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Balata camp, Nablus, Palestina occupata
by Nathan Never Tuesday September 02, 2003 at 12:18 PM mail:  

Report sulle violazioni dei diritti umani commesse dall'esercito israeliano durante l'ultima invasione del campo profughi di Balata nei pressi di Nablus

Balata camp, Nablus,...
balata.jpg, image/jpeg, 1280x1024

Il campo profughi di Balata vicino Nablus
e' il campo piu' popolato della west bank,
in un area di 1km quadrato
abitano 25.000 persone.

Vi ricordo brevemente che gli abitanti di questi campi nella west bank,
di gaza e dei paesi arabi confinanti (circa due milioni di persone),
sono i profughi della prima guerra arabo-israeliana (1948) e i loro
discendenti.
Famiglie che hanno abitato per secoli in quella terra che ora si chiama
stato di Israele e che sono scappate prima e immediatamente dopo la
fondazione dello stato per paura della guerra e del terrorismo sionista
(sui gruppi terroristici sionisti consiglio l'articolo dell'israeliano
Ury Avnery su
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/27-Agosto-2003/art37.html).

Famiglie che da 55 anni aspettano di ritornare nelle loro case;
aspettano non solo perche' sono arabi e sentimentali,
aspettano perche' il diritto internazionale garantisce il rientro per i
profughi di guerra,
aspettano perche' c'e' una risoluzione dell'ONU che ha ribadito questo
loro diritto (una delle 36 risoluzioni dell'ONU che Israele attualmente
viola).

Aspettano e intanto vivono ammassati in zone delimitate sotto
l'amministrazione dell'UNRWA,l'ente delle nazioni unite che si occupa
dei profughi palestinesi, da cui ricevono la casa, il cibo e
l'istruzione elementare.

I campi sono la peggiore realta' che si puo' incontrare nella palestina
occupata: l'asfalto non esiste, la rete fognaria e' inadeguata, alcuni
vicoli sono larghi non piu' di 40 cm, le case non potendosi estendere al

di la' dell'area assegnata all'UNRWA si sviluppano in altezza; quando
qualcuno si sposa la famiglia costruisce un altro piano per il nuovo
nucleo familiare.

Nel campo di Balata l'unico edificio in buono stato e' l'imponente
moschea che c'e' all'entrata, icona dell'aria che tira da queste parti.

Siamo nell'immediata periferia della citta', ma qui non e' piu' Nablus,
qui siamo a Balata: qui le donne sono tutte velate e con gli uomini non
hanno nessun tipo di contatto fisico, anche le Internazionali (a Balata
c'e' la base dell'ISM) non possono toccarsi troppo con gli uomini, non
possono fumare.
Qui nei processi di pace e nelle tregue non ci hanno mai creduto.
Qui anche i volontari del Medical Relief sono visti con diffidenza, sono

gente di Nablus, sono stranieri.
Qui ci sono delle armi e persone pronte ad usarle, anche se fino ad oggi

scontri diretti non c'e' ne sono stati, solo simbolici colpi sparati in
aria.
Qui molti bambini camminano scalzi nella polvere e hanno la carnagione
piu' scura.
Qui quelli che lavoravano facevano gli schiavi in Israele, ora le
frontiere sono chiuse e non lavora quasi nessuno.
Qui la poverta' e l'emarginazione si toccano con mano, ad ogni angolo,
ad ogni vicolo.
Qui 4 giorni fa e' arrivato l'esercito israeliano.

Balata e' un brutto posto,
anche quando non c'e' l'IDF
in questi giorni sembra l'anticamera dell'inferno.

Le strada principale e' un deserto di polvere dove le jeep scorrazzano
allegramente,
le due entrate sono presidiate dai tank,
quei pochi sfigati negozietti sono serrati,
gli shebab sono appostati nei vicoli e tirano pietre quando vedono
passare le jeep,
le jeep si fermano all'altezza dei vicoli e sparano.
Ogni tanto l'esercito occupa una casa,
chiude tutta la famiglia in una stanza,
abbatte qualche parete
distrugge qualche mobile
e poi se ne va'...
"this is a terror place and we do what we want..."
la strategia dei soldati
magistralmente riassunta da uno di loro.

What they wants:
vi faccio il bilancio di quello che abbiamo visto in questi giorni,
non di tutto quello che hanno voluto fare,
solo di quello che abbiamo visto.
(Tenete presente che tutti questi episodi sono accaduti non durante
operazioni di guerra,
bensi' durante il lancio di pietre su mezzi blindatissimi e tank)

Un ragazzo di 16 anni ha perso un occhio,
colpito dai particolari proiettili di gomma israeliani;
lo abbiamo conservato il "proiettile di gomma"
una palla di piombo poco piu' grande di una biglia rivestito da un
sottile strato di gomma..."what they wants"

Un bambino di 9 anni ieri e' stato colpito in bocca,
la mascella e' andata in pezzi
e ora si trova in ospedale
rischia di morire,
lo abbiamo soccorso insieme ai volontari del Medical Relief
non c'era nessuno scontro a fuoco in atto,
solo il solito lancio di pietre,
mentre correvamo verso l'ambulanza
il soldatino che ha sparato e' sceso dalla jeep
bianco in volto,
lo ha guardato e ci ha gridato:"let him die!!"..."What they wants"

Due giorni fa' un adolescente e' stato colpito ad una gamba,
i drusi ce lo hanno strappato dalle mani
lo hanno caricato sulla jeep
e lo hanno portato al presidio dove sono concentrati i mezzi militari
per "interrogarlo"
intanto lui sanguinava...
dopo 30 minuti gli hanno permesso di salire sull'ambulanza e andare in
ospedale..."What they wants"

Giorni fa' nel centro della citta'
hanno sperimentato i nuovi lacrimogeni,
certa roba gialla che se la respiri per due minuti svieni,
lo hanno lanciato nella finestra di una casa,
per evitare che le persone dentro soffocassero
nell'attesa che arrivasse l'ambulanza
i volontari hanno rotto i vetri della finestra al secondo piano tirando
sassi..."What they wants"

A volte chiediamo ai soldati di farci entrare in una casa occupata con
il personale di un'ambulanza per controllare se ci sono casi che
richiedono assistenza sanitaria,
quando ce lo impediscono (a volte si a volte no...arbitrio, what they
wants)
mentre ci allontaniamo ci dicono sorridenti Bye bye..."What they wants"

I volontari del Medical Relief vestono una particolare casacca
e hanno tutti una tesserino di riconoscimento con foto e nome,
serve ad indicare ai soldati sono addetti al primo soccorso
e che hanno il diritto di camminare durante il coprifuoco;
oni giorno qualcuno di questi volontari viene fermato e trattenuto per
ore,
e' capitato anche che li picchiassero,
anche le ragazze..."What they wants"

What they wants
sono giorni che questa frase ci gira nella testa,
che cosa vogliono fare?

Qual'e la giustificazione di questi soldati?
Si devono difendere?
Da cosa?
Il lancio di pietre mette a repentaglio le vite dei soldati?
Quando i soldati girano a piedi nessuno si permette di tirargli nemmeno
una gomma,
li bersagliano solo quando girano nei blindati.

"Lanciare le pietre non serve a niente"
su questo siamo tutti d'accordo.

Ma che dovrebbero fare?
"Dovrebbero starsene chiusi in casa insieme ai loro genitori"
serebbe meglio che rischiare occhi e mascelle per ammaccare un po' un
blindato.

Si,
sarebbe meglio,
ma sarebbe una resa inaccettabile.
Spiegateglielo voi a questi ragazzini
che non hanno il diritto di tirare pietre su i mezzi di un'esercito
che occupa la loro terra da 35 anni.

Tirare le pietre e' il simbolo dell'intifada,
gli shabab sanno cosa rischiano ma non c'e' modo di impedirglielo
hanno il diritto di farlo
e lo fanno.

Proviamo una volta tanto a cambiare prospettiva:
parliamo dei diritti umani che stanno tanto a cuore a noi occidentali,
per difendere i quali piu' di una guerra abbiamo fatto
qui in questi 10 giorni di assedio
noi abbiamo assistito ad una sistemtica e permanente violazione dei
diritti umani:
- ostacolo al soccorso i feriti
- sequestro di intere famiglie per svariati giorni
- lancio di lacrimogeni nelle case
- spari su ragazzini disarmati da distanza ravvicinata
- fermi ingiustificati e violenze su personale sanitario

Questo non e' l'Iraq di Saddam Hussein
ne l'Afghanistan dei Talebani
o la Serbia di Milosevic
Israele e' uno stato democratico
che ha un seggio all'ONU
rappresentanze diplomatiche all'estero
e forti rapporti commerciali con il resto del mondo.
Sarebbe ora che qualcuno cominciasse a pensare seriamente
di attuare una pressione anche forte nei confronti dello stato di
Israele
per mettere fine a queste violazioni:
embargo economico
divieto di vendere armi
osservatori internazionali
forze di interposizione (caschi blu) delle Nazioni unite
gli strumenti ci sono
manca solo la volonta' di usarli.

Qui la gente non ne puo' piu' di vivere cosi'
oggi sono cominciate le scuole
e pareva che l'esercito si fosse ritirato
invece e' ricomparso esattamente all'ora in cui i ragazzini escono da
scuola
e ci sono stati scontri: ovviamente
un ragazzino e' in fin di vita in ospedale
con due pallottole di gomma in corpo,
una in gola e una nel collo,
sparate a distanza ravvicinata,
una specie di esecuzione.

Questa vita non e' una vita dignitosa,
non e' neanche vita,
e' solo una disperata forma di sopravvivenza.

Nathan Never dal presidio di pace in Nablus

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main street
by Nathan Never Tuesday September 02, 2003 at 12:18 PM mail:  

main street...
main_street.jpg, image/jpeg, 1024x1280

questa e' la strada principale di Balata camp, sullo sfondo la jeep dei drusi che si avvicina

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volontari UPMRC
by Nathan Never Tuesday September 02, 2003 at 12:18 PM mail:  

volontari UPMRC...
umprc.jpg, image/jpeg, 1280x1024

(durante il coprifuoco)
i volontari del Medical Relief con alcuni internazionali mentre entrano nel campo per accompagnare a casa una donna con i suoi bambini

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puntualizzare
by monocromo Tuesday September 02, 2003 at 02:36 PM mail:  

Primo: se gli arabi ottemperassero alla PRIMA delle tante risoluzioni ONU sull'argomento forse Israele non violerebbe le successive e quei poveracci potrebbero tornare a casa loro
Secondo: se invece di andare a tirare sassi andassero a scuola e magarri pulissero quei cessi di strade vivrebbero comunque meglio

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Puntualizziamo bene
by Rebelde Tuesday September 02, 2003 at 04:25 PM mail:  

1) A che ti riferisci? I palestinesi le risoluzioni le hanno rispettate tutte. Dal 1988 il CNP dell'OLP riunitosi a Tunisi dove era costretto in Esilio ha riconosciuto la sovranita' dello stato d'Israele sul 70% della Palestina storica (Inclusi i confini del 1967 quindi!).
Con gli accordi di Oslo gli israeliani si sono mangiati un altro 8% di territorio (risorse come l'acqua nei territori occupati sono comletamente controllate dagli israeliani, 80%!).
I palestinesi hanno accettato di rivendicare solo il 22% della palestina storica ed hanno riconosciuto persino gli insediamenti illegali costruiti dopo il 1967.
Dal 1993 i territori occupati hanno conosciuto i check point, che prima non esistevano.
L'economia palestinese e' stata completamente annessa a quella israeliana.
In piu' gli israeliani hanno continuato a costruire insediamenti, altri 100 insediamenti, altri 250.000 coloni.
Per non parlare delle strade che possono essere percorse solo dai coloni e dai mezzi militari israeliani, obbligando i palestinesi a tortuosissimi percorsi di ore ed ore per fare solo pochi chilometri.
Alla fine di tutto Israele si comporta come se questo territorio fosse suo di diritto!
Israele e' nato da una risoluzione dell'ONU, e' satoto il diritto internazionale a creare quessto stato. Dov'e' invece il diritto internazionale per i palestinesi che ci hanno sempre abitato???

2) La gente che vive nei campi profughi non ci vive per scelta. Non ha nessuna alternativa. L'UNRWA non fa che distribuire un po' di farina, riso, e latte.
Le scuole nei campi profughi fanno schifo, il livello delle scuole elementari non e' per niente all'altezza delle scuole normali.
Quando decidono di continuare gli studi, i ragazzi dei campi profughi hanno meno chance dei palestinesi "normali".
L'universita' costa troppo per loro.
Non c'e' un programma di scuole professionali.

Tutti sognano di andare via.
La cosa piu' grave e' che tutti li hanno usati.
Alla fine perche' meravigliarsi se Hamas e la Jihad islamica hanno tanto consenso nei campi profughi?
Solo le organizzazioni religiose hanno fatto qualcosa per loro.
Le strade fanno schifo? Le case pure?
Dillo ai soldati che quando vengono con i carriarmati distruggono quel poco che funziona...

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bravo
by from hell Tuesday September 02, 2003 at 04:30 PM mail:  

cosa che hanno rispettato?????
ma sei sicuro??????
il disarmo delle fazioni terroristiche forse?????

dai dai du torna a casina su

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From Hell?
by OkKIo\aL:KrAnIO Tuesday September 02, 2003 at 05:03 PM mail:  

From hell? Parassita...poveraccio che non sei altro, non ce l'hai gli amichetti con cui andare a giocare?
Fatti vivo...te le spiego io due cosine...

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from hell
by per il coglione qui sopra Tuesday September 02, 2003 at 05:06 PM mail:  

cazzone quando vuoi

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Torante
by Il veggente Tuesday September 02, 2003 at 05:20 PM mail:  

Tornate a casa prima che un'operatore di ruspa cieco..
o che un missile israeliano non vi si inficchi su per il culo.

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Annatevene....
by Zapatone Prenestino Tuesday September 02, 2003 at 05:28 PM mail:  

L'unica democrazia del medio oriente?

Avete rotto i coglioni.
Ogni volta che qualcuno posta una notizia sulla palestina ci sono sempre quei quattro cinque stronzi che rompono i coglioni con i loro argomenti del cazzo.

Ma de che' stae a parla'?
Israele sarebbe l'unica democrazia del medio oriente?

Un paese dove non esiste la separazione tra religione e stato, dove i non osservanti della religione ebraica vengono discriminati.
Dove la le legge religiosa (la Torah) disciplina gli aspetti fondamentali della vita civile anche per i cittadini non religiosi.

Un paese che dopo 50 anni di indipendenza ancora non si e' dato una costituzione.
Dove il 30% della popolazione (perlopiu' arabo israeliani, un milion e emezzo di persone) non gode di diritti civili e umani.

Un paese nel quale gran parte del sistema educativo e' controllato dai servizi segreti.
Dove l'80% delle risorse appartiene solo al 10% degli israeliani.
Dove migliaia di detenuti vengono trattenuti in custodia amministrativa, reiterata ogni 6 mesi, senza essere stati incolpati di niente, senza limite di tempo.

L'unico "democrazia" esistente dove la tortura durante gli interrogatori e' consentita per legge.

Un paese nel quale i mass media sono controllati da una decina di famiglie.
Dove il gobverno puo' chiudere in qualsiasi momento un giornale o un canale televisivo.
Un paese nel quale solo chi professa la religione ebraica puo' comprare la terra.

Un paese con un'economia al collasso, dove i religiosi non pagano le tasse e decidono della vita di tutti.
Che se non fosse per i 3 miliardi di dollari all'anno che gli regalano gli americani e degli altri 3 miliardi di dollari donati dalle comunita' ebraiche di tutti il mondo, rincoglionite dalla propaganda sulla sicurezza dello stato d'Israele, nun c'avrebbero manco li sordi pe' manna' i soldati nei territori occupati.

Aooooooooooooooo'!!!!

Ma vedete d'anna' aff....

by Zapatone Prenestino


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eh
by X Zapatone Tuesday September 02, 2003 at 05:52 PM mail:  

Zapatone se ti piace la Palestina perchè non ci vai?
Vai Vai poi vedrai.
Tornerai al volo prima che un'operatore di ruspa cieco..
o che un missile israeliano non ti si inficchi su per il culo fino al cervello malato.
Tua madre avrebbe dovuto avere un'abortoooooooo.

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arafat tira fuori i soldi
by rocco tosti Tuesday September 02, 2003 at 05:56 PM mail:  

certo se Arafat anziche' mettere gli aiuti economici Europei e Usa nei suio conti personali in svizzera li avesse usati per il loro reale scopo, quello di finanziare la costruzione di strade, fognature, palazzi ecc....queste foto non sarebbero mai esistite.
Molti palestinesi oggi rimpiangono tempi prima dell'intifada chissa perche ???

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foto autobus
by luca Tuesday September 02, 2003 at 06:26 PM mail:  

ho visto le foto dei corpi dilagnati delle vittime dell'autobus......non trovo nessuna giustificazione a tale massacro, poi se penso che l'attentatore era un professore di scuola cosa avra' insegnato ai suoi alunni in questi anni.

ps avete visto i corpi dei 5 bambini ??
solo i nazi possono arrivare a tanto.

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arafat tiranno
by chi ha interrotto la tregua Tuesday September 02, 2003 at 07:06 PM mail:  

ormai non mi fido piu' della propaganda palestinese....
so solo che la tregua che durava da diverse settimane e con l'inizio del ritiro israeliano da alcune citta' palestinesi e' stata imprvvisamente interrotta dai soliti kamicazzi palestinesi.

arafat ha voluto dare una lezione al primo ministro facendo pagare il conto a 20 innocenti israeliani di cui 5 bambini.

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eppure
by terd Wednesday September 03, 2003 at 10:51 AM mail: terd@mamail.com 

Sono stati in molti altri paesi arabi, anche in quelli cd. democratici dove non vi sono tiranni (Turchia, p. es.) e vi assicuro che - comunque - i paesi sono come quelli fotografati a Nablus. Non vi viene in mente che vivono così? Siete mai stati in un villaggiko egiziano (il più democratico dei Paesi arabi)? Vivono proprio così, sporchi, senza fogne, senza scuole.
Non usiam o i nostri parametri per giudicare gli altri. Se uno vuole vivere così non siamo noi a volerlo giudicare sudicio. Quel poco di scuole che hanno le ha costruite Israele e non certo Arafat che tiene i suoi compaesani a fare la fame ed ha mille miliardi a Londra ben conservati nelle migliori banche...

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