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L’associazione per i Diritti Umani manifesta la propria costernazione per la morte di due studenti e per i trenta feriti a Puno, esorta affinché avvengano indagini e sanzioni per questi deplorevoli atti, e chiede al governo l’immediato ritiro dei mezzi speciali disposti martedi 27.
Queste uccisioni sono la conseguenza dell’applicazione dello Stato d’Emegenza, che non costituisce una forma adeguata per risolvere la protesra sociale e le giuste richieste della popolazione. Al contrario, questa decisione causa maggiore violenza ai danni della popolazione, in particolare ai danni della popolazione con minori risorse.
Sul paese si paventa il pericolo della completa militarizzazione, soluzione alla quale si appellano le dittature con nefaste conseguenze per la democrazia, i diritti umani e il comune benessere
APRODEH reitera la propria esigenza al governo perché non si scontri con le domande sociali espresse mediante dialogo e ricerca del consenso. Allerta ala comunità che lo Stato di Emergenza non priva dei diritti fondamentali come la integrità fisica, la libertà e la sicurezza personale, tra le altre.
Nello stesso modo di come lo ha svolto nell’arco dei suoi venti anni di vita istituzionale, APROHED realizzerà un costante monitoraggio della situazione dei diritti umani nel paese e solleciterà alle istanze internazionali di raddoppiare la loro vigilanza sul Perù.
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PRONUNCIAMIENTO: ALTO A LA MILITARIZACIÓN
La Asociación Pro Derechos Humanos expresa su consternación por la muerte de estudiantes y treinta heridos en Puno, exhorta la investigación y sanción de estos lamentables hechos, y una vez demanda al gobierno el inmediato levantamiento de las medidas de excepción dispuestas el martes 27.
Estas muertes son consecuencia de la aplicación del Estado de Emergencia, el cual no constituye la forma de resolver la protesta social y las justas demandas de la población. Todo lo contrario, esta decisión solo acarrea más violencia contra la población, particularmente contra aquella de menores recursos.
Sobre el país se cierne ahora el peligro de su completa militarización, recurso al que apelan las dictaduras con nefastas consecuencias para la democracia, los derechos humanos y el bienestar.
APRODEH reitera su exigencia al gobierno para que encare las demandas sociales mediante el diálogo y la búsqueda del consenso.
Alerta a la comunidad que el Estado de Emergencia no la priva de los derechos fundamentales tales como la integridad física, la libertad y seguridad personal, entre otros.
Tal como lo ha venido haciendo a lo largo de sus veinte años de vida institucional, APRODEH realizará una permanente vigilancia de la situación de los derechos humanos en el país y solicitará a las instancias internacionales que redoblen su vigilancia sobre el Perú.
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