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Breve Storia e Ascesa al potere di Pervez Musharraf
by marco Tuesday, May. 06, 2003 at 4:19 PM mail:

Pervez Musharraf sale alla ribalta della cronaca nell'ottobre del 1999, quando, con un putsch non violento, destituisce il primo ministro Nawaz Sharif. Nel giugno successivo si autononomina presidente del Pakistan, senza abbandonare l'uniforme militare, sulle orme del generale Zia ul-Haq. Dopo l’11 settembre Musharraf guida le sorti di un Paese a rischio perché geograficamente contiguo all'Afghanistan e perché terra di forti fermenti integralisti.

Carriera militare e politica
Pur non appartenendo alla famiglia punjabi, da cui discende generalmente la classe dirigente del Pakistan, Musharraf scala le vette politico-militari del Paese.
Durante gli anni in cui Benazir Bhutto è primo ministro del Pakistan, viene nominato alla guida del settore operativo dell'esercito. Nel 1998 il capo delle forze armate si dimette e Musharraf ne prende il posto. Nell’ottobre del 1999 organizza un colpo di stato per difendersi dal complotto di Nawaz Sharif, divenuto primo ministro nel 1997, dopo la destituzione di Benazir Bhutto ad opera del presidente Farooq Leghari. Sharif, ritenuto colpevole, evita la pena di morte e viene condannato all’esilio. L'ex Capo di Stato Maggiore spodesta così Sharif dal quale era diviso da profondi contrasti dopo la scelta di quest’ultimo di adottare una linea di dialogo col nemico storico del Pakistan: l'India.

Dopo il colpo di stato, fondamentale è l’attenzione che il generale rivolge alle attività di politica estera. I primi obiettivi riguardano la regione del Kashmir dove, precedentemente, aveva comandato le operazioni militari pachistane. Musharraf cerca, inoltre, di frenare l’ascesa dei gruppi islamici integralisti e taglia gli aiuti all'Afghanistan, nel tentativo di dare un'impronta più laica, rispetto ai suoi predecessori, a un regime dominato dagli estremisti del Corano. Il 20 giugno del 2000 assume la carica di presidente del Pakistan, destituendo Rafiq Tarar. Il presidente della Corte Suprema pakistana Irshad Hanna Khan ne ufficializza la carica durante una cerimonia alla presenza di autorità civili e militari.

Golpe democratico
La motivazione principale che Musharraf adduce per il suo colpo di stato è quella di voler salvare il Paese da un'economia disastrosa. Quando prende il potere, annuncia tra i suoi obiettivi la garanzia e tutela dei diritti delle minoranze religiose, opponendosi al fondamentalismo e al settarismo. Tra le sue proposte anche la modifica della legge sulla blasfemia; tuttavia, in seguito alle forti pressioni dei fondamentalisti, lascia cadere quest’ultimo progetto, creando fra le minoranze non musulmane forte disappunto. La "democraticità" del colpo di stato risiede nell’impegno assunto dinanzi alla Corte suprema di indire libere elezioni nell’ottobre del 2002. Per consentire al generale di assumere la presidenza, oltre alle cariche di capo del governo e capo dell’esercito, la Corte Suprema gli conferisce la facoltà di emendare la Costituzione.

Il rispetto dei diritti umani
Dopo il colpo di Stato, una Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione dei diritti dell'uomo in Pakistan valuta negativamente l’operato del generale Musharraf e, pertanto, condanna una serie di atteggiamenti lesivi della dignità umana, come l'arresto arbitrario dei dirigenti e dei militanti politici; inoltre, il Parlamento Europeo chiede il ripristino dello stato di diritto e delle libertà democratiche e l'organizzazione di elezioni libere, pluraliste e trasparenti, sollecitando il governo del Pakistan a revocare in particolare l'ordinanza che proibisce tutte le riunioni politiche in luoghi pubblici, tutti gli scioperi e tutte le manifestazioni.

Dopo l’11 settembre
Musharraf si trova in una posizione molto difficile, di fronte a una scelta complicata tra l'appoggio agli Stati Uniti e i numerosi gruppi islamici che minacciano di scatenare un'ondata di violenza. Tuttavia la scelta del governo pakistano è quella di appoggiare l’America, intimando ai Talebani, nascosti e rifugiati sulle montagne afgane, la consegna dello sceicco miliardario, Osama Bin Laden. Il primo ottobre 2001 Musharraf dice: "I Talebani sembrano avere i giorni contati. Gli Stati Uniti sembrano decisi ad agire in Afghanistan e noi abbiamo informato i Talebani. A causa della loro presa di posizione ci sarà uno scontro".
Il 22 ottobre 2001, in un’altra dichiarazione, afferma: "A metà novembre inizierà il ramadan - per tutti i musulmani il mese del digiuno - e per quel tempo dobbiamo augurarci che la campagna militare degli Stati Uniti contro i talebani sia terminata".
Il 10 novembre 2001, Il presidente pakistano, a New York per l'apertura dell'assemblea generale dell'Onu, parla ai delegati e dal podio dell'Onu si dichiara disponibile a trattare con l'India un accordo di disarmo nucleare.

Fonte di riferimento: Grandinotizie.it 12/novembre/2001

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