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rassegna ansa 30 maggio g8 evian
by mj Saturday, May. 31, 2003 at 2:26 PM mail:

-

G8: VERDI, ITALIA SI IMPEGNI CONTRO COMMERCI INSANGUINATI
(ANSA) - ROMA, 30 MAG - Un impegno dell'Italia contro i
commerci insanguinati, come l'importazione dall'Africa di
diamanti e legname pregiato da parte di compagnie implicate nel
traffico di armi o addirittura nel finanziamento delle guerre
civili. E' quanto chiede il gruppo dei Verdi al Senato alla
vigilia del vertice G8 di Evian.
In una conferenza stampa, il senatore verde Francesco
Martone, insieme con i rappresentanti italiani di Greenpeace e
Amnesty International ha sostenuto che l'Italia ''in vista del
suo turno di Presidenza europea deve dare l'esempio agli altri
paesi dell'Unione applicando subito la direttiva sulla
certificazione dei diamanti africani e bloccando le importazioni
di legname pregiato dalla Liberia e dal Congo''.
''Oggi - ha sottolineato Martone - c'e' il rischio che, con
questo tipo di commercio, vengano alimentati i terribili
conflitti nelle zone nascoste del mondo''. ''Ricordiamoci - ha
detto ancora - che un quarto delle guerra combattute nel pianeta
hanno per oggetto lo sfruttamento delle risorse naturali. Con la
vendita di diamanti e di legname pregiato le varie fazioni
finanziano i conflitti. Ci sono numerose risoluzioni e direttive
che vietano questi commerci, ma essi continuano indisturbati e
l'Italia, purtroppo e' tra i paesi piu' interessati, tanto che
risultiamo essere il terzo paese nella lista degli importatori
del legname liberiano''.
Sergio Baffoni di Greenpeace Italia, ha citato il caso
dell'importazione di legname africano acquistato dalle Ferrovie
dello Stato per la realizzazione delle traversine nonostante che
la ditta esportatrice fosse coinvolta nel traffico di armi:
''Sbarchi di questo tipo di legname - ha detto Baffone -
avvengono con regolarita', anche in queste settimane anche se le
Nazioni Unite hanno vietato questo tipo di commercio''.
Daniela Carboni di Amnesty International ha sostenuto la
necessita' di una certificazione dei diamanti africani,
anch'essi usati per il finanziamento delle guerre regionali del
continente nero. E ha puntato l'indice contro la vendita di armi
italiane a paesi africani dove sono in corso scontri di fazioni
e violenze.
I Verdi hanno presentato un dossier sulle ''risorse
insanguinate'' preparato dalla ricercatrice dell'Universita' La
Sapienza, Clarissa Ruggeri insieme con il senatore Francesco
Martone in cui si denuncia il traffico di armi leggere e di
piccolo calibro, 30 milioni di pezzi che circolano oggi in
Africa e che hanno provocato nell'ultimo decennio la morte di 20
milioni di persone di cui l'80% donne e bambini. (ANSA).



G8: BERLINO, MANIFESTAZIONE PER CONDONO DEBITO A PVS
A PORTA BRANDEBURGO, DIMOSTRANTI PARTECIPANO A KIRCHENTAG
(ANSA) - BERLINO, 30 MAG - Circa 2.000 partecipanti al
Kirchentag ecumenico in corso a Berlino hanno manifestato
davanti alla Porta di Brandeburgo, il monumento simbolo della
capitale tedesca, per chiedere ai capi di Stato e di governo che
partecipano al G8 di Evian il condono del debito ai paesi in via
di sviluppo.
Battendo pentole con bastoni, i manifestanti hanno chiesto
l'impegno dei paesi piu' ricchi a ridurre il gap con quelli in
via di sviluppo.
Alla manifestazione berlinese hanno preso parte anche la
deputata verde Claudia Roth, responsabile per i diritti umani
nel governo del cancelliere Gehrard Schroeder, ed il vescovo
protestante di Hannover Margot Kaessmann. (ANSA).



G8: CORTEO IN CORSO A GINEVRA, IERI A LOSANNA SENZA DANNI
(ANSA) - GINEVRA, 30 MAG - Sospiro di sollievo in Svizzera
dove la prima manifestazione anti-G8, il vertice dei Grandi del
pianeta in programma ad Evian (in Francia) da domenica prossima,
nonostante alcuni tafferugli, si e' svolta ieri sera a Losanna
senza danni.
Ma un secondo raduno di protesta, non autorizzato, ha appena
preso il via oggi a Ginevra davanti alla sede
dell'Organizzazione mondiale del Commercio (Wto), protetta da
barriere e forze dell'ordine. L'entrata del Wto e' stata solo
temporaneamene forzata dai manifestanti, circa mille in tutto,
che adesso si dirigono verso la sede dell'Onu.
Ieri sera a Losanna meno persone del previsto avevano preso
parte al corteo che ha dato il via alla serie di manifestazioni
anti-G8 in programma nei prossimi giorni. Nella citta' svizzera
situata sulla sponda elvetica del lago Lemano proprio di fronte
ad Evian, dalle 4mila alle 12mila persone avevano manifestato
nelle strade blindate e sorvegliate da un importante dispositivo
di sicurezza. La protesta, fatta eccezione per alcuni tafferugli
tra polizia e manifestanti ed un violento temporale, si e'
svolta senza gravi danni, cosi' come la successiva festa.
A torto o a ragione molti considerano che il corteo di
Losanna sia stato una sorta di prova generale della grande
manifestazione transfrontaliera dei 'no global' prevista
domenica prossima a Ginevra e nella vicina Annemasse, in
Francia.
Dovrebbero parteciparvi decine di migliaia di persone.
(ANSA).



G8: CORTEO NO-GLOBAL A GINEVRA, VETRI ROTTI MA POCHI SCONTRI
(ANSA) - GINEVRA, 30 MAG - Oltre duemila anti-G8 hanno invaso
oggi le strade di Ginevra: la manifestazione, non autorizzata,
si e' svolta sotto la stretta sorveglianza delle imponenti forze
dell'ordine schierate nella citta' elvetica.
Non vi sono stati incidenti di rilievo, ma a piu' riprese la
polizia e' intervenuta per allontanare i manifestanti. Tuttavia,
sono stati segnalati danni a vetrine ed automobili e muri
imbrattati. Numerosi gli italiani presenti.
In buona parte giovane e colorata, la manifestazione si e'
svolta nel quartiere internazionale di Ginevra, dove hanno sede
istituzioni quali l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto),
bersaglio privilegiato delle critiche dei movimenti
altermondialisti.
Proprio davanti all'entrata della Wto si e' verificato il
primo, ma contenuto 'braccio di ferro' tra un gruppo di
manifestanti, che era riuscito a penetrare all'intermo della
cinta della Wto, e la polizia.
Una seconda prova di forza ha opposto manifestanti e forze
dell'ordine davanti alle sedi dell'Ompi (proprieta'
intellettuale) ed Oim (migrazioni), i cui muri sono stati
imbrattati ed alcune delle sue finestre danneggiate. La polizia
e' intervenuta con gas lacrimogeni ed e manifestanti si sono
allontanati.
A suon di musica e con cartelli che spronavano alla
''resistenza alla globalizzazione'' o denunciavano
''l'occupazione in Iraq'', il corteo si e' poi separato, diretto
al centro della citta', dove nel pomeriggio sono in programma
dibattiti.
In alcuni punti delle strade percorse dal corteo, le vetrine
sono state rotte ed i muri risultano imbrattati da slogan per
denunciare il G8, il vertice che riunisce i capi di Stato e di
governo dei sette Paesi piu' ricchi e la Russia, in programma da
domenica e per tre giorni ad Evian, sulla sponda francese del
Lago Lemano. Un grande raduno degli anti-G8 e' in programma a
Ginevra ed ad Annemasse (nella vicina Francia) domenica
prossima.
Sempre nell'ambito delle manifestazioni anti-G8, oggi a Vevey
(nei pressi di Losanna), circa 200 ciclisti hanno bloccato
l'accesso alla sede della Nestle'. (ANSA).



G8: DA DOMENICA VERTICE A EVIAN, CON BUSH MORDI E FUGGI/ANSA
DISSIDIO USA-FRANCIA RIMANE, SI ASPETTANO POCHI PROGRESSI
(di Pier Antonio Lacqua)
(ANSA) - PARIGI, 30 MAG - L'inizio sara' affollato come
un'Assemblea Generale dell'Onu, il finale si profila in tono
minore per la vistosa assenza del presidente americano George W.
Bush e, nel bel mezzo, gli 'Otto Grandi' lanceranno un appello a
popoli e mercati perche' abbiano fiducia: ''ci sono tutti gli
ingredienti per una ripresa dell'economia''.
Domenica a Evian si apre il sipario su una delle piu' solenni
messe della politica internazionale: nell'elegante cittadina
sulla costa francese del lago di Ginevra che da' il nome ad una
famosissima acqua minerale i sette leader delle maggiori potenze
industriali e della Russia si ritrovano per il loro vertice
annuale, bestia nera dei 'no global', davanti ad un'agenda
pesante come un macigno.
In un albergo de luxe, il Royal, difeso da migliaia di
poliziotti, soldati e gendarmi, gli 'Otto Grandi' passeranno in
rassegna dal pomeriggio del primo al mattino del 3 giugno un po'
tutti i principali problemi e mali del pianeta.
Il rischio di recessione, il terrorismo, la proliferazione
delle armi di distruzione di massa, lo spettro dell'Aids, i
debiti che schiacciano i paesi piu' poveri, l'Africa che invece
di andare avanti va indietro, il dopo-Saddam in Iraq, il Medio
Oriente, le bombe atomiche della Corea del Nord, le difficolta'
del Terzo Mondo nell'accesso ai farmaci e all'acqua, le
trattative di Doha per un'ulteriore liberalizzazione dei
commerci internazionali: tantissima e' la carne sul fuoco,
mentre e' del tutto incerto se gli 'Otto Grandi' (l'americano
George Bush, il russo Vladimir Putin, il giapponese Junichiro
Koizumi, il tedesco Gerhard Schroeder, l'italiano Silvio
Berlusconi, il britannico Tony Blair, il canadese Jean Chretien,
il francese Jacques Chirac) saranno capaci di progressi concreti
su qualche punto della megaagenda.
Gli attriti tra francesi e americani non promettono nulla di
buono. Oggi, in un'intervista, Bush ha sdrammatizzato la portata
dello scontro con Chirac sull'Iraq (''sono deluso, ma non
arrabbiato, non ci saranno sanzioni. Vive la France!''), ma in
realta' le divergenze sono numerose e profonde.
Chirac contesta in toto l'approccio di Bush in politica
estera, lo accusa di essere ''molto unilateralista'', insiste
sulla illegalita' della guerra in Iraq e promuove una visione
''multipolare'' che per lui e' un'ovvieta' alla luce
dell'unificazione europea, dell'impetuoso risveglio economico
della Cina, della crescente importanza dell'India. Non
sorprende, quindi, lo sgarbo del capo della Casa Bianca, che
ripartira' da Evian gia' nel pomeriggio del 2 giugno, con la
scusa della pace in Medio Oriente.
Ipocrisia diplomatica vuole che tra i due presidenti i
sorrisi e le strette di mano non manchino in occasione di un
loro incontro a quattr'occhi lunedi' mattina, ma una vera
riconciliazione sembra ancora piuttosto lontana e, a conti
fatti, il G8 rischia (ancora una volta) di rivelarsi la classica
montagna che partorisce il topolino.
Chirac ha cercato ad ogni modo di fare le cose in grande e al
primo giorno di summit ha invitato mezzo mondo, in perfetta
coerenza con la sua visione multipolare.
I 'Grandi della Terra' non soffriranno proprio di solitudine:
oltre al presidente della Commissione Europea Romano Prodi e al
presidente di turno dell'Ue (il greco Constantinos Simitis) si
ritroveranno in compagnia di altri tredici leader, dal cinese Hu
Jintao all'indiano Atal Bihari Vajpayee, dall'egiziano Hosni
Mubarak al brasiliano Lula e al messicano Vicente Fox. Alla
presenza del segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan
e dei capi del Fondo Monetario, della Banca Mondiale e dell'Omc,
cotanto gotha discutera' per qualche ora su come meglio pilotare
e regolamentare la mondializzazione. Un problema immenso, sul
quale ognuno dei Vip potra' parlare solo qualche minuto.
Affollata anche la sera di domenica: si parlera' di aiuti
all'Africa derelitta, con la partecipazione di cinque leader di
quel continente.
La mattina di lunedi' sara' invece di scena l'economia
mondiale, mentre a pranzo i dirigenti del G8 prenderanno di
petto la lotta al terrorismo, il contenimento delle armi di
distruzione di massa e le crisi regionali per concentrarsi poi
nel pomeriggio sulle questioni dello sviluppo sostenibile,
dell'ambiente, della sicurezza marittima.
Dopo una cosi' estenuante galoppata, la cena del lunedi'
senza Bush sara' a tema libero e, nella tarda mattinata di
martedi', al termine di un'ultima sessione di un'ora, Chirac
tirera' le somme dell'evento con una conferenza stampa finale
dalla quale si capira' se sui massimi sistemi e sugli acciacchi
piu' grossi del pianeta le nazioni piu' ricche hanno davvero
fatto qualche progresso tangibile. (ANSA).




G8: EVIAN CITTA' CHIUSA, LA DIFENDONO IN VENTIMILA /ANSA
I FRANCESI VOGLIONO EVITARE 'LA SINDROME DI GENOVA'
(di Pier Antonio Lacqua)
(ANSA) - PARIGI, 30 MAG - Ronzano gli elicotteri Fennec,
sfrecciano i caccia Mirage, passano gli aerei radar Awacs e i
droni Hunter, i piccoli aerei spia teleguidati: non sono mai
stati cosi' trafficati i cieli sopra Evian, dove gli 'Otto
Grandi' della Terra si arroccheranno da domenica a martedi' per
il loro vertice annuale.
Anche il lago di Ginevra, su cui si affaccia la citta' della
celebre acqua minerale, e' guardato a vista: incrociano le
motovedette, i sommozzatori tengono d'occhio i fondali e,
dall'alto dei picchi circostanti, i missili terra-aria 'Crotale'
sono pronti a entrare in azione al primo accenno di pericolo.
Evian citta' chiusa, morta, barricata. Da ieri non partono e
non arrivano piu' treni e le scuole riapriranno soltanto
mercoledi', a buriana passata. ''Manca solo il coprifuoco'',
sibilano gli abitanti, nient'affatto divertiti.
Per l'incolumita' dei leader G8 - a conclave dentro un
lussuosissimo Hotel, il Royal, annegato in un magnifico parco di
sedici ettari con vista imprendibile sul lago - il presidente
francese Jacques Chirac non ha proprio risparmiato ne' mezzi ne'
spese.
Quasi ventimila sono i poliziotti, i gendarmi, i pompieri, i
soldati dispiegati: devono far fronte ad una possibile minaccia
terroristica e a eventuali colpi di testa del popolo 'no
global'. Nemmeno durante il Maggio Sessantotto, quando la
contestazione infuriava a Parigi nel Quartiere Latino, c'era
stata una cosi' massiccia mobilitazione delle forze dell'ordine.
Non basta: anche sul cote' elvetico non scherzano. Il governo
federale (al quale la Francia ha promesso un rimborso di 18
milioni di euro per il disturbo) ha attivato diecimila
poliziotti e soldati e ha chiesto alla Germania mille uomini di
rinforzo perche' in Svizzera, a Losanna, saranno acquartierati i
tredici leader del Terzo Mondo invitati alla prima giornata di
vertice ed e' a Losanna e a Ginevra che si e' ammassata una
buona parte dei 'no global'.
''Evitare la sindrome di Genova'', dove al G8 del 2001 ci
scappo' il morto (Carlo Giuliani) tra gli antimondialisti, e'
stato un richiamo costante per gli organizzatori del vertice di
quest'anno a Evian ed e' una parola d'ordine che ha avuto un
grosso peso nella scelta di una piccola citta' ai piedi delle
Alpi, sulla carta ben difendibile.
Come era successo a Genova, l'area attorno al luogo del
summit e' stata divisa con logica militare in zone.
L'Hotel Royal e il parco circostante (dove sorge un altro
albergo a cinque stelle, l'Ermitage) rientrano
nell'impenetrabile ''zona zero'', interamente ed esclusivamente
riservata ai massimi leader e alle loro delegazioni.
Evian e i paesi circostanti (in un raggio di cinque
chilometri) sono la ''zona uno'': li' i controlli sono gia' da
qualche giorno ferrei e si circola soltanto con uno speciale
lasciapassare. Ne hanno bisogno anche i 7.500 abitanti.
Nella fascia dai cinque ai dieci chilometri (la ''zona due'')
c'e' liberta' di movimento, ma e' proibito ogni assembramento.
Un'ultima ''zona tre'', anch'essa pattugliata con cura dalle
forze dell'ordine e punteggiata da posti di blocco, si estende
fino a Annemasse, la citta' a 40 chilometri da Evian dove sono
stati convogliati i 'no global', sistemati in due 'Villaggi
alternativi, anticapitalisti, autogestiti'', di fatto due
tendopoli.
In questo modo le autorita' francesi pensano di aver trovato
''il giusto equilibrio tra il diritto alla protesta e le
necessita' di sicurezza'', mentre il cuscinetto di 40 chilometri
tra i 'Grandi della terra' e il popolo 'no global' dovrebbe
scongiurare il rischio della temuta ''sindrome di Genova''.
Da qualche giorno la Francia ha anche sospeso gli accordi di
Schengen sulla libera circolazione tra i Paesi Ue. Spera cosi'
di respingere alle frontiere i facinorosi 'black bloc'
sfasciatutto, che in Europa sarebbero in tutto non piu' di
quattromila, in buona misura schedati. (ANSA).


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G8: EVIAN, IL VERTICE IN ALBERGO COSTRUITO PER RE INGLESE
(ANSA) - PARIGI, 30 MAG - Ha avuto tra i suoi ospiti Greta
Garbo, Errol Flynn e l'Aga Khan il lussuosissimo Hotel Royal di
Evian scelto dal presidente francese Jacques Chirac come
epicentro per l'imminente vertice G8.
Cinque stelle, rinomato per una spa ('L'Institut
Mieux-Vivre') che promette cure ''per il riacquisto
dell'energia'', l'albergo sorge davanti al lago di Ginevra,
dentro un parco di sedici ettari dove sorge un altro hotel de
luxe (l'Ermitage).
E' stato costruito in piena Belle Epoque, nel 1909, per
Edoardo VII, che pero' mori' l'anno dopo senza averci mai messo
piede.
Le 154 camere e suite -tutte arredate con mobilio inglese
sopravvissuto intatto a due guerre mondiali- emanano
''raffinatezza, buon gusto e arte di vivere alla francese'',
assicura la direzione dell'albergo, che, a difesa della privacy
dei suoi illustri ospiti, si e' pero' rifiutata di precisare chi
mai tra gli 'Otto Grandi' pernottera' nell'appartamentino reale
(con sei luminose vetrate sul lago) concepito per Edoardo VII.
Chirac riservera' l'onore al presidente americano George W.
Bush? O ci mettera' il suo.
L'Hotel Royal da' lavoro ad uno dei migliori chef di Francia
(Michel Lentz), che ha in cucina ogni possibile prelibatezza e
tutti i vini piu' pregiati e costosi, ma il presidente Chirac ha
affidato la preparazione del pranzo di lunedi' sera a quattro
studenti della piu' antica scuola alberghiera del paese, il
'Lycee Hotelier Savoie Leman' di Thonon-les-Bains. (ANSA).



G8: GINEVRA, PROVA GENERALE GRANDE CORTEO DOMENICA / ANSA
VETRI ROTTI MA POCHI INCIDENTI, POLEMICHE PER FATTURA SICUREZZA
(ANSA) - GINEVRA, 30 MAG - Prima dell'arrivo nella regione
dei leader piu' potenti del pianeta per il vertice di Evian,
Ginevra e dintorni sono stati invasi dagli anti-G8, che a
migliaia sono giunti in questi giorni da tutta Europa per
partecipare ai dibattiti del controvertice e alle prime
manifestazioni.
MINIMANIFESTAZIONE PRIMA Di QUELLA GRANDE. Oggi circa duemila
altermondialisti sono scesi nelle strade di Ginevra per gridare,
a volte con un sasso, la loro opposizione al G8, in una sorta di
prova generale della grande manifestazione di protesta
transfrontaliera in programma domenica prossima a Ginevra e
nella vicina Annemasse (Francia).
L'odierno corteo anti-G8, non autorizzato, si e' svolto senza
incidenti di rilievo, a parte qualche vetro rotto e numerosi
muri imbrattatti. Gli uomini dell'imponente dispositivo di
sicurezza schierato in tutta la citta' sono intervenuti solo a
due riprese e dopo alcuni atti di vandalismo per allontanare i
manifestanti dalle sedi dell'Organizzazione mondiale del
commercio (Wto), dell'Ompi (proprieta' intellettuale) e dell'Oim
(migrazioni). I vetri sono stati rotti da una minoranza,
mascherata e in coda al corteo.
Per il resto, la manifestazione, composta soprattutto da
giovani, tra i quali numerosi italiani, si e' svolta
pacificamente, a suon di tamburo e di slogan contro la
globalizzazione neoliberale e l'occupazione dell'Iraq. La
polizia ha dato prova di discrezione. Ciononostante, in citta'
crescono, quasi palpabili, la tensione e la paura per la grande
protesta di domenica, quando, stando alle previsioni, i
manifestanti no-global saranno decine di migliaia con azioni
''non-violente'' per bloccare l'arrivo dei grandi.
CRESCE PAURA E POLEMICHE PER FATTURA. In vista della
manifestazione lasono transennati e numerosi negozi hanno
nascosto le loro vetrine dietro a spessi pannelli di legno
giallo, gia' decorati da numerosi graffiti no-global. Le banche
hanno svuotato i bancomat e molti abitanti -approfittando del
ponte dell'Ascensione- hanno abbandonato la citta'. Lo spettro
dei 'fatti di Genova' e' presente e fa paura.
Tanto che le autorita' ginevrine ed i commercianti hanno
investito somme ingentissime nella sicurezza, scatenando non
poche polemiche.
Sebbene la riunione del G8, di cui la Confederazione elvetica
mon e' membro, si svolga su suolo francese, la Svizzera mette a
disposizione il proprio aeroporto per l'arrivo di tutti i leader
invitati ad Evian (Francia), i propri giardini (con due campeggi
per i no-global) e soprattutto le proprie strade per accogliere
la protesta. Con circa 10.000 agenti e militari mobilitati per
l'occasione, la fattura ammonterebbe a ben 40 milioni di
franchi, pari a circa 27 milioni di euro. Alla Francia la
gloria, alla Svizzera i cocci e le fatture, ha protestato
qualcuno.
IL CONTROVERTICE. Pochi i riflettori puntati invece sul
controvertice di Ginevra, dove tra i numerosi oratori hanno oggi
preso la parola il sociologo svizzero Jean Ziegler e la
vicepresidente della ong Attac-Europa, Susan George. Insieme
hanno denunciato, tra l'altro, la Wto ed i negoziati di
liberalizzazione mondiale degli scambi che mirano a privatizzare
i servizi pubblici. (ANSA).



G8: IRAQ, BUSH ANCORA ARRABBIATO CON CHIRAC E SCHROEDER, NYT
(ANSA) - WASHINGTON, 30 MAG - Nonostante la Casa Bianca
continui a ripetere, in questi giorni, che e' giunto il momento
di ricucire dopo le divergenze sulla guerra in Iraq che hanno
allontanato alcuni paesi europei, tra cui Francia e Germania, il
presidente americano George W. Bush non ha ancora perdonato il
suo collega francese Jacques Chirac e il cancelliere tedesco
Gerhard Schroeder.
Lo scrive oggi il 'New York Times', a pochi giorni dal
vertice del G8 ad Evian, in Francia, secondo cui ''in modo non
ufficiale, esponenti di alto livello della Casa Bianca spiegano
che Bush e' ancora arrabbiato con Chirac perche' si e' mosso
contro gli Stati Uniti sulla guerra in Iraq'' e che lo stesso
Bush ''non avra' mai piu' fiducia in Schroeder, che ha guidato
lo scorso autunno una campagna contro la guerra e, soprattutto,
contro gli Stati Uniti''.
Le stesse fonti spiegano inoltre che ''non e' un caso'' che
Bush abbia scelto di pronunciare a Cracovia, in Polonia, il suo
unico vero discorso nel suo viaggio in Europa, iniziato oggi.
Il presidente polacco Aleksander Kwasniewski ha inviato 200
militari in Iraq e Bush ci teneva particolarmente a ringraziarlo
personalmente. (ANSA).


G8: NO GLOBAL VOGLIONO BLOCCARE TRANSITO DELEGAZIONI
(ANSA) - GINEVRA, 30 MAG - I no-global hanno annunciato oggi
di voler impedire il transito a Ginevra delle delegazioni
straniere che si recano al G8, in programma da domenica prossima
ad Evian in Francia nei pressi della citta' svizzera.
Tutti i ponti che collegano la sponda francese e la sponda
elvetica del lago Lemano saranno bloccati domenica mattina prima
della grande manifestazione, ha affermato il 'Social Forum del
Lemano'.(Fsl).
Altre azioni ''pacifiche'' simili sono in programma anche in
Francia e a Losanna. (ANSA).



USA: G8, BUSH 'DELUSO' DA FRANCIA MA A EVIAN NIENTE SCONTRO
(ANSA) - WASHINGTON, 30 MAG - Il presidente americano George
Bush ha detto giovedi' di essere ''frustrato e deluso'' per
l'atteggiamento della Francia sull'Iraq ma ha ribadito che il G8
di Evian ''non sara' un momento di scontro''.
''C'e' un senso di frustrazione e di delusione tra gli
americani per la decisione della Francia'' di opporsi
attivamente alla guerra all'Iraq, ha detto Bush in una
intervista giovedi' alla Casa Bianca ad alcuni giornalisti
stranieri.
''Anch'io sono deluso. Gli americani non riescono a
comprendere la decisione della leadership francese di colpire il
desiderio americano (e non solo americano) di rafforzare la
sicurezza e la liberta' - ha detto Bush - Comunque l'incontro di
Evian non sara' un momento di scontro. Sara' una opportunita'
per parlare con alcuni che sono sulla nostra posizione sull'Iraq
e con altri che non lo sono. Ma la cosa piu' importanti e'
andare avanti''.
''Possiamo fare molto di piu' insieme che litigare - ha
affermato Bush - Vi sono molte cause comuni che possiamo
combattere insieme, a cominciare dalla guerra all'AIDS''.
Per quanto riguarda il Medio Oriente Bush ha detto di
''essere convinto che si possano raggiungere progressi:
altrimenti non andrei''.
Dopo le soste in Polonia, dove e' atteso oggi, e a San
Pietroburgo, Bush partecipera' l'1 e 2 giugno al G8 in Francia
per poi dedicarsi al Medi Oriente e al Golfo con soste in
Egitto, in Giordania e nel Qatar.
Ai leaders arabi in Egitto Bush intende dire che ''la cosa
piu' costruttiva che le nazioni arabe possono fare per
combattere il terrorismo e' smettere di finanziare i gruppi
terroristi''. (ANSA).

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