Aggressione ad uno dei 53 sudanesi ospiti del Laboratorio Zeta a Palermo
La notte tra il 23 e il 24 Aprile ritornando al Laboratorio Zeta uno dei Sudanesi che dal 3 Marzo risiedono nei locali occupati di via A.Boito viene avvicinato da tre individui che con la scusa di una sigaretta lo immobilizzano e lo colpiscono con calci e pugni senza essere visti da nessuno.
Non e' la prima volta che a Palermo immigrati vengono pestati da "ignoti galantuomini" che, forti della paura dell'estraneo, del diverso e coperti dall'indifferenza piu' totale non trovano modo migliore per esprimere la loro non-cultura dell'intolleranza.
Quest'episodio, insieme agli attentati intimidatori del 21 e 27 Marzo subiti dal Laboratorio Zeta, si inserisce nel clima intimidatorio e di isolamento causato dalla colpevole indifferenza delle istituzioni rispetto alla questione dei Sudanesi ospiti presso lo zetalab e, piu' in generale, degli immigrati a Palermo.
Non saranno queste aggressioni a farci desistere dalla volonta' di cambiamento e non sara' il complice silenzio delle istituzioni a fermare questa battaglia di liberta'.
Rete di solidarieta' coi sudanesi
www.inventati.org/zetalab/
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