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Sudan, un "nuovo" conflitto
by mazzetta Saturday, Aug. 02, 2003 at 9:09 AM mail:

guerre dimenticate




SUDAN 2/8/2003 1:12
DARFUR, TESTIMONE: "SITUAZIONE SEMPRE PIÙ GRAVE, ESERCITO BOMBARDA VILLAGGI"
Politics/Economy, Standard


"La situazione in Darfur, nell’ovest del Sudan, sta peggiorando ma nessuno è in grado di capire cosa stia davvero accadendo. Noi possiamo soltanto constatare che nelle ultime due settimane è aumentato il numero di feriti in arrivo all’ospedale di Nyala, sia civili che soldati". A lanciare il grido d’allarme è un testimone contattato dalla MISNA sul posto, di cui si mantiene l’anonimato per motivi di sicurezza. Gli scontri tra l’esercito di Khartoum e i ribelli dell’Esercito-movimento di liberazione del Sudan (Sla-m) si sono intensificati, ma le accuse reciproche di attacchi e stragi di civili restano impossibili da verificare, per l’assenza di fonti indipendenti e la difficoltà di raggiungere questa regione semi-desertica, che si trova un migliaio di chilometri a ovest della capitale Khartoum ed è composta da Darfur settentrionale, occidentale e meridionale. "Sappiamo che nel nord Darfur l’esercito governativo sta conducendo attacchi indiscriminati e ha bombardato numerosi villaggi. I civili di quella zona sono in pericolo: per sconfiggere la ribellione il governo non esita a colpire la popolazione locale" dice ancora l’intervistato alla MISNA. Nei combattimenti avvenuti a giugno nella zona di El Fasher, aggiunge, tra le file dei ribelli locali vi erano anche guerriglieri dell’Esercito di liberazione popolare del Sudan (Spla), da vent’anni in lotta contro il regime di Khartoum nel sud del Paese. "Ho parlato con uno studente che è stato sequestrato e poi rilasciato dai ribelli: mi ha confermato la presenza del Spla in questa zona" aggiunge. Le autorità sudanesi hanno stretto l’assedio anche intorno a Nyala, capitale economica del Darfur occidentale e principale mercato della regione: "Vediamo arrivare continuamente nuovi reparti dell’esercito. In città c’è molta tensione ed è praticamente circondata dalle truppe governative, che hanno allestito numerosi check-point per l’ingresso e l’uscita dal centro abitato", dice ancora la fonte. Una decina di giorni fa il portavoce dei ribelli dello Sla-m aveva denunciato un attacco dell’aviazione sudanese nel nord Darfur con armi chimiche, che avrebbe provocato 300 morti, ma è impossibile ottenere riscontri oggettivi. Il movimento armato dello Sla-m, organizzatosi ufficialmente nei primi mesi del 2003 ma attivo da oltre un anno, sta lanciando attacchi contro numerose città della regione. Accusa il governo del Sudan di non offrire sufficiente protezione alla popolazione locale, esposta alle scorrerie delle bande di predoni che infestano la zona. Da anni nel Darfur sono attive formazioni armate incontrollate che hanno già provocato alcune migliaia di morti. Le autorità di Khartoum si rifiutano di riconoscere i ribelli come interlocutori politici e, nonostante un tentativo di dialogo settimana scorsa, stanno tentando di arginare la ribellione esclusivamente sul piano militare.
[EB]








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