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Palestina: reazioni internazionali alla decisione di Israele
by ilnonsubire da imemc Friday September 12, 2003 at 02:06 PM mail:  

Prime reazioni internazionali alla decisione di Israele di espeller Yasser Arafat. No di USA e UE.

Palestina: reazioni ...
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Giovedi sera la dichiarazione: "Arafat č un'ostacolo verso ogni processo di riconciliazione tra Israeliani e Palestinese. Israele lavorerą per eliminare questo ostacolo, che lo voglia o no".

A seguito della decisione del Gabinetto si Sicurezza Israeliano di espellere il Presidente PAlestinese Yasser Arafat sono quindi partire le reazioni politiche da tutto il mondo.

Gli Stati Uniti hanno fatto sapere a Israele che si opporranno a questa scelta. "Crediamo che espellere Arafat non sara' di aiuto, visto che gli darą solo un'ulteriore carta da giocare a suo piacimento", ha dichiarato Richard Boucher (portavoce del Dipartimento di Stato USA). "Il governo israeliano sa benissimo come la pensiamo, e credo che capirą benissimo la nostra posizione".

L'Unione Europea ha espresso "grosse preoccupazioni su questa scelta". Questo č il momento in cui tutto dovrebbero fare i maggiori sforzi possibili per evitare mosse che potrebbero solo portare a un'escalation senza fine di tensione e violenza", ha detto il portavoce degli Affari Esteri dell'UE Christina Gallach. "Israele dovrebbe pesare meglio le conseguenze di una tale azione".

Il presidente Egiziano Hosni Mubarak ha invece descritto Arafat come "un leader cruciale per un vero processo di pace", e ha invitato Israele a non esiliarlo.

Sul fronte italiano č intervenuto anche il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che ha chiesto al governo di Israele di astenersi dall'espellere il leader dell'Anp Yasser Arafat dai propri territori. "Mi auguro - ha detto Ciampi - che Israele si astenga da atti, quali l'allontanamento di Arafat, che porterebbero a un aggravamento della tensione, e prenda provvedimenti che accelerino l'applicazione della Road Map".

Sharon intanto ha rilasciato un'altra dichiarazione che sembra pero' non tener conto di queste posizioni e opinioni: "ho dato istruzioni alle forze di sicurezza di agire sistematicamente e con determinazione per eliminare le organizzazioni terroristiche e prendere tutte le misure appropriate contro i loro leader, i loro comandi e le loro basi di appoggio. Per questo e' stato chiesto all'esercito israeliano di disegnare un piano che preveda anche l'espulsione di Arafat".

Dopo la decisione, migliaia di Palestinesi si sono spontanemanete riversati nelle strade di Ramallah ( http://italy.indymedia.org/news/2003/09/374249.php | http://italy.indymedia.org/news/2003/09/374375.php ) e in molte altre cittą della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. I toni e i messaggi provenienti dalla gente sono chiari e rabbiosi: "Arafat č la nostra linea rossa, espellerlo significherą trasformare l'intera regione in una zona rossa".

A seguito del corteo decine di centinaia di manifestanti sono rimasti nel quartier generale di Arafat, la muqata, e hanno ascoltato il Premier parlare in modo chiaro e duro alla folla.

Intanto il designato futuro primo ministro Palestinese Ahmed Qurei (Abu Ala) ha fatto sapere che lui farą "il massimo per formare un nuovo governo. Questa č una decisione grave e rischiosa che mi porta a sciogliere immediatamente ogni mio dubbio sull'intenzione di formare un nuovo governo. La decisione israeliana rischia solo di far esplodere la situazione in tutti i Territori Palestinesi e nell'intera regione".

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