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Forza Nuova occupa.
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La Provincia pavese Sunday July 27, 2003 at 06:21 PM |
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La polizia sventa l'occupazione dell' ex asilo
di San Martino Siccomario.Denunciati gli attivisti
di FN.
SAN MARTINO SICCOMARIO. Hanno occupato un ex asilo, reclamando spazi sociali, e sono stati denunciati. La notizia non sarebbe di quelle clamorose se non fosse che l'occupazione è stata fatta da 12 persone legate alla destra radicale. E' la prima volta che accade in provincia. Ieri mattina, a San Martino, polizia e carabinieri sono dovuti intervenire per sgomberare i militanti. Portati in Questura, sono stati denunciati per invasione di edifici, danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale. Oltre ad essere stati diffidati dal tornare a Pavia o a San Martino per 3 anni. I locali occupati si trovano in via Trieste, sopra gli uffici della Posta. Ultimamente ospitavano l'Auser, ora sono vuoti in attesa dei lavori che li trasformeranno nella sede della biblioteca comunale. Nel tardo pomeriggio di venerdì, i militanti dell'estrema destra, tra i quali Marco Carucci, addetto stampa regionale di Forza Nuova, e alcuni skinheads, si sono introdotti nei locali ed hanno inviato, intorno alle 19, un fax al Comune avvertendolo dell'occupazione. Ieri mattina una delegazione si è presentata in municipio e, data l'assenza per ferie del sindaco Abbiati, ha incontrato il vice sindaco, Marco Podini. A lui hanno illustrato l'intenzione di realizzare, nei locali occupati, una «Casa sociale nido», ossia una struttura alla quale facessero capo associazioni di destra come il «Centro orientamenti e tradizione», l'associazione «San Michele Arcangelo» e l'«Associazione sportiva italica». Hanno chiesto, a nome del comitato d'occupazione, che la loro richiesta fosse discussa nel corso della prossima giunta e, nel frattempo, di essere considerati «ospiti» del Comune. Una richiesta che Podini non ha accolto. Il vice sindaco ha chiesto che i militanti di Forza Nuova lasciassero immediatamente la struttura. Ha poi sollecitato l'intervento delle forze dell'ordine. In via Trieste, oltre alla polizia municipale, sono intervenuti anche i carabinieri guidati dal tenente Ronci e, soprattutto, personale della Questura coordinato dal vice questore Sivo. Gli agenti hanno abbattuto una porta ed hanno fatto salire i dodici militanti (tra i quali figura anche un minore) su due pullmini della polizia. Il personale della Digos ha anche sequestrato materiale (volantini e aste di bandiere) all'interno dei locali. I dodici esponenti dell'estrema destra sono stati portati in Questura, identificati e denunciati per vari reati. L'intervento della polizia ha evitato che i militanti di destra potessero entrare in contatto con esponenti della sinistra antagonista e che si creassero tensioni. L'operazione è stata seguita dai residenti incuriositi per l'insolito affollamento di divise.
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"No al dialogo con chi viola la legge"
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La posizione del Questore Sunday July 27, 2003 at 06:46 PM |
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PAVIA. Il questore di Pavia, Giovanni Calesini, non è persona che giri intorno ai concetti. Pochi minuti dopo l'intervento dei suoi uomini, mentre i dodici militanti dell'estrema destra si trovavano negli uffici della Digos, illustra così la propria linea di condotta: «Noi non accettiamo in alcun caso il dialogo se c'è l'occupazione di un edificio pubblico, ovvero se ci si trova di fronte a un reato. Se queste persone vogliono una sede per riunirsi, facciano domanda alle istituzioni. Nel momento in cui verranno loro concessi dei locali, non avremo nulla da dire. Ma siccome il fatto di entrare in un luogo pubblico e di occuparlo è un reato perseguibile d'ufficio, è nostro preciso dovere intervenire. Tantopiù se, come è avvenuto in questa occasione, il nostro intervento viene sollecitato dal sindaco e dal vice sindaco». «La nostra linea - prosegue il questore - è quella di intervenire subito a sgomberare le occupazioni, anche per evitare che si radichino sul territorio. Quanto eventualmente sia accaduto in altri Comuni non ci riguarda, nel senso che noi abbiamo operato in flagranza di un reato e con lo scopo di ripristinare la legalità». Proprio pochi mesi fa, in occasione di un assalto dei naziskin al centro sociale «Barattolo», il questore fu oggetto di pesanti critiche. Rifondazione Comunista e i Corsari, denunciando l'emersione di formazioni neo fasciste, ne chiesero le dimissioni per non aver saputo tutelare il regolare svolgimento di un dibattito in via dei Mille. Il dottor Calesini preferisce non commentare quelle vicende. Di fronte, poi, all'obiezione mossa dagli esponenti di Forza Nuova (ossia al fatto che le occupazioni «di sinistra» vengano tollerate, mentre quelle «di destra» no) il questore si limita a fare riferimento alla situazione locale. «Mi risulta che il centro sociale "Barattolo" abbia un regolare contratto d'affitto, per cui l'avente diritto non ha mai richiesto il nostro intervento. Per contro, quando gli esponenti della destra hanno chiesto la piazza per una manifestazione, è stata loro concessa. Ma, lo ripeto, non siamo disposti a tollerare alcuna violazione della legge».
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ORDINE PULIZIA E OBBEDIENZA
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X Monday July 28, 2003 at 02:26 PM |
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La questione non è quella se è giusto o meno che i fasci occupino, ma che non lo debbano proprio fare, in nome dei loro ideali. Sono loro che vanno in giro a inneggiare al Fuhrer, che certo non vedeva di buon occhio occupazioni e simili e che anzi proprio per questo - come il suo collega Mussolini - è stato mandato al potere: a riportare l'ordine! Dunque, obbedite (come è nella vostra natura) e statevene a casa, camicie nere, in attesa che qualcuno vi assoldi per . . . andarle a sgomberare le case occupate, i centri sociali, e - chissà, in futuro come negli anni settanta - le fabbriche, le scuole i campi eccetera....
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barattolo? no cazz* prego
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sam Monday July 28, 2003 at 03:14 PM |
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il barattolo è stato occupato, per un breve periodo, cinque anni fa, dopo di che si è aperta e trascinata una lunga trattativa per l'utilizzo che dura ancora oggi, formalmente, con mille e un problema, c'è una concessione (con tutto quel che ne consegue) da parte del comune; la gestione è esclusiva dei corsari(nessuno ufficio comunale puù assegnare spazi autonomamente). Il barattalo è un csa aperto, che vuol dire? che il collettivo di gestione ha deciso che gli spazi possono essere utilizzati da altri: ovviamente su un progetto condiviso dal collettivo e con la discriminante dell'antifascismo.
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MA CHE APOLOGIA
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CAPITE UN CAZZO Monday July 28, 2003 at 03:41 PM |
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APOLOGIA DI FASCISMO FORZA NUOVA ? MA FATEMI RIDERE
CON TUTTE LE TOGHE ROSSE CHE CI SONO ED I PROCESSI SUBITI DA FORZA NUOVA PER APOLOGIA DI FASCISMO, FORZA NUOVA MAI E' STATA CONDANNATA PER APOLOGIA...
LA LEGGE VIETE CHE SIA RICOSTRUITO IL PARTITO FASCISTA, MA E' IMPOSSIBILE CHE CIO' AVVENGA ( E' QUESTO CHE IMPEDISCE DI CHIUDERE FORZANUOVA E SIMILI) IN QUANTO QUEL PARTITO CON QUELLE PARTICOLARI CARATTERISTICHE ETC ETC.. ERA DATO ANCHE DALL'EPOCA IN CUI ERA E FU PRESENTE, COSA IRRIPETIBILE, IN QUANTO SIA SIAMO IN DEMOCRAZIA, SIA CHE SIAMO NEL 2003.
FRA POCO LA LEGGE SCELBA E IL DDT IN QUESTIONE VERRANNO STRACCIATI. SI CONDANNA LA VIOLENZA INDIVIDUALE, E SE E' PER QUELLO LA VIOLENZA E' DI DESTRA E SINISTRA, E NEI SITI E NEI DOCUMNETI UFFICIALI DI FN NON SI E' MAI RAVVISATA APOLOGIA DI VIOLENZA O DI FASCISMO. NON SI POSSONO CENSURARE LE IDEE CARI..PENSATE INVECE A QUEI SITI DI ESTREMA SINISTRA CENSURATI CHE INNEGGIANO ALLA RIVOLTA FISICA E VIOLENTA DEL POPOLO..
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synthe.labo Monday July 28, 2003 at 06:02 PM |
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no, guarda che l'apologia a fascimo può esostere eccome!
un esempio idiota e becero?
il saluto romano in piazza: è apologia a fascisno e potrebbe essere punito, non so some, ma non è legale.
poi, che sia tollerato è un'altra storia, ma rappresenta APOLOGIA A FASCISMO.
il pugno sinistro in alto o una bandiera con la stella rossa o altri simili cose non sono reato in quanto il comunismo non è reato.
la stessa esposizione di una bandiera con una svastica sopra credo sia illegale.
FN starà attenta a queste cose immagino, non usano le merdose bandiere con la croce celtica?
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provincia pavese Monday July 28, 2003 at 07:40 PM |
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La posizione del Questore «No al dialogo con chi viola la legge»
PAVIA. Il questore di Pavia, Giovanni Calesini, non è persona che giri intorno ai concetti. Pochi minuti dopo l'intervento dei suoi uomini, mentre i dodici militanti dell'estrema destra si trovavano negli uffici della Digos, illustra così la propria linea di condotta: «Noi non accettiamo in alcun caso il dialogo se c'è l'occupazione di un edificio pubblico, ovvero se ci si trova di fronte a un reato. Se queste persone vogliono una sede per riunirsi, facciano domanda alle istituzioni. Nel momento in cui verranno loro concessi dei locali, non avremo nulla da dire. Ma siccome il fatto di entrare in un luogo pubblico e di occuparlo è un reato perseguibile d'ufficio, è nostro preciso dovere intervenire. Tantopiù se, come è avvenuto in questa occasione, il nostro intervento viene sollecitato dal sindaco e dal vice sindaco». «La nostra linea - prosegue il questore - è quella di intervenire subito a sgomberare le occupazioni, anche per evitare che si radichino sul territorio. Quanto eventualmente sia accaduto in altri Comuni non ci riguarda, nel senso che noi abbiamo operato in flagranza di un reato e con lo scopo di ripristinare la legalità». Proprio pochi mesi fa, in occasione di un assalto dei naziskin al centro sociale «Barattolo», il questore fu oggetto di pesanti critiche. Rifondazione Comunista e i Corsari, denunciando l'emersione di formazioni neo fasciste, ne chiesero le dimissioni per non aver saputo tutelare il regolare svolgimento di un dibattito in via dei Mille. Il dottor Calesini preferisce non commentare quelle vicende. Di fronte, poi, all'obiezione mossa dagli esponenti di Forza Nuova (ossia al fatto che le occupazioni «di sinistra» vengano tollerate, mentre quelle «di destra» no) il questore si limita a fare riferimento alla situazione locale. «Mi risulta che il centro sociale "Barattolo" abbia un regolare contratto d'affitto, per cui l'avente diritto non ha mai richiesto il nostro intervento. Per contro, quando gli esponenti della destra hanno chiesto la piazza per una manifestazione, è stata loro concessa. Ma, lo ripeto, non siamo disposti a tollerare alcuna violazione della legge».
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per "X" (ideali...)
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Y Wednesday July 30, 2003 at 03:53 AM |
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intervengo forse un po' tardi... ma voglio ricordarti che il fascismo non è sempre stato ordine e disciplina... per instaurarlo, questo ordine, si ricorse allo squadrismo (camere del lavoro e sedi dell'avanti incendiate ti dicono niente?)... il fascismo instaurò un NUOVO ordine, tramite la distruzione di quello precedente... perciò, siccome non mi pare che il fascismo conti qualcosa in quest'italia, i tuoi amati "fasci" mi sembra abbiano il diritto di muoversi come meglio credono. se cerchi l'incoerenza non la troverai certo in questo.
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squatters e skinhead
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il_pavese Wednesday July 30, 2003 at 03:10 PM |
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Orbene, un'occupazione è sempre un atto di abuso. In ogni caso, fastidioso. Il costo sociale non trova giovamento alcuno attraverso l'aggregazione di fannulloni capaci soltanto di rivendicare e protestare. Gli skinhead dell'hinterland pavese sinora nulla hanno proposto di costruttivo. D'altro canto, quelli del barattolo, oltre che radunarsi in piazza Cavagneria, ubriacarsi e pisciare ovunque, molestare i cittadini di passaggio e residenti, non hanno offerto altro alla Città. Peggio, l'hanno degradata con vergognosi murales sui palazzi del centro storico. Una città per essere viva abbisogna di fermento economico e culturale. Pavia, ormai, è in stato di abbandono. Anche a causa della poca capacità della giunta. Di certo non saranno gli skinhead, ma neppure gli squatter, i protagonisti di un auspicabile rinascimento. Persino "il Comitato per Pavia" si è arreso... abbiamo bisogno di qualcuno con idee e coraggio. In città ci sono anche troppe zanzare. Ho detto.
Il Pavese
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