, su certe analogie con parte del pensiero islamico, conosco tutta la vostra storia; sono poco informato su un sacco di cose ma non su di voi.
Non c'è bisogno che mi ripeta i titoli dei vostri volantini, credo di averne letti tanti negli anni.
Sono convinto tuttavia (e non sarai tu l'eccezzione che non mi confermerà la regola) che in tanti tra di voi proviate odio razziale, e che non abbiate manco il coraggio di dichiararlo pubblicamente.
Inoltre sappi che quelli che si fermano a parlare con voi, a provare a confrontarsi, a scazzarsi e anche a menarsi non ce n'è uno legato a un partito; infiammare gli animi dei poveracci..... ma che dici? ma ci hai guardati bene? poi questo voi generico fa un pò ridere, perchè chissà a chi ti riferisci, insomma sai che la parte più antagonista in città è distante da partiti, carriere, e coglionate varie, tipo infogare altra gente....
ma tu lo sai che ci sono molte persone indagate di reati assurdi nella nostra area? associazione di stampo terroristico, persone con la sola colpa di fare attività politica alla luce del sole, normale....
figurati i partiti....
figurati la voglia di far demagogia....
1) lo so che odi gli ebrei e bisogna chiamare le cose col proprio nome, gli arabi non rientrano in quel vostro discorso
2) ok, una volta detto che vuoi preservare le identità culturali (cosa sulla quale tutti siamo d'accordo), spiegami come vuoi farlo e sopratutto dimmi cosa ci trovi di italiano in te, a parte il melting pot di diverse razze e la cultura imposta unica italiana da tv e scuola e stato
3) non leggo molti libri alternativi (cioè?), e raramente mi sono imbattuto in maestri di pensiero; ma tu leggi maestri di pensiero? ma sembri giovane, ma perchè? a parte gli scherzi, ho presente la corrente di pensiero a cui fai riferimento, anche se non sono le mie letture preferite e anche se non leggere cultura di regime non significa necessariamente incappare in quei maestri, non è così facile, diciamo.... ciò comunque non mi toglie dalla testa che tra molti di voi (eh si, posso dirlo, siete più facilmente identificabili di noi... noi chi poi? sapresti rispondermi ora? o faresti riferimento ancora ai rivoluzionari di carriera?) esiste l'odio razziale.

Altro punto, le comunità militanti; come agiscono rispetto allo stato di cose presenti? intendo dal punto di vista materiale, i consumi, la produzione, eccetera....
domanda seria alla quale mi interessa la tua risposta
La battuta sul moderato tienitela, hai detto che vuoi combattere gli eccessi, ed è un tipico atteggiamento moderato (nelle risposte), sia di centrosinistra che di centrdestra.
Mettiamone pure di carne sul fuoco, che tanto non ci si scotta....

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x Ignazio
by Mitrandir Sunday April 20, 2003 at 09:11 PM mail: terra_di_thule@yahoo.it 

Allora troppe domenade vediamos e riesco a ridpondere a tutto, prima però le dovurte precisazioni. al di là di alcune zone grigie noi e voi siamo ben idenitificabili perchè le idee, la visione del mondo la weltanschauung ecc ecc sono diametralmente opposte, ciononostante ci sono alcuni che insistono nel negare questo, vabbè èpeggio per loro. penso che stai a noi dare l'esempio e dimostrare le differenza tra le due mentalità, torno a ripeterti, per l'ultima volta, che non odio gli ebrei, mi riferivo ad aspetti talmudici farisaici ben precisi dell'ebraismo moderno, anzi tu dirò di più, penso che le tre religioni del ibro, abramitiche, abbiano una marcia in più rispetto a quelle orienatli, e ciò lo dico alla faccia dei c.d. maestri di pensiero della mia corrente che hanno una passione particolare per l'induismo.
tantomeno sono pervaso da odio razziale
di tipo biologico nei confronti del diverso,
del negro, asiatico ecc ecc ecc. se poi vuoi
continuare a dire il contrario fa un po' come vuoi.
1) cosa ci trovo nell'essere italiano?
premesso che tutto il risorgimento è stata
una porcata e avrei preferito vedere i borboni
sul trono piuttosto che quei massoni iuventini
dei savoia, l'Italia è la regione unificata
dalla religione cattolica al di sotto delle alpi,
riconociuta come tale dagli studiosi fin dall'alto medioevo (a bologna tra le varie compagnie di studenti c'era l'italica, la borgognnona l'alemanna ecc...).
sono debitore in quanto europeo italiano della cultura araba mediterranea poichè attraverso millenari scambi culturali e non (vedi le scaramucce e le guerre)
ha contribuito ad arricchire la mia cultura
(gli scrittori greci e l'algebra per es.)
e la mia mentalità (di rispetto e di ammirazione
per tutte le culture tradizionali).
tuttavia al giorno di oggi la
società è essenzialmente viziata
dal materialismo in tutte le sue
forme dunque gli scambi e le
migrazioni avvengono su altri binari che portano all'impoverimento culturale ed al
relativismo morale e sociale. dopo tutto quanto detto a volo di uccello, capisci che non credo al proletarialato o al consumatore come categoria di persona o come classe.
conseguentemente penso sia più rispettoso ed utile per il progresso umano aiutare le persone a casa loro evitando che girino il mondo per ingrossare le fila della criminalità. inoltre ci sono cultiure le quali hanno problemi particolari ad inserirsi e che non vorrei che perdessero il loro bagaglio culturale. per es, se un iraqeno sciita mangia al Mc donald e/o veste nike ugualmente provo una forma di sconforto...
per quanto concerne le comunità militanti ti dico che dal lato economico non credo che la proprietà privata sia un furto nè un'imposizione innaturale che ha dato luogo alle guerre ed alle disparoità di trattamento, non credo al mito del buon selvaggio nè al mito della ragione nè che l'uomo sia buono di natura (in questo sono un controrivoluzionario)
come i nostri cari philosophes illuministi. in ogni caso il sistema di libera proprietà e di libero accesso alle fonti di produzione non mi trova contrario in via di principio
tuttavia quando l'economia reale si trasforma in finanziaria dando vita al fenomeno di soldi che generano soldi del tutto svincolati dalle situazioni concrete, allora iniziano i guai, all'uopo( di sicuro lo conoscerai visto che leggi tanto di noi) leggo sempre con interesse i libri del Prof. Auriti sulla proprietà della moneta, rispetto all'attuale sistema bancario internazionale dove la moneta viene addebitata al cittadini permettendo di fatto che oscuri signori non votati da nessuno abbiano le redini dell'economia e della ricchezza delle popolazioni.
anche quesat è una critica nei confronti del talmud.
i discorsi di marx circa plusvalore, capitale e produzione non li condivido in quanto penso che le teorie marxiane non siano come un salame che puoi taglaire un pezzo e prenderne un altro bensì siano un tuttuno organico, di guisa che non condividendo la sua concezione di lotta di classe di socialismo scientifico, di religione diritto come sovrastruttra sono acnhe convinto che non abbia capito un'emerita sega circa i fenomeni economici e che sopratutto le sue idee portano all'innaturale omologazione del genere umano (a proposito faccio di quella corrente di pensiero che lo considera un satanista mitomane). ciò non vuol dire che non sia importante studiarlo.
la battuta sul moderato non era una battuta non vedoi prchè dovrei risprmiarmela, e non cpaisco da cosa deduci che io sia tanto giovane, cmq ci sarebbe da parlare tanto.

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x Mitrandir
by no propaganda Sunday April 20, 2003 at 09:29 PM mail:  

vedo che i ragazzini di forza nuova hanno scomodato gli intellettuali della propria area per controbbatere ai ragionamenti cui loro non riescono a contrapporsi. :)
hai una tua visione della realta' e della storia come altri ne hanno una differente dalla tua.
spero penserai che possano esistere entrambe. ritengo che il tuo ragionamento e' monco e non tiene in considerazione una cosa che potrebbe essere circoscritta nel ramo di interesse dei fenomeni sociologici. i giovincelli della tua area sono ignoranti, razzisti, xenofobi e promulgano tutta'ltro che scambi culturali e di pensiero. forse sarebbe bene che li faceste studiare un poco piuttosto che farli istruire militarmente delle associazioni da tifoseria militante. nella tua somma descrizione storica mancano vari pezzi che riguardano le vostre collusioni e la vostra partecipazione a programmi massonici e/o di sovvertimento militare dello stato.
manca che i fascisti nella storia sono sempre stati schierati con i potenti e che sconfitti dagli americani si sono premurati immediatamente a liberarsi delle camicie nere e a diventare filoamericani. manca che avete commesso stragi in nome di una presunzione circa la vostra capacita' di mettere ordine nelle cose dello stato.
mancano tante cose...
e sarebbe lunga da dire...

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no propaganda
by mitrandir Sunday April 20, 2003 at 09:54 PM mail:  

scusa le precisazioni:
1) non penso di essere un intellettuale tantomeno ho rapporti con forzanuova;
2) non scrivo da poco, ma da circa un mesetto prima con un altro nick simile (se hai letto tolkien lo riconosci subito)
3) oggi l'ignoranza impera dovunque e non certo solo nella detra anzi... tra l'altro fu il Pc nel suo classcio delirio ideologico a eliminare lo studio del latino dalle scuole medie nel 1966 (dell'anno non sono sicuro al 100%)
4) tra le vostre file ci sono parecchi ignoranti e quelli che non lo sono hanno una inaudita protervia intellettuale
e una spocchia clamorosa per tre quattro cosette che sanno
5) chi generalizza non denota molto acume (ma dico sei convinto che voi siete tutti dotti? e che solo i fasci sono ignoranti? beh se fossi comunista saprei che questo sarebbe il modo peggiore per cercare di risolvere le cose, ma d'altronde questo tipo di lotta politica fatto di diffamzione continua dell'avversario è tipica dei processi di popolo)a meno che tu non ti riferisca qualsiasi ragazzo rasatello che incontri in bisca (magari è solo un gabber operò per te diventa un nazifascista che picchia i negri)
6) collusioni con la massoneria? se qualcuno lo ha fatto ha sbagliato, ma forse se tu analizzassi il pensiero massonico scopriresti molte, troppe cose simili al vostro pensiero.
7)fascisti dalla parte dei potenti? da che mi risulta forzanuova non raggiunge l'1 % a livello nazionale,
8) capacità nel mettere a posto le cose dello stato?
si come burocrati siete meglio voi, io preferisco la contemplazione nelle epoche oscure....

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